POST FATA RESURGO

L'Ager  stabianus


E-mail:    giuseppe.cesino@tiscali.it

Stabiae  | La villa rustica del Petraro | Le ville interrate | L' Antiquarium | Villa di San Marco | Villa di S. Antonio Abate | Cenni storici | Storia degli scavi | L'Ager  stabianus | La storia in sintesi

I fattori ambientali che hanno determinato la storia di Stabiae non possono prescindere dal suo ampio territorio, definito da Plinio (N. H. XXXII,VIII) "ager stabianus"ed identificabile con l'area compresa tra i monti Lattari a S, le colline di Casola, Lettere e S. Antonio

Abate ad E, ed il litorale ad O. Si tratta di una vasta zona collinare, ancora oggi famosa per la salubrità del clima e la produzione vinicola, con un tratto di pianura idonea alla coltura cerealicola, l'attuale

comune di S. Maria la Carità, con la vicinanza dei monti Lattari,

celebri per la produzione di latte (Galena De methodo medendi V, 12 e Simmaco Epist. VI, 17) oltre che per il fabbisogno una grande

ricchezza di sorgenti di acqua potabile e minerale lungo il litorale,

rinomata già in antico (Columella De rè rust. X, 1 33 e Plinio N. H. 31. 2. 9); ed infine con la presenza di vie di comunicazione l'una verso l'interno in direziono di Nuceria, la via Nuceria - Stabiae e l'altro a mezza costa, in direzione di Surrentum la via Stabiis -Surrentum. Il maggior addensamento abitativo, per quanto può dedursi dai
dati archeologici attualmente disponibili, va collocato tra la conquista sillana dell'89 a.C. e l'eruzione del Vesuvio del 79 d.C,

IL TERRITORIO STABIANO

Il 2° complesso

Liceo Classico "Plinio Seniore" di Castellammare di Stabia

Il Museo