RIFORMA DEL TRASPORTO LOCALE
Intervento del Consigliere Regionale (D.S.) Mario Loizzo pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 12.7.2000


"Uno dei comparti dove il federalismo ha già iniziato ad operare con grande efficacia, è quello dei trasporti e segnatamente del trasporto locale.
Va dato atto al ministro Burlando, del grande impegno riformatore profuso in un settore vitale della nostra economia: la riforma del trasporto locale, quella delle ferrovie, della portualità, degli aeroporti, della viabilità ecc., avviate e completate grazie anche alle riforme Bassanini, hanno dato una spinta decisiva alla modernizzazione del Paese.
Nonostante questo, anche nel comparto dei trasporti "l'Italia a due velocità" si conferma come una palla al piede per il Mezzogiorno, a causa dei ritardi della programmazione territoriale che in Puglia ad esempio, hanno ridotto il vecchio Piano Regionale dei Trasporti, ad un elenco senza risultati.
Non è un caso infatti, se solo la realizzazione di quelle riforme hanno consentito l'avvio di importanti progetti che riguardano la Puglia, a partire dagli aeroporti, ai porti, ai completamenti FS, ecc.
Per il futuro prossimo dunque, il completamento delle reti trasportistiche dipenderà in larga misura dalla capacità del governo regionale di dialogare con quello nazionale.
Ma è la riforma del trasporto locale che, nell'ambito di quella altrettanto decisiva che disciplina i servizi locali, può vedere la nostra regione protagonista assoluta del suo rilancio.
Governare le politiche della mobilità delle persone nelle grandi aree urbane, coordinare la mobilità territoriale, rinnovare e trasformare le vecchie aziende in imprese, è compito che tocca esclusivamente agli enti locali e alla regione.
Purtroppo, la disabitudine al dialogo istituzionale, ha impedito che la regione, le province e le città , ciascuna con le prerogative previste dalle leggi (Prt, Piani di Bacino, Piani urbani del traffico, ecc.) abbiano potuto coordinarsi per costruire un sistema a rete capace di migliorare, con l'aumento dell'offerta di trasporto, la qualità ambientale e quella della vita nelle città per milioni di cittadini.
La LR 13/99 consente di avviare questo processo riformatore: ma a distanza di oltre un anno essa è ancora largamente inattuata. Ed è paradossale che anche una riforma da tutti condivisa stenti a decollare.
La Puglia ha il grande problema delle ferrovie secondarie rispetto alle quali solo una lungimirante programmazione può trasformarle da ragnatele costose ed inefficienti, in strutture agili ed efficienti nell'ambito dei vasti territori interessati: la Puglia ha il problema delle zone interne e delle sue città-metropolitana: solo con una politica di integrazione modale tra i vari mezzi di trasporto opportunamente programmata, si può andare incontro ad una domanda complessa ma consistente che riguarda tutto il territorio regionale.
Ma la Puglia ha anche e soprattutto problemi di bilancio: e la riforma segna la direttrice per riformare i trasporti all'insegna dell'efficacia e della economicità.
Con la trasformazione delle aziende in Spa, la stipula degli Accordi di programma, dei Contratti di servizio, delle Carte della mobilità, si può impostare un percorso che mette insieme nuovi diritti di cittadinanza, nuovi modelli gestionali, una nuova cultura dei servizi pubblici.
Studiare il mercato, sollecitare la domanda, organizzarle e soddisfarle al meglio, significa dare una risposta alle esigenze quotidiane dei viaggiatori, e valorizzare l'economia dei territori a ridisegnare le nuove funzioni urbane.
Anche questo concorre alla modernizzazione del sistema-Puglia.
Per queste ragioni, quanto prima il Governo regionale riprende il confronto su quella legge, meglio sarà per tutti: in consiglio regionale solleciteremo tutti i miglioramenti possibili, per i lavoratori dipendenti e per i cittadini-utenti, adottando le gradualità e le flessibilità necessarie per applicare la riforma.
E' un impegno al quale come gruppo non ci sottrarremo: l'importante è che il governo regionale recuperi la necessaria volontà politica che nelle precedenti legislature non ha mai mostrato di possedere."