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05/08/2003 L'etica e/o la politicaSecondo qualcunoAlcuni esempi: È ETICA o POLITICA assumere ed aspirare a cariche pubbliche ed essere in rapporto di affari e di dipendenza economica con imprenditori del luogo? È ETICA o POLITICA aver gestito il Consorzio con animo allegro e spensierato, senza aver dato conto a chicchessia? È ETICA o POLITICA aver utilizzato fondi europei per costruire laboratori fantasma,senza presentare i prescritti rendiconti a chi di competenza? È ETICA o POLITICA produrre debiti e finire sul bollettino dei protesti? È ETICA o POLITICA assumere manodopera in nero, provocare vertenze sindacali,ecc. ed ancora… È ETICA o POLITICA aver messo ordine nel marasma delle cambiali? È ETICA o POLITICA aver cominciato a mettere ordine nel sistema cimitero, sia per il lavoro nero, che per i suoli non costruiti dopo 13 anni, per la compravendita dei loculi d’oro, ecc.? È ETICA o POLITICA aver approvato un codice etico di autoregolamentazione degli appalti per le imprese e per i dipendenti? È ETICA o POLITICA essere costretti a revocare la casa popolare agli assegnatari, che non le occupino stabilmente? È ETICA o POLITICA aver fatto funzionare bene la macchina comunale, nonostante tutte le beghe,gli ostacoli e qualche avaria nel motore? È ETICA o POLITICA aver dato impulso, come mai era accaduto prima, alla costruzione dei laboratori artigianali di Rotondella/due? E si potrebbe continuare…………………… Certo, non è sempre agevole coniugare l’etica e la politica, giacchè chi persegue l’etica si procura spesso nemici,perde voti e consensi. Chi invece insegue la politica, si camuffa all’apparenza da moralizzatore della vita pubblica, tentando di buttare sabbia e fumo negli occhi altrui, per impedire di far vedere le proprie malefatte. Per fortuna,però, l’apparenza inganna soltanto gli sciocchi. E il POPOLO, che sciocco non è, sa discernere l’oglio dal grano e saprà giudicare nella primavera prossima; e il suo giudizio, piaccia o non piaccia, sarà per tutti inappellabile. A tal proposito, riteniamo che per aspirare a fare il candidato sindaco occorra meno FILOSOFIA e più CONCRETEZZA, giacché, chi aspira a tanto, i problemi deve cercare di risolverli, non certo crearli, enunciarli e poi lavarsene “filosoficamente” le mani,senza assumersi responsabilità. È tempo perciò di passare dalle PROTESTE alle PROPOSTE, e noi le nostre proposte, in parte, le abbiamo già menzionate nel lungo elenco delle cose avviate e da portare a termine. Da parte di altri, invece, abbiamo finora sentito solo proteste, invettive e falsità.
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