Ordinanza
del sindaco per lemergenza-topi: niente più cibo per strada
Mai più pasti per i randagi
Vietati i piattini sul marciapiede per cani e gatti
Articolo di Bianca Maria Saccheri tratto dall'Unione Sarda
del 6 Novembre 2002
Sono in arrivo tempi duri per i cani e i gatti vagabondi e per i piccioni che affollano le piazze cittadine. Ma anche (e soprattutto, almeno nelle intenzioni) per i topi, entrati ormai di diritto nellelenco della fauna che vive abitualmente a Cagliari. Da ieri infatti è entrata in vigore unordinanza del sindaco Emilio Floris che vieta di lasciare per strada qualsiasi tipo di cibo destinato a nutrire gli animali randagi e che sanziona i fuorilegge con ammende fino a 103 euro.
Il provvedimento parla chiaro: «È fatto divieto a chiunque non sia autorizzato di nutrire animali randagi e volatili depositando sul suolo pubblico o privato aperto al pubblico cibi o rifiuti alimentari, anche contenuti entro recipienti». Il proposito del Comune è prima di tutto dare ai cagliaritani una città più pulita e decorosa facendo in modo che non vengano più lasciati sui marciapiedi, per rifocillare gli animali affamati, gli avanzi del pranzo e della cena, che «imbrattano il suolo pubblico e producono cattivi odori».
Ma tra le righe dellordinanza si può leggere anche un secondo obiettivo: combattere con tutti i mezzi a disposizione la lotta contro lesercito dei ratti che si è impadronito della città, riuscendo ad espugnare perfino il Municipio. Gli avvistamenti delle ultime settimane, sempre più frequenti e sempre meno circoscritti, dimostrano che le misure per debellare la piaga non sono mai troppe e che le esche avvelenate e gli altri topicida da soli non bastano.Perciò il sindaco ha deciso di scendere sul campo di battaglia chiedendo ai cittadini un aiuto che potrà sembrare uningiustizia bella e buona agli habitué del piattino di plastica pieno lasciato vicino al cassonetto della spazzatura, oppure del pane sbriciolato in piazza (non sono certamente i topi i destinatari di tanta generosità).
Ma, come testimoniano i recenti fatti di cronaca (la chiusura dellufficio postale di San Benedetto, del tribunale dei minori e del Municipio), la questione non deve essere sottovalutata, e per essere risolta richiede la partecipazione attiva di tutti i cittadini. Ai cani ma soprattutto ai gatti non resta altro che prendersela con i topi. Chissà, Cagliari potrà contare su un alleato in più per lemergenza-ratti.