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#tredici#quattordici#quindici#sedici#diciasette
Materiale didattico per una lezione di Storia.
Una analisi dei fatti del '17 in Russia.
uno * Questi appunti ricostruiscono fatti realmente accaduti seguendo le indicazioni metodologiche di revisionismo storico suggerite dall'On. Storace, e costituiscono una rilettura critica del famoso romanzo: i dieci giorni che fecero tremare il mondo.#home
due * Un gruppo di rivoluzionari decise che era arrivato il momento di prendere il potere in Russia. Alla loro testa si era messo un tale fuoriscito in Svizzera di nome Vladimir Ilich Lenin.#home
tre * La strategia rivoluzionaria messa in atto dai congiurati fu quella di impadronirsi subito del Palazzo d'Inverno. A questa ipotesi di lavoro si oppose Trotcky che cavillando sottolineò il fatto, peraltro vero, di come il Palazzo fosse sorvegliato dalle guardie giorno e notte.#home
quattro * I cospiratori si stupirono. Alcuni pensarono che il Trotcky avesse ricevuto questa informazione riservata dagli agenti zaristi che avevano interesse a sabotare la rivoluzione. Te la farò pagare, sghignazzò Stalin, ma nessuno ci fece caso perchè Stalin aveva la cattiva abitudine di sghignazzare sotto i baffi.#home
cinque * Lenin sostenne l'opportunità di adottare lo slogan "soldati, operai, uniti nella lotta". Mise anche in evidenza il fatto che esso poteva essere cadenzato su un ritmo quinario, fatto che avrebbe spiazzato ideologicamente gli agenti controrivoluzionari colti di sorpresa.#home
sei * Trotcky ammutolì, ma condivise: questo Lenin ne sapeva una in più del diavolo.#home
sette * I congiurati dopo aver sincronizzato alcuni orologi si avviarono.#home
otto * Quando ci si ritrovò sulla Prospettiva Nevsky faceva un freddo boia. Stalin propose di tornare tutti a casa e ritentare la primavera successiva. No, disse Lenin, se rivoluzione d'Ottobre deve essere, che la si faccia coi tempi e coi modi stabiliti. Te la farò pagare io, vecchio esaltato, mormorò Stalin, ma nessuno si accorse di niente perchè fischiava il vento e infuriava la bufera.#home
nove * Intanto gli Anticomunisti si organizzavano per elaborare una strategia anticomunista, che in quel tempo non serviva, perchè i Comunisti si chiamavano Bolscevichi e anche Menscevichi, ma gli Anticomunisti non lo sapevano. Del resto allora non si poteva pretendere che sapessero tutto.#home
dieci * Lo Zar era così conservatore che conservava anche i calendari scaduti. La colpa era però del frate Rasputin che ci scriveva dietro gli oroscopi.#home
undici * Ma quella volta lo Zar fece bene perchè vanificò l'opera dei congiurati. Anche la Zarina condivise. Rasputin no perchè era già morto, altrimenti avrebbe condiviso anche lui.#home
dodici * "Quando ero seminarista svaligiavo le banche", diceva Stalin per fare bella figura agli occhi di Lenin. "Non raccontare balle, lo interrompeva Ordjonikidze, sono tutte frottole che ha inventato mio nonno". Anche a te te la farò pagare sibilò Stalin parlando in Georgiano stretto.#home
tredici * Stalin possedeva un block notes dove segnava tutti i cattivi della Rivoluzione d'Ottobre e assegnava loro un posto in Siberia.#home
quattordici * Quando la rivoluzione fu conclusa Lenin disse: "Bel lavoro! La rivoluzione d'Ottobre sarà ricordata nella Piazza Rossa". #home
quindici * "Un bel lavoro per niente", obiettò Stalin, non vi siete accorto, compagno Lenin, che siamo a novembre e la nostra rivoluzione sarà l'unica a essere stata fatta un mese dopo che viene celebrata?" Tutto da rifare, sentenziò Trotcky. Te la farò pagare io, ghignò Stalin, ma i congiurati non capirono con chi ce l'avesse sia perchè erano stanchi e infreddoliti, e sia perchè tutti erano un pò seccati della sua permalosità, e fecero finta di non sentire.#home
sedici * Da questi fatti si può desumere che:
a) non bisogna fare rivoluzioni sbagliando le date;
b) se uno ha freddo che se ne deve stare a casa sua;
c) si deve diffidare di quelli che dicono di sapere sempre tutto.#home