Parliamo solo di un aspetto, di grande attualità, ma comunque indicativo di tutto ciò che deve essere quantomeno rivisto nellimpronta economica e sociale che luomo ha dato al suo stile di vita: mucca pazza psicosi ingiustificata catastrofe per gli allevatori.
La malattia nelluomo è lencefalopatia spongiforme, detta malattia di Creutzfeldt-Jakob (Cjd). Si sa che lincubazione varia da cinque a trenta anni, che dipende dalla quantità di carne mangiata oltre che dal periodo, e che non si esiste la cura. (E questo non rassicura lo so).
Già sin dal 1994 lUnione Europea ha vietato di nutrire i bovini con le farine a base di carcasse di animali tritate. Peccato che nel nostro Paese i laboratori pubblici che controllano i mangimi, non dispongono di test in grado di scoprire la presenza o meno delle sostanze vietate. Ancora, sempre secondo lUnione Europea, il 15% delle materie prime utilizzate per produrre le farine, è composto da cadaveri di cani e gatti investiti dalle automobili, morti di vecchiaia, oppure addormentati da un iniezione di veleni.
Aldilà di questo mi chiedo se chi si occupa di allevamento di animali, non debba conoscere e applicare, prima di tutto, piani di alimentazione ottimali, sia per la salute dellanimale, peraltro già compromessa da altri fattori, quali la stabulazione, luso dei farmaci, aberrazioni produttive sia perché gioverebbero di riflesso alla sicurezza alimentare dellessere umano.
Invece no qualcosa sfugge: si chiama logica del profitto.
La zootecnia intensiva, (nota bene il termine bucolico, rievoca proprio le fattorie di nonna Papera o le oasi ecologiche della come si chiama Plaston??) fa largo uso di forzature alimentari proprio in virtù degli obiettivi di super produzione. In cosa consistono queste forzature, spesso causa di patologie più o meno gravi? E bene sottolineare innanzitutto che, aldilà del tipo di alimento, la forzatura alimentare sconvolge totalmente la fisiologia dellanimale cui si rivolge, causandogli oltre che sofferenza, gravi malattie degenerative.
I bovini, ad esempio, sono animali fisiologicamente predisposti a mangiare erba e foraggi, alimenti ricchi di fibra con un basso tenore energetico e proteico. Sono invece utilizzati (nei bovini da carne), grandi quantità di cereali, che causano frequenti e numerose patologie. I vitelli invece seguono, cioè gli propinano, una dieta a base di latte ricostituito (evviva la natura !!!), che deve (deve, non è un effetto collaterale è voluto!) causare unanemia ferropriva per esaltare, così vuole il consumatore, il colore bianco-rosaceo della sua carne. Le oche sono alimentate con cereali, grasso e sale (gentilmente immagino), attraverso imbuti (imbuti!!!), infilati in gola, naturalmente immobilizzate, ma sempre con amore. Questa alimentazione forzosa ha lo scopo di creare una grave forma di degenerazione epatica, che poi è commercializzata con il nome più accattivante di paté de fois gras. Insomma, vi mangiate un fegato gonfiato a dismisura, grigiastro e malaticcio, ma che arriva a pesare il prodigio, di un chilo.
Arriviamo ai sottoprodotti anche questi largamente usati in zootecnia.
La paglia ampiamente disponibile e a basso costo. Scarsamente digeribile, è resa tale soprattutto attraverso processi chimici (si aggiungono alcali idrossido di sodio, ammoniaca);
Il melasso, residuo dellindustria zuccheriera, viene spesso utilizzato per mascherare altri sapori e rendere appetibili alimenti che lanimale altrimenti rifiuterebbe (indovinate quali ?);
Le sanse esaustive di olive;
Le vinacce, derivate dal processo di vinificazione, a volte pericolose a causa dellalcool che contengono;
I fondi di caffè, le foglie di alberi e residui della potatura, spesso inquinati di anticrittogamici;
I concentrati proteici ottenuti dal petrolio, lieviti coltivati sul petrolio grezzo (molto pericolosi per la presenza di idrocarburi cancerogeni e di metalli pesanti).
Non è necessario affermare quanto sia assurdo, per non dire folle, nutrire animali erbivori con alimenti di origine animale. Ancora più sorprendente constatare che nonostante le più elementari norme di epidemiologia si rendano edibili farine ottenute da animali abbattuti, perché infetti da gravi epizoozie Eccoci arrivati allencefalopatia spongiforme.
Esempi di sottoprodotti di origine animale sono:
La farina di pesce teste, lische, visceri;
La farina di penne ( no non quelle che si fanno allarrabbiata o alla puttanesca ) quelle di polli, idrolizzate con idrato di calcio e cotte in autoclave;
La farina di sangue; ( che languorino)
La farina di uova generalmente da partite avariate (buona ).
Per completare il ricco e variato menù da allevamento non poteva mancare la cacca. Mi esprimo meglio, scusate
Le deiezioni animali. Immaginate un volume annuo di 46 miliardi di tonnellate dei polli, 932 miliardi di tonnellate dei ruminanti, 109 miliardi di tonnellate dei maiali. Vogliamo sprecare tutta questa fortuna? Attenzione però non stiamo parlando di semplici deiezioni (troppo naturale), sono pure arricchite di una montagna di antibiotici, coccidiostatici, sulfamidici, insetticidi, metalli pesanti. Alcuni anni fa è stata avanzata lipotesi di utilizzare nellalimentazione del bestiame, persino la frazione solida delle acque nere urbane.
Credo meriti un pensiero anche latmosfera che regna in un allevamento e in una sala di macellazione. Lallevamento intensivo è un ambiente completamente artificiale: lodore nauseabondo, il rumore assordante, le urla di animali terrorizzati, che al passaggio delluomo si allontanano nellangolo più lontano calpestandosi e spesso soffocando. Immersi nel letame, sofferenti anche per le lesioni causate dagli stabulati, due su dieci non sopravvivono fino alla fine del ciclo. Concentrati su piccoli spazi, tenuti alla catena anche per anni (bovine da latte di certi allevamenti); per altri è previsto il box singolo, (il vitello) che non gli da la possibilità neppure di voltarsi o compiere un passo. Ora è innegabile oltre la loro atroce sofferenza, che concentrare un numero elevato di animali in poco spazio, crea unalta concentrazione di patogeni. La copertura farmacologica utilizzata anche per profilassi va a selezionare ceppi particolarmente forti e resistenti. Le iatropie sono tuttaltro che infrequenti; anche le etopatie (patologie del comportamento), sono spesso porte dingresso per malattie: i cannibalismi nei suini e negli avicoli sono spesso seguiti da gravi infezioni locali e sistematiche.
Dai però luomo è lessere superiore (a tutti gli altri esseri viventi) perché possiede la ragione, ha saputo sfruttarla al meglio per migliorare la qualità e le opportunità della vita la tecnologia il progresso . Ma per favore..!!!
A questo pensiero (non mio) manca solo un lunghissimo elenco di tragici errori che sono stati compiuti in nome di un presunto e decantato benessere, sempre a discapito dei più deboli.
Prima o poi i conti da pagare arrivano e forse ci si trova in mezzo anche chi non si era mai sentito parte o complice di un sistema tanto grande quanto mostruoso. Ma informarsi, capire e scegliere con coscienza, è un obbligo se si vuole tutelare almeno la propria salute e quella dellintero Pianeta.
Almeno a tavola pensateci.
Auguri a tutti.
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