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Risultati
del trial Gabapentin-SMA
A
nome del gruppo di ricerca sulla SMA, il dott. Robert G. Miller, ha
presentato a una sessione scientifica del Congresso Annuale dell'American
Neurological Association a Boston, Massachusetts, i risultati di uno
studio sulla somministrazione a pazienti SMA adulti del farmaco gabapentin
(Neurontin). Questa ricerca era stata iniziata dai ricercatori, ricevendo
il supporto di Andrew's Buddies, MDA, Warner-Lambert Company, produttore
del farmaco, e Families of SMA. Ottantaquattro pazienti sono stati coinvolti
nello studio; 40 a caso avevano ricevuto il gabapentin e i restanti
44 un placebo. Nè pazienti nè ricercatori erano a conoscenza
di chi avesse ricevuto il farmaco e chi il placebo (doppio cieco). Sessantaquattro
pazienti (76%) hanno completato lo studio, della durata di 12 mesi.
Dei 20 ritirati, 9 avevano ricevuto il gabapentin e 11 il placebo.
Il valore medio di variazione della forza del braccio (calcolata su
quattro muscoli dell'arto), il principale indicatore di questa ricerca,
non è risultato significativamente differente nei pazienti che
avevano ricevuto il gabapentin rispetto a quelli che avevano ricevuto
il placebo. Tre differenti approcci analitici hanno portato a risultati
simili, con differenze non significative.
Inoltre non si è riscontrata significativa differenza tra pazienti
trattati con gabapentin e placebo nei seguenti indicatori secondari:
tasso di variazione della forza complessiva, tasso di variazione della
funzione respiratoria (FVC), tasso di variazione della funzione degli
scaleni (SMAFRS), e variazione della qualità della vita (mini-SIP).
Il gabapentin è stato generalmente ben tollerato, senza effetti
collaterali.
Si è concluso che da questo trial clinico non emerge evidenza
di effetti positivi del gabapentin sulla forza muscolare, sulla funzione
respiratoria o sulla funzione complessiva dei pazienti con SMA. Tuttavia
il protocollo del trial appare attuabile in futuro per altre sperimentazioni.
Inoltre, forse ugualmente importante, si è stabilito un precedente
per la significativa collaborazione tra pazienti, ricercatori, associazioni,
industria farmaceutica e istituzioni pubbliche nella ricerca della cura
di questa malattia.
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