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LA SANA ALIMENTAZIONE

Documentazione gentilmente fornita dall'ARPA-AIAB Sardegna Onlus
a cura di  Leila Delle Case

Nel corso degli ultimi trent'anni, l'alimentazione degli italiani è profondamente cambiata. Lo sviluppo dell'economia, i grandi mutamenti sociali, la spinta a raggiungere un più elevato tenore di vita, hanno fatto emergere la tendenza a consumare con maggior frequenza e in più larga misura quei generi alimentari un tempo considerati rari e pregiati. Questo ha si, portato benefici, per la maggiore varietà di cibi, ma per contro ha causato la tendenza a mangiare più del necessario, e notevoli squilibri, fra i vari componenti della dieta. Gli Italiani sono così più esposti ad altri gravi rischi, come la maggiore incidenza di obesità, di ipertensione, di arteriosclerosi, di diabete…

L'adozione e il recupero di un adeguato comportamento alimentare, si rende dunque necessario, per diminuire i rischi per la nostra salute, evitando inutili sperperi nell'economia familiare. 

Le regole fondamentali della dieta biomediterranea

1. Cerealità. La base fondamentale dell'alimentazione umana è il cereale. Riso, frumento, orzo, miglio, avena, segale, mais, grano saraceno, ecc., dovrebbero essere assunti ogni giorno, ad ogni pasto, in quantità preponderante rispetto ad ogni altro alimento, assicurando così all'organismo, la necessaria quantità di glucidi. E' preferibile consumare i cereali in chicchi, ma anche i prodotti lavorati sono accettabili.

2. Accoppiamento cereali - legumi. Il secondo alimento fondamentale per una alimentazione equilibrata sono i legumi. La combinazione con i cereali apporta tutti gli amminoacidi essenziali necessari alla vita dell'organismo, assicurando cioè il fabbisogno di proteine ad alto valore biologico.

3. Integralità. Perché la combinazione cereali - legumi apporti in misura adeguata, i prodotti dovrebbero essere raffinati il meno possibile. La parte esterna dei semi, solitamente asportata prima della commercializzazione e dell'utilizzazione nell'industria alimentare, contiene molte preziose sostanze nutrienti.

4. Vegetarismo. E' raccomandabile un apporto limitato di alimenti di origine animale. Questo tipo di alimenti, dovrebbero diventare l'eccezione, piuttosto che la regola, nei pasti equilibrati.

5. Verdure. Come i cereali e i legumi, sono necessarie per garantire una dieta sana, per l'apporto di vitamine e fibre. Sarebbe bene inoltre introdurre quotidianamente le alghe, sia pure in piccole quantità.

6. Biologicità. Perché gli alimenti siano maggiormente nutrienti, più ricchi di sostanze necessarie all'organismo e privi di veleni, è necessario che provengano da coltivazioni esenti da interventi chimici e trattate secondo i principi dell'agricoltura biologica. E' importante verificare al momento dell'acquisto di questi prodotti, che essi siano certificati da uno degli organismo di controllo autorizzati dai Ministeri italiani.

7. Stagionalità. E' meglio privilegiare sempre i prodotti stagionali, sia per una migliore qualità che per una maggior presenza di vitamine e sali minerali, rispetto a quelli conservati o fuori stagione. In tal modo si è anche portati a variare i cibi, apportando all'organismo un ampia scelta di sostanze alimentari.

8. Proporzioni. Il rapporto fra le quantità dei vari cibi è fondamentale ai fini di una nutrizione corretta. In media in ogni pasto dovrebbero essere presenti:

· 50% di cereali;
· 25% di verdure cotte;
· 10% di proteine (legumi, latticini);
· 10% di verdura cruda;
· 5% di condimenti e bevande.


9. Combinazioni. Ogni alimento, a seconda della sua composizione, necessita di succhi digestivi diversi, che se sono costretti a lavorare insieme, spesso si ostacolano, causando difficoltà digestive. Le basi per combinare opportunamente i cibi in un pasto sono le seguenti: 

(a) La frutta non si combina bene con i nutrimenti principali, andrebbe consumata da sola, fuori pasto;
(b) gli ortaggi si legano bene con tutte le classi di alimenti, fanno eccezione le patate, che non è opportuno combinare con i cereali;
(c) i cereali si combinano bene con gli ortaggi, ma anche con i legumi, purché questi ultimi siano in quantità moderata: per cinque parti di cereali una di legumi;
(d) durante i pasti è buona norma non assumere liquidi. Acqua e bevande dovrebbero essere assunte dopo il pasto.

10. No ai cibi industriali. Tutti gli alimenti e le bevande prodotti dalla grande industria contengono additivi di tipo chimico, oltre a dolcificanti di varia origine. Inoltre non utilizzano ingredienti integrali né biologici.

Perché scegliere una dieta mediterranea?

Per due motivi:

- Perché è più adatta alla fisiologia umana e quindi alla conservazione di una buona salute;
- Perché rispetta la nostra tradizione culturale.

Il primo motivo si fonda sui più recenti studi sulla nutrizione umana che segnalano la dieta mediterranea come il modo di alimentarsi più in armonia con la nostra fisiologia.
Sapevi per esempio che il nostro apparato digerente è quello di fruttivoro-semivoro?
I nostri denti, i nostri organi digestivi, sono molto simili a quelli dei primati (grandi scimmie), i nostri parenti evolutivi che infatti sono definiti frutti-semivori.
Il nostro lungo intestino, in particolare è assai poco adatto, in realtà ad assimilare due tipi di alimenti oggi molto diffusi nella società in cui viviamo e che possono essere presi ad esempio: la carne e gli zuccheri raffinati. Benessere e motivi culturali ci hanno spinto, negli ultimi decenni, ad aumentare considerevolmente il loro consumo, e con esso sono parimenti notevolmente aumentati patologie e disturbi che gli ultimi studi, ascrivono proprio ad un eccesso nella loro assunzione.

La carne, infatti ha un tempo di digestione molto più breve di quello che trascorre all'interno del nostro corpo (l'apparato digerente dei carnivori è molto più breve del nostro, perché adatto a digerire questo tipo di alimento). Ciò fa si che il nostro intestino resti in gran parte inutilizzato e che, durante io transito della carne attraverso di esso, si formino una serie di sostanze tossiche e dannose. Ad un eccesso del suo consumo sono associati molti disturbi tipici del nostro tempo, come l'ipertensione, la stipsi e l'anemia. Da essi si può guarire semplicemente astenendosi dal consumo di questo alimento.

Lo zucchero raffinato, invece, oltre ad essere responsabile di patologie importanti come alcune forme di diabete, può addirittura creare scompensi nel metabolismo di una vitamina, la B12, che ha un'essenziale funzione protettiva e riparatrice del sistema nervoso.
Anche l'utilizzazione degli zuccheri nei processi cellulari avviene a spese della vitamina B, che così viene distrutta. Se il tasso di zuccheri nel sangue supera una certa soglia, l'organismo non riesce più a produrne a sufficienza attraverso i processi enzimatici dell'intestino e comincia ad utilizzare quella del sistema nervoso indebolendolo. Ciò è esattamente quello che succede quando ingeriamo degli zuccheri semplici, come il saccarosio.
Per questo motivo dovremmo stare molto attenti ed evitare un consumo eccessivo di zuccheri semplici, preferendo quelli complessi, come gli amidi o polisaccaridi, contenuti nei cereali e in tutti i loro derivati. Questi infatti sono scomposti gradualmente in zuccheri semplici, mantenendo il tasso glicemico nel sangue pressoché uniforme.

Un altro motivo per scegliere, oggi, la dieta mediterranea è che, in questo modo si può riaffermare la propria identità culturale, opponendosi all'omologazione dei consumi impostaci da un mercato sempre più concentrato e orientato al profitto, in cui l'individuo scompare e prevale il concetto di massa da orientare secondo le migliori opportunità economiche. Motivi psicologici e culturali, spesso inconsapevoli e legati anche all'educazione della prima infanzia, travalicano quelli fisiologici nella spinta che ci muove a l consumo di alimenti. La carne e lo zucchero sono sempre stati associati ad una idea di felicità e di benessere materiale.
Scegliere consapevolmente un regime alimentare, tenendo conto della sua valenza culturale, significa affermare la propria identità come individui e come appartenenti a un gruppo sociale ben definito. Sceglierlo anche tenendo conto degli aspetti fisiologici e nutrizionali dei vari cibi significa aver maggior cura per la propria salute.


Consigli per nutrirsi meglio

Elenchiamo alcuni suggerimenti, che potranno esserti utili per rendere più consapevole il consumo degli alimenti.

1. ATTENZIONE ALLE ETICHETTE! Esamina la data di scadenza, provenienza, la composizione e l'eventuale presenza di conservanti e/o additivi. Gli ingredienti sono elencati in ordine di quantità, un dettaglio la cui conoscenza può a volte aiutarti a giudicare la qualità dei prodotti che acquisti.
Nel caso di prodotti biologici, accertati che siano certificati. I produttori sono obbligati per legge ad apporre sull'etichetta il marchio dell'Organismo di Certificazione.
Cerca di preferire prodotti locali, possibilmente privi di additivi o conservanti chimici.

2. COSA SCEGLIERE. Dai sempre la precedenza ai prodotti freschi e di stagione, ai grassi vegetali (olio extravergine d'oliva, olio di girasole, di sesamo…) ottenuti da spremitura a freddo, al miele (rispetto allo zucchero), al sale marino integrale, più ricco di sali minerali e oligoelementi e più povero di sodio, rispetto a quello convenzionale.

3. IN FRIGORIFERO. Ricorda che:
- insalata verdure e d erbe, pulite, lavate ed asciugate vanno conservate in sacchetti di carta e si mantengono per 4-6 giorni;
- la frutta con polpa soda, come le mele, può essere conservata anche nel cassetto del frigorifero e si mantiene per 3-7 giorni;
- la frutta con polpa morbida, come i fichi, va selezionata, ma non lavata, prima di essere conservata in frigorifero, dentro un recipiente chiuso e si mantiene per 1-3 giorni;
- le banane non devono essere messe in frigorifero.

4. IN CUCINA. Anche se biologica la frutta e la verdura va comunque lavata, evitando di lasciarla a bagno: si perdono elementi nutritivi. Per lo stesso motivo la tritatura, la grattugiatura e affettatura, sono operazioni da effettuare preferibilmente su prodotti ben freddi e al momento di servirli o cuocerli.
Fai cuocere i cibi il meno possibile e scaldali rapidamente. Se bollisci una verdura, immergila in poca acqua già in ebollizione e una volta cotta non buttarne l'acqua ma usala per preparare una minestra o una salsa.

N.B. Qualsiasi utilizzo anche parziale del presente documento deve essere esplicitamente autorizzato dall’Associazione U.N.A. Cagliari-Onlus