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IL recupero nel crawl
Ecco una tecnica che ha fatto le sue prove in tutte le piscine d'allenamento e per generazioni di nuotatori; ed ecco che ormai, un numero crescente di campioni, l'utilizzano durante le competizioni: ristudiamo insieme questa tecnica ed i suo vantaggi.
Avete detto asimmetrico?
Tutti i nuotatori sanno che il crawl e l'unico stile asimmetrico ventrale (ed il dorso e l'unico stile asimmetrico dorsale) . I movimenti delle braccia sono dunque uno opposto all'altro in rapporto all'asse centrale longitudinale del corpo. La metà del ciclo della bracciata è acquatica (trazione e spinta), l'altra metà è in aria (ritorno del braccio in avanti). Le due fasi intermedie sono:
1) L'entrata della mano e quindi del braccio in acqua all'inizio del suo percorso acquatico, con presa d'appoggio, stabilizzazione,...
2) L'uscita del gomito seguito dal braccio dall'acqua al termine del percorso acquatico, all'altezza della parte inferiore della coscia, dopo la fine della spinta.
La tecnica della ripresa del braccio
Avete ben osservato questo nuotatore, in questa bella ripresa in acqua? Sono anche sicuro che lo avete riconosciuto, e non solo dal suo costume integrale nero dalla sua cuffia gialla caratteristica (Pieter Van Den Hoogenband ( per non parlare del nuotatore in secondo piano che ha osato arrivare una mano prima di lui...)
La sua tecnica di ripresa è caratteristica: le due braccia non si susseguono come in un ciclo asimmetrico classico: invece di avere un braccio che entra nell'acqua (davanti) nel momento che l'altro ne esce (dietro), si anticipa la partenza del braccio nel percorso acquatico, e si ritarda l'altro accentuando molto leggermente il suo tempo di attesa in avanti (braccio teso).
Questa tecnica è detta "recupero avanti", dato che il braccio teso in avanti attende che l'altro braccio termini il suo percorso in acqua e lo "raggiunga" primo di iniziare il suo movimento. Se si esagera il movimento, un solo braccio alla volta lavora, e c'è sempre un braccio in avanti che attende. La difficoltà di adattarsi a questo esercizio di allenamento per una corsa reale consiste dunque nel dosare il ciclo di recupero delle braccia.
I vantaggi? Per gli atleti possenti, la forza si concentra unicamente in un braccio in particolare, ed anche se la cadenza complessiva delle braccia ne è leggermente rallentata, questa tecnica permette generalmente di indurre un "fuori centro" sul braccio più forte. (Per coloro che non hanno familiarità con la tecnica del fuori centro, un articolo tecnico verrà presto realizzato.
Ben inteso, solo gli stili asimmetrici permettono questo tipo di tecnica, ed oltre al suo dosaggio, il nuotatore deve trarne beneficio se vuole applicarlo ad uno sprint.
(Fonte: Toute la Natation + Nager. Foto: Toute la Natation)