COMMENTO ALLA 12° GIORNATA

 

Sapete cosa sembra in questa fase il Torneo? Avete presente quei Gran premi di Formula 1 in cui chi parte dalla pole prova subito a distaccare gli altri per acquisire subito un buon vantaggio ? Bene, visto che la settimana scorsa avevamo detto di un campionato praticamente ricominciato daccapo (almeno per quanto concerne i primi posti), come se fosse entrata la SafetyCar in pista neutralizzando i giri precedenti, ora, allo spegnere delle sue luci, il pilota Laino ha provato subito a dare gas ed a far andare al massimo il suo potente motore. Operazione riuscita e all’Audace di Rapanà non è rimasto che prendere atto del distacco accusato. La partita clou della giornata, tuttavia, non si può solo ricondurre a questa metafora, per quanto possa essere considerata azzeccata o meno: la gara ha detto di due squadre che complessivamente si sono equivalse e in cui il Laino ha saputo sfruttare bene gli episodi. L’Audace, invece, no. Il succo sta tutto negli ultimi cinque minuti: gli ospiti con Rapanà che buttano via malamente il calcio di rigore del pareggio, i pollinesi che raddoppiano in contropiede contro una difesa ormai chiaramente sbilanciata. Per il resto, il San Marco è parso complessivamente più squadra, ha fatto più gioco ma è stato assolutamente incapace o quasi di tradurre in tiri in porta i tocchettini fatti a centrocampo. Il Laino, invece, ha giocato ottimamente sulla boa Bonelli (sarà pure di taglia XL, ma quando protegge palla ci vorrebbero le cannonate per spostarlo) e sulle sgroppate di Dulcetti, con una delle quali ha chiuso il conto riprendendosi la solitaria vetta della classifica. Evenienza favorita dallo scivolone della Nuova Spezzano contro gli Avvocati per Bambini di Malvito: una sconfitta non proprio prevedibile, ma che nemmeno fa ossimoro con la logica. La squadra di Vercillo e Pizzuti, infatti, è una delle più in forma del torneo e, seppure deve ancora osservare il suo turno di riposo, rappresenta una mina vagante con cui tutti dovranno fare i conti. Magari segnerà con il contagocce, ma ultimamente è riuscita a sistemare a dovere la fase difensiva e i risultati si sono visti: non è un caso che sul suo terreno sono cadute A.C.Spezzano, Nuova Spezzano e Laino, tutte con zero gol all’attivo. Guaglianone e soci devono rinviare ad altra data la conquista in solitudine della vetta, ma non per questo escono dalla giornata eccessivamente ridimensionati: dovranno, però, ritrovare il passo subito perché l’affollamento in vetta non permette distrazioni di sorta, altrimenti dal secondo puoi ritrovarti nel breve volgere di una domenica al sesto posto. Con il Morano Over Size che osservava tutti da bordo ring (si fa per dire…), il resto della giornata parla di un Tarsia Over 30 nuovamente corsaro, sul campo questa volta del Padre Pio San Marco, assolutamente il contrario della continuità. Non fai in tempo a dire che ha ritrovato la vittoria, che subito arriva una sconfitta ad abbattere il morale e far tornare la classifica così come era prima. Cioè deludente. La squadra di Scaglione, con un portiere improvvisato (ma che bravo Ciccio Suglia!), dimostra che quando gioca tranquilla può essere un osso duro per tutti, soprattutto se l’inerzia della gara si mette su un sostanziale equilibrio.  Morano Overland 2000 e Mormanno Over 30 non si fanno troppo male a vicenda ma il 2-2 finale è un clamoroso autogol degli ospiti mormannesi che, dopo soli 13’, erano in doppio vantaggio. Che l’Overland non sappia più vincere è ormai cosa risaputa e sentire il solito ritornello delle assenze, degli infortunati e di quelli che non vengono mai è diventato abbastanza stucchevole. Si attenderebbe qualche risposta concreta sul campo. Per il Malvito di Gianni, invece, la solita goleada al passivo: stavolta sei reti sul groppone inflitte da uno Spezzano Scalo che ha ritrovato la vittoria dopo molto tempo. E’ chiaro che, come non è indicativa la sconfitta del Malvito (oltre alle croniche carenze anche una squadra fortemente di emergenza questa settimana), non può far totalmente testo la vittoria dello Scalo di Osvaldo, per il quale sono attesi impegni più probanti. A cominciare dal derby di domenica prossima contro la Nuova Spezzano. Chiusura dedicata a S.Agata – A.C.Spezzano 1995: da una parte una squadra vogliosa di agguantare l’alta classifica, dall’altra 11 giocatori (sempre gli stessi) arrivati con l’intento minimo di limitare i danni. Risultato: 1-2, con una traversa, una cesta di palle gol buttata alle ortiche dai locali e con il portiere ospite Sorrentino sottoposto al controllo antidoping per aver giocato su livelli assolutamente eccezionali. A tutto si aggiunga un’autorete degna del miglior Comunardo Niccolai e l’oscar della sfortuna sarebbe già assegnato con ampio margine. Eppure qualcuno ha provato, come spesso e malamente si fa, a dire che la colpa era dei terzi, di quelli che, quando si perde, sbagliano sempre dalla stessa parte. Un ristretto numero, per carità: criminalizzare un’intera squadra o, peggio ancora, il nome di un Paese sarebbe un grave errore, oltre che un pericoloso autogol per lo spirito del torneo. Anzi, c’è solo da inchinarsi davanti alla signorilità di molti componenti della squadra di Emiliano Ciraudo (che ha tentato in tutti i modi di stemperare gli animi). Pretendere baci e abbracci dopo una sconfitta così sarebbe fuori luogo, ma chi ha voglia di far insana baldoria e chi dice che ogni settimana bisogna provare a vincere contro 14 anziché 11 non può far parte di questa giostra. Vale per loro, vale per tutti.

 

Gaetano Pugliese