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Basta crudeltà sugli animali

Il movimento U.N.A. in piazza

Articolo tratto dal sito www.acagliari.it - 3 marzo 2002

BanchettoCagliari - Polpette avvelenate, calci e percosse e maltrattamenti vari sono le crudeltà a cui sono sottoposti giornalmente gli animali. Qualche scellerato si spinge sino a legare cani o gatti al paraurti dell'auto per poi trascinarlo via a tutta velocità. Non ultimo è il caso del cagnolino che è stato bollito vivo, notizia assurta alla cronaca grazie ad un servizio della televisione nazionale.
“In Sardegna la situazione non è comunque positiva – dice Leila Delle Case, Presidente Regionale del Movimento Uomo Natura Animali - molto spesso ci troviamo di fronte a mancate denunce e, nel caso ci siano, alla esigua deterrenza costituita dalla legge.” L'articolo 727 del Codice Penale, infatti, punisce, chi si macchia di un reato contro gli animali, con un ammenda compresa tra le 1033  e le 5164  . Non solo, il più delle volte si assiste ad una immobilità delle istituzioni, che lasciano colpevolmente cadere in prescrizione il reato.
Con la manifestazione di oggi, tenutasi in Piazza Yenne, il Movimento U.N.A., presente in 150 piazze d'Italia, chiede al Ministro di Grazia e Giustizia di riformulare l'articolo 727 e prevedere pene più severe per chi sevizia ed uccide gli animali.
“In sostanza – continua la Presidente Regionale – vorremmo che la legge italiana si uniformasse a quella di altri paesi europei, come Francia e Gran Bretagna, o degli Stati Uniti. Inoltre intendiamo sensibilizzare i cittadini chiedendo una firma per questa causa.”
Anche gli stessi Sindaci delle città italiane sono stati invitati a promuovere dei percorsi formativi per l'educazione al rispetto del rapporto uomo-animale.