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Frequentavo una scuola elementare privata dove si insegnava " il verbo a suon di nerbo " quando sorse in me l'amore per l'archeologia!… Non stralunate gli occhi: proprio per l'archeologia. Avevo circa otto anni e ormai sapevo leggere abbastanza bene. Uno dei primi libri che mi capitò fra le mani fu una piccola guida di Pompei: un libretto grazioso, con la copertina color zucca cruda, stampato a Scafati. Nessuna data di nascita.sulla copertina c'era una curiosa vignetta: un'oasi africana, qualche cammello e una moschea!… Così inizia il libro di Libero D' Orsi: " Come ritrovai l'Antica Stabia ", la cui prima edizione (ne seguirono diverse altre ) è del 1956, Ed. Rinascita Artistica, Napoli. |
Libero D' Orsi |
E-mail: giuseppe.cesino@tiscali.it |
Libero D' Orsi fu il primo ad intuire che sotto la collina di Varano, a Castellammare di Stabia, si celavano le vestigia di Stabia antica e fu il primo ad iniziare gli scavi, che portarono alla scoperta delle ricche ville romane. |
POST FATA RESURGO |
Villa di San Marco. Baccante. Affresco I sec. d. C. Antiquarium Stabiano |
Una ripresa sistematica dello scavo avvenne solo grazie alla tenacia ed allo spirito pionieristico del preside L, D' Orsi. Questi, sfidando le autorità costituite, i proprietari e le difficoltà materiali legate ad un'impresa di scavo, nel gennaio 1950 con pochi operai iniziò lo scavo di Villa di Arianna, quindi riportò in luce parte di Villa San Marco dimostrando allo scetticismo generale la grandezza dei tesori nascosti nelle campagne stabiesi. Lo scavo |
Lo scavo di D' Orsi comportò il distacco degli affreschi e delle decorazioni più importanti che furono raccolti presso i locali interrati della scuola media Stabiae, dove nel 1957 fu inaugurato |
Liceo Classico "Plinio Seniore" di Castellammare di Stabia |