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COMUNICATO STAMPA:
In partenza due trial clinici su bambini con atrofia muscolare spinale
Salt Lake City, Utah e Libertyville, Illinois 16 settembre 2003 - Families of SMA, il
principale finanziatore della ricerca sull'Atrofia Muscolare Spinale (SMA), ha annunciato
oggi l'inizio di due studi clinici sulla sicurezza di due farmaci da effettuarsi su bambini
affetti da SMA. Questi studi avranno come oggetto i primi due farmaci che hanno mostrato di
indurre un aumento della proteina SMN.
Le due ricerche riguardano la sicurezza del farmaco e verificheranno la tollerabilità da
parte dei pazienti SMA ai farmaci, attualmente disponibili in commercio per il trattamento
di altre patologie. Gli studi, diretti dalla dott.ssa Kathryn Swoboda e dal suo team
all'Università dello Utah e al Primary Children’s Medical Center, sono stati sovvenzionati
dal Progetto Cure SMA di Families of SMA. Questo è il primo studio clinico pianificato dal
team di Cure SMA, una collaborazione fra i clinici di tutto il mondo impegnati nella ricerca
sulla SMA.
L’Atrofia Muscolare Spinale è una malattia genetica caratterizzata dalla delezione del gene
Survival Motor Neuron (SMN1) sul cromosoma 5. Ciò causa una carenza cronica nella produzione
della proteina SMN, essenziale al corretto funzionamento dei motoneuroni nel midollo spinale
ed al controllo dei muscoli scheletrici. Nei soli Stati Uniti ci sono più di 7 milioni di
individui portatori sani del difetto genetico della SMA e la malattia colpisce circa uno ogni
6000 nati vivi.
"Questi sono i primi due farmaci che hanno mostrato di provocare un incremento della proteina
SMN nelle ricerche di laboratorio" ci ha detto la dott.ssa Swoboda, professore associato
presso il Dipartimento di Neurologia e Pediatria dell'Università dello Utah. "Poiché questi
farmaci sono attualmente disponibili e possono occasionalmente avere effetti collaterali
significativi e potenzialmente letali, è di cruciale importanza capire come questi farmaci
influiscano sui pazienti SMA in modo da poterne accertare la sicurezza e la tollerabilità
prima di procedere alla sperimentazione su più larga scala".
Il primo studio coinvolgerà 20 pazienti: 10 sotto i due anni di età e 10 neonati identificati
mediante test prenatali e che cominceranno il trattamento subito dopo la nascita. Questi
pazienti saranno coinvolti in uno studio che esaminerà la sicurezza del fenilbutirrato di
sodio. I dati preliminari di uno studio italiano finanziato anche da FSMA, presentati dalla
dott.ssa Christina Brahe al convegno di quest’anno di Families of SMA, indicano un aumento
dei livelli di SMN nelle cellule del sangue di un piccolo gruppo di pazienti. Lo studio
iniziale sulla sicurezza del farmaco durerà 6 mesi.
Il secondo studio coinvolgerà 30 bambini sopra i due anni di età ai quali sarà somministrato
acido valproico, un farmaco comunemente usato nel trattamento dell'epilessia, disordini
dell’umore e del dolore. I risultati di laboratorio, presentati l'anno scorso dal dott. Kenneth
Fischbeck e dalla ricercatrice Dott.ssa Brunhilde Wirth finanziata da FSMA, hanno indicato che
l'acido valproico può migliorare la funzione della SMN su linee cellulari di pazienti SMA.
"Stiamo conducendo questi studi in tandem per raccogliere i risultati preliminari sulla sicurezza
dei due farmaci, con possibilità di ulteriori valutazioni in futuro" ha detto la dott.ssa Swoboda.
"Non sappiamo al momento se uno o entrambi i farmaci miglioreranno la forza muscolare o la
funzione nei pazienti SMA. Il primo passo è assicurarsi che questi trattamenti siano sicuri.
Solo dopo aver stabilito la loro sicurezza e tollerabilità sarà il caso di intraprendere un trial
più grande per esaminare i potenziali benefici sulla funzione motoria".
Prima dell'inizio di questi studi i membri del team di Project Cure SMA hanno lavorato per
stabilire degli standard per la misurazione dei risultati dei trial clinici sui pazienti SMA.
Le variabili misurate attualmente includono alcune misure elettriche della funzione motoria,
test sulla funzionalità polmonare, scale funzionali sui risultati di abilità motoria, livelli
della proteina SMN nelle cellule di pazienti SMA.
"I clinici specializzati di Project Cure SMA hanno posto le basi per il proseguimento di questi
studi. I test sulla sicurezza della Dott.ssa Swoboda sono un enorme passo in avanti poiché
sono l'inizio del giorno in cui potremo dire che c’è un trattamento per l’Atrofia Muscolare
Spinale" afferma Audrey Lewis, direttore esecutivo di Families of SMA. "Penso che sia di
fondamentale importanza ricordarsi che, mentre noi genitori aspettiamo disperatamente una cura,
la priorità nell'identificazione di una medicina efficace deve essere la sicurezza".
Un genitore, al cui bambino che sta per nascere è stata diagnosticata la SMA mediante i test
prenatali ed che ora spera di partecipare allo studio sul fenilbutirrato di sodio, dice:
"Questo mi dà speranza, sarebbe meraviglioso se tutto ciò potesse aiutare il mio bambino,
aiutando al contempo anche altri bambini con la SMA".
(dal sito web di FSMA)
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