Nonostante l'attuale chiusura al pubblico del locale Antiquarium, la quantità e la qualità dei reperti che vi si custodiscono meritano certamente un accenno. Si tratta di circa 8000 reperti rinvenuti in tutto il territorio stabiano a partire dagli anni '50 fino ai nostri giorni. Circa trecento corredi funerari provenienti dallo necropoli di via Madonna delle Grazie, comprendenti vasellame ceramico ad impasto, in bucchero o in bronzo, oggetti di ornamento personale ed armi;

l'instrumentum domesticum e parte dell'arredo proveniente dalle ville romane della collina di Varano: vasellame da cucina, vasellame da mensa, vetri, lucerne, anfore, attrezzi agricoli e frammenti della decorazione pittorica di III e IV stile staccato dalle pareti al momento dello scavo. A due ville rustiche del territorio appartengono invece due
grossi gruppi di affreschi e stucchi: dal triclinio della villa scavata in loc. Carmiano provengono le intere pareti, ispirantisi al ciclo dionisiaco in IV stile di età flavia mentre dalla villa in loc. Petraro

provengono i pannelli in stucco bianco che decoravano il settore termale della villa con soggetti tipici del mondo atletico e marino.

    A questo cospicuo gruppo di oggetti è da aggiungere il gruppo di
reperti provenienti dagli scavi del secolo scorso (1876-1879) eseguiti al fine di ampliare lo Sala Capitolare del Duomo di Castellammare di Stabia. In quella occasione fu infatti evidenziata "un'area
christianorum" nella quale si rinverranno epigrafi, sarcofagi e lastre funerarie, databili ad un periodo compreso tra il II ed il VII sec. d.C.. Tra gli altri reperti è da notare una colonna miliare in tufo con

un'iscrizione che indica l'XI miglio della via Nocera-Stabiae risalente al  121 d.C., testimonianza chiave per dimostrare la rapida ripresa di Stabiae successiva alla catastrofe del 79 d.C..

L' Antiquarium

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Liceo Classico "Plinio Seniore" di Castellammare di Stabia

Antiquarium Stabiano. Necropoli, corredo funerario.