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U  L  I  S  S  E,

G L I    E T R U S C H I

E

CORITO - TARQUINIA

( M i t o    e    A r c h e o l o g i a )

di

A L B E R T O     P A L M U C C I

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Alberto Palmucci

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L'autore durante la relazione su La figura di Tarconte, un ponte mitostorico fra Tarquinia e Troia tenuta al Colloquio della Indogermanische Gesellschaft "Anatolico ed Indoeuropeo" presso il Dipartimento Scienze dell'Antichità dell'Università degli Studi di Pavia.

I M M A G I N I

           

            Tarquinia: Tomba dell'Orco (IV-III sec. a.C.). Ulisse acceca Polifemo.

   

     

  Tarquinia: Tomba dell'Orco (IV-III sec. a.C.). Ulisse nell'Oltretomba incontra l'anima dell'indovino Tiresia. Questa gli predice che, dopo esser tornato in patria, ripartirà e andrà vagando finché la morte gli verrà dolcemente dal mare. Sullo sfondo della scena si vedono svolazzare, fra le canne del fiume infernale, le animule di coloro che si reincarneranno nei discendenti etrusco-tarquiniesi di Ulisse.  


          LA    L E G G E N D A    D I    U L I S S E    I N    E T R U R I A

 Ulisse, dopo dieci anni che i Greci assediavano invano la città di Troia,  ideò di far costruire un grandissimo cavallo di legno e di nascondercisi dentro assieme ad alcuni compagni. Gli altri Greci finsero di abbandonare l'assedio e si andarono ad occultare con le navi dietro una vicina isola. I Troiani, credendosi armai liberi dal pericolo, introdussero il cavallo nella città; ma, durante la notte, Ulisse e i compagni uscirono dal cavallo ed andarono ad aprire le porte della città agli altri Greci che intanto erano tornati. La città fu distrutta(1)

Le peregrinazioni dei superstiti Troiani in cerca di una nuova terra, e quelle dei reduci Greci che tornavano in patria furono cantate da numerosi poeti. Secondo alcuni filoni leggendari sia i superstiti Troiani che alcuni reduci Greci vennero a stabilirsi in Etruria. Fra questi il Troiano Enea  ed il greco Ulisse.

  Enea portò i suoi a sbarcare alla foce del fiume Linceo, cioè del Mignone presso Corito-Tarquinia, e si stanziò lungo la costa compresa fra Pisa e Cere(2).  Sposò una sorella di Tarconte, di nome Roma che poi diede il nome alla città di Roma(3). Secondo altri la moglie di Enea si chiamava invece Tirrenia, cioè Etruria e sarebbe stata la madre di Romolo(4).

 Il greco Ulisse, a sua volta, durante il viaggio di ritorno ad Itaca, sua patria, fu portato dalle tempeste nell'isola etrusca di Eea abitata dalla maga Circe(5). Questa si era trasferita in Etruria dal lontano Oriente(6). L'eroe soggiornò a lungo presso di lei, e dai loro connubi nacquero vari figli fra cui Agrio, Latino e Telegono <<che in mezzo ad isole sacre regnarono su tutti gli illustri Etruschi>>(7). Durante il soggiorno presso la maga, Ulisse si recò una volta a visitare l'Oltretomba dove incontrò l'anima dell'indovino Tiresia. Questa gli assicurò che sarebbe tornato ad Itaca, ma gli predisse pure che poi sarebbe ripartito verso nuove terre, e che un giorno <<la morte gli sarebbe venuta dal mare a coglierlo vinto da una serena vecchiezza>>(8).

 Ulisse tornò in patria. A questo punto le leggende si diversificano.

 Secondo alcuni egli trovò che sua moglie Penelope lo aveva largamente tradito con tutti coloro che, nell'assenza del marito, l' avevano pretesa, e che da costoro aveva avuto un mostruoso figlio di nome Pan, che in greco significa "nato da tutti"(9). Inorridito, Ulisse tornò a vagare e si rifugiò in Etruria su un'isola chiamata Gortina(10). Qui incontrò Enea, gli chiese perdono per l'inganno del cavallo, ed ottenne da lui di potersi stanziare su una striscia di terra sulla costa del mare(11).

 Secondo una diversa versione, egli rimase in patria. Ma accadde che Telegono, il figlio che la maga Circe aveva avuto da lui, andò ad Itaca per conoscerlo, e che involontariamente lo uccise. Allora Telegono, insieme a Penelope e a Telemaco (figlio di Ulisse e Penelope), portò il cadavere del padre in Etruria presso la madre Circe. Questa, con l'aiuto della magia, fece risuscitare Ulisse, e sposò Telemaco. A sua volta Penelope sposò Telegono(12). Ma tutti costoro, per incomprensioni famigliari si uccisero l'un l'altro, sì che Ulisse morì di dolore a Gortina (nel territorio di Tarquinia) e fu sepolto a Perge (Pirgo?)(13).       

 Una terza versione, narra, invece, che in Etruria c'era un luogo chiamato Alo Pirgo (che in greco vuol dire Torre di Mare) perché abitato da una maga di nome Alo (cioè Mare). Costei, in precedenza era stata un'ancella di Circe. Ulisse andò a farle visita, ma Alo (Mare) lo trasformò in cavallo e lo trattenne con sé fino alla morte. Si sarebbe così avverata la profezia di Tiresia, secondo cui ad Ulisse la morte sarebbe venuta dal Mare(14). Alo Pirgo (= Torre di Mare) è da identificarsi forse con Aque Pirgo (=Acque della Torre), detta anche Aquae Tauri, che era una località tarquiniese (oggi presso Civitavecchia)(15)

 Alla morte dell'eroe, comunque fosse avvenuta, gli Etruschi avrebbero scritto sulla sua tomba queste parole: <<Questa tomba copre l'uomo assennato, morto in questa terra, il più celebre dei mortali>> Secondo un'altra versione, avrebbero invece scritto <<Questa è la tomba di quell'Odisseo a causa del quale i Greci ebbero molta fortuna nella guerra di Troia>>(16).

 E' singolare, infine, che secondo una storico greco del terzo secolo prima di Cristo, Omero, autore del maggior poema che fu scritto su Ulisse, sarebbe nato o, comunque sarebbe vissuto in Etruria prima di recarsi ad Itaca dove, ammalatosi, avrebbe perso la vista(17). Questa leggenda, anche se paradossale, è indicativa di quanto in antico si credesse che Ulisse avesse viaggiato in Etruria prima di recarsi ad Itaca, sua patria(18).

 Le fonti letteraie greche ed i documenti archeologici etruschi, relativi a queste antiche versioni della leggenda di Ulisse in Etruria sono elencati e discussi nel nostro sito. Chi avesse qualche interesse può aprire i collegamenti con FONTI LETTERARIE e seguire l'ordine di esposizione dei tre capitoli. Chi volesse poi dare un'occhiata all'elenco dei 151 DOCUMENTI ARCHEOLOGICI  finora rinvenuti in Etruria può trovarli nel relativo collegamento. Ma chi volesse fermarsi a questa sommaria esposizione può trovare la relativa bibliografia nelle note riportate sotto questo pulsante .     

         

Se poi qualcuno avesse la bontà di voler curiosare fra alcuni miei racconti e poesie, vada a cliccare su AUTORE: VITA ED OPERE e su AUTORE: OPERE LETTERARIE.    

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