documenti > sequestrato il lager dei cani

SEQUESTRATO IL LAGER DEI CANI
Blitz della Polizia, sigilli ai cancelli del canile Europa

Articolo tratto dall'Unione Sarda

Il canile "Europa" è sotto sequestro. L'ha disposto il giudice per le indagini preliminari di Tempio, Antonella Cozzi: una misura preventiva disposta a causa delle "condizioni igienico-sanitarie e di nutrizione pessime" in cui versano i circa 800 cani ospitati nella struttura di Pedres, sulla strada per Loiri.
Alle 10 di ieri mattina gli uomini del commissariato di via Piemonte si sono presentati ai cancelli del canile gestito dal veterinario Quinto Puddu, si sono fatti consegnare le chiavi, hanno chiuso e sigillato. La responsabilità del canile è stata assegnata a Franco Virdis, responsabile del servizio veterinario della Asl per l'igiene degli allevamenti. Virdis ha a sua volta affidato le chiavi a Puddu e a sua moglie Luisella Murru, proprietaria del canile e presidente del "Movimento per la biodiversità", associazione di volontariato costituita per poter accedere ai contributi regionali per la lotta al randagismo.
Che la magistratura si interessasse di quanto accadeva all' "Europa" si sapeva da mesi. Nel canile vengono custoditi i randagi catturati in 22 comuni di tutta l'Isola, da Nuoro a Ozieri, da Siniscola ad Arzachena, che hanno firmato convenzioni con Puddu per la custodia dei randagi (fa eccezione Olbia, convenzionata con il rifugio della Lida). A carico del veterinario, negli ultimi sei mesi, decine di denunce ed esposti. I fatti erano sempre gli stessi: nel canile non sarebbero finiti solo i randagi, ma anche diversi cani di proprietà che scomparivano misteriosamente per poi essere ritrovati a Pedres, e in cattive condizioni fisiche. I tanti che sono andati lì a cercare il proprio amico a quattro zampe parlano di un lager per cani malnutriti, stipati in spazi angusti, costretti a convivere con i propri escrementi. Un recente rapporto dell'Ente nazionale protezione animali parla di cucce non regolamentari e tettoie non idonee: per proteggersi dalla pioggia, i cani avrebbero scavato delle buche nel terreno. Segnalate anche furiose zuffe che Puddu ha sempre descritto come "manifestazioni della legge del branco".
La svolta il 1° ottobre. Una domenica piovosa. Tre ragazze riprendono con una videocamera una scena raccapricciante: dentro il recinto ci sono alcune carcasse, e gli altri cani, incustoditi e affamati, ne fanno scempio, sbranandole. Il filmato finisce in tv, ma anche nelle mani della polizia, che la notte stessa controlla la situazione dall'esterno e l'indomani compie un sopralluogo all'interno del recinto. Insieme agli agenti ci sono i veterinari della Asl: il loro rapporto parla di "condizioni scadenti e inadeguate al numero di cani" ricoverati. La firma è di Franco Virdis.
Puddu, dal canto suo, si discolpa: quei cani sarebbero stati avvelenati per screditarlo. Diverse persone si schierano con lui: è un professionista serio e disponibile, dicono, e non può essere responsabile di quegli orrori.
Anche i carabinieri compiono alcune perlustrazioni all' "Europa". Nella relazione della veterinaria che li accompagna trovano conferma le scioccanti descrizioni contenute nelle denunce: quel canile è un lager. Da ieri è sotto sequestro.