La virata Dorso / Rana

 
Ecco una delle virate più delicate e più tecnica, se non la più difficile da realizzare..

In quale occasione si deve arrivare a dorso e ripartire in posizione ventrale ? Durante una gara a stile misto, sicuramente !
Si ricorda che l'ordine di svolgimento di una gara a stile misto è:

FARFALLA
DORSO
RANA
STILE LIBERO

Attenzione,  nelle staffette, quest'ordine è diverso e diventa:

DORSO
RANA
FARFALLA
STILE LIBERO

Tutta la difficoltà consiste dunque nel passare da una nuotata dorsale ad una nuotata ventrale, il tutto effettuando una "bella" virata.

Esistono 3 tecniche principali per effettuare questo tipo di virata:

1) La virata con rovesciata invertita
2) La virata con rotazione
3) La virata  con rotazione e rovesciata semplice

Vediamo più in dettaglio il primo metodo...

 
La virata con rovesciata invertita
 
Rappresenta la tecnica più antica, ciò non vuol dire che è particolarmente la più lenta, o superata tecnicamente: e certamente la più sperimentata.  

    Fase 1: arrivo sul bordo vasca (con l'aiuto delle bandierine, contando i movimenti delle braccia, o con un rapido movimento all'indietro della testa). Non rallentare durante l'avvicinamento al bordo vasca

    Fase 2: si posa la mano bene aperta, almeno 30 cm. sotto la superficie per avere un effetto di leva più potente, e si spinge forte sul braccio d'appoggio

    Fase 3: con le gambe unite, si muove la testa verso il basso e si portano le gambe al di sopra della stessa: è la rovesciata propriamente detta. Deve essere rapida per non affondare sotto la superficie. Si soffia dal naso durante la rovesciata per evitare il risucchio d'acqua nel naso.

    Fase 4: ritorno in posizione per la spinta (ventrale, poiché si riparte a rana): i piedi si distendono e trovano l'appoggio sulle pareti della vasca, le braccia si allungano.

    Fase 5: buona spinta, e ripresa del nuoto a rana: un movimento completo delle braccia, uno delle gambe, e al secondo movimento delle braccia, colpo di testa verso la superficie...

 

La virata con rotazione

Altra tecnica, senza rovesciata questa volta, ma con una rotazione:

Fase 1: arrivo contro il bordo vasca, sempre senza rallentare, e con non importa quale braccio (allenarsi con entrambe le braccia).
Fase 2: posa della mano d'appoggio sotto la superficie, con flessione del gomito per avere più potenza. Unione delle gambe per facilitare la rotazione. Si spinge forte sul braccio d'appoggio (contrariamente alla foto, la testa non affonda tanto sott'acqua, e la mano d'appoggio non è così in basso).
Fase 3: questa volta si resta sul dorso, ma si fa ruotare il corpo (raggomitolato) su di un lato, sino a quando le gambe si trovano faccia al muro. Si comincia a girare lentamente sul lato.
Fase 4: distensione del corpo, le gambe trovano l'appoggio ma sono già di lato (i talloni a destra, la punta dei piedi a sinistra): a questo livello si è già effettuata la mezza torsione necessaria, le braccia si riposizionano nel prolungamento.
Fase 5: spinta e ripresa del nuoto a rana.

Ultima tecnica, la più recente:

 
La virata con rotazione e rovesciata semplice

Forse la tecnica più semplice, se siete padroni della virata, è quella con rovesciata a stile libero .
 
In effetti, l'ultima scuola tecnica permette ai dorsisti di ruotare completamente sul ventre da 3 a 5 metri prima del bordo vasca, di effettuare un mezzo movimento del braccio (1 solo braccio), poi una rovesciata a stile classica, prima di ripartire in progressione sul ventre.

Nel caso della virata a dorso, si utilizza questa tecnica, ma la spinta ventrale sfocia su una ripresa di nuoto a rana, e il gioco è fatto. (verificate che questo metodo è accettato nelle competizioni di un livello importante).