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Cattedrale di S.Cristoforo

Descrizione storica

L’attuale chiesa Cattedrale è una trasformazione settecentesca della abbazia benedettina di S.Cristoforo del Ponte, di Castel delle Ripe, nel 1282 chiamata Casteldurante. Tale divenne nel 1636 quando il Nullius dell’Abbazia assurse al titolo di sede episcopale ed ebbe il suo Capitolo. Ebbe fasi successive di trasformazione: il cardinale greco abbate commendatario Bessarione la rinnovò nel 1467 trasformandola da

Statua di Santa Veronica Giuliani

Statua di S. Veronica Giuliani. Facciata del Duomo

 edificio preromanico in rinascimentale a tre navate. Nel 1759, su disegno dell’architetto urbinate Giuseppe Tosi la cattedrale fu completamente rinnovata nella forma attuale di architettura vanvitelliana. Sulla facciata: due statue raffiguranti le sante della diocesi: S.Veronica Giuliani da Mercatello sul Metauro e la Beata Margherita della Metola.  Disegnata dall’urbaniese Giuseppe Tacchi, la facciata, è affiancata dal campanile (Donatello Stefanucci, 1958) e dietro il presbiterio si innalza  il vecchio campanile romanico in disuso: il presbiterio è affiancato da due cappelle: a d. del SS. Sacramento; a s. il Santuario della Madonna dei Portici. La Cappella del Sacramento, inizialmente dedicata a S. Cristoforo protettore di Urbania il

Statua della B. Margherita della Metola

Statua della B. Margherita della Metola. Facciata del Duomo

  cui culto fu poi trasferito nell’altare di fianco, dove troneggia la statua di S. Cristoforo ed è conservata l’urna del Santo contenente la reliquia della santa spalla, opera del Pollaiuolo Sotto il titolo della Madonna della Misericordia, comprotettrice di Urbania, il santuario della Madonna dei Portici fu dedicato alla Madonna di Loreto nei 1636, per voto della cittadinanza, come ex voto per la nascita dell’erede maschio del duca 

Francesco Maria della Rovere. Dopo l’ingresso, a destra c’è il Battistero, l’altare di S. Ubaldo e quello di S. Giuseppe della Confraternita degli Agonizzanti; a s.: Tomba di A. Chigi, altare della Confraternita del Nella chiesa ci sono sette lapidi. Nel presbiterio quella sul monumento al vescovo Giovanni Maria Maioli (1872-1893); dopo le porte di uscita verso la Sagrestia e via d. E. Rossi, quella sopra la Sagrestia ricorda la Consacrazione della chiesa, l’altra i benefici del vescovo G. Vincenzo Castelli (1714-1736). La lapide sul pilastro con il busto del vescovo mons. Guerrantonio Boscarini ricorda il vescovo come creatore e rettore delle opere assistenziali di Urbania. L’iscrizione sulla parete in alto a s. vuol celebrare il papa Urbano VIII che concesse la diocesi e dette il suo nome a Urbania. Di fronte si ricorda l’erezione del Capitolo della Cattedrale.

 

Reliquia di San Cristoforo

Antonio Pallaiolo, Urna con Reliquia di San Cristoforo

 

* Visita alla chiesa: (Il giro si inizia a destra, entrando)

1. ALTARE DI S. UBALDO

Vescovo di Gubbio (Olio su tela di Claudio Ridolfi detto il Veronese, 1620 ca.).

 

2. ALTARE DI S. GIUSEPPE

Transito di S. Giuseppe (Olio su tela di Giuseppe Cesari detto Cavalier d’Arpino, sec. XVII).

 

3. ALTARE DI S. CRISTOFORO

S. Cristoforo (Statua lignea, Napoli 1768).

Lo stemma del Comune inciso sulla pietra ai lati dell’altare ricorda la data del 1850 quando la città si salvò dal terremoto.

 

4. CAPPELLA DEL SACRAMENTO

Al centro dell’arco della cappella è riprodotto il nome di Dio in greco e in ebraico.

All’interno, a d.: Cena di Emmaus (Scuola romana, olio su tela, sec. XVIII).

A s. Flagellazione (Olio su tela, replica da Giuseppe Avanzi,

Al centro della volta: Trionfo del calice eucaristico (tela di Americo Ludovici di Cagli, 1951).

 

S. PRESBITERIO

I marmi dell’altare e gli amboni con lo stemma (stella cometa e tre monti) furono donati dal vescovo mons.Giuseppe Fabbretti (1736-1747).

Sopra l’alt.: Crocifisso (Olio su legno di Pietro da Rimini, 1315).

Crocifisso

A sin. dell’alt.: Pentecoste (Olio su tavola di Giustin del Vescovo, 1558).

A d. dell’alt.: Monumento funebre del vescovo Giovanni M. Maioli, 1893.

 

6. DIETRO IL CORO

A s.: Natività di S. Giovanni (Olio su tela di Giorgio Picchi, sec. XVI).

A d.: Madonna e SS. Sebastiano e Rocco (Olio su tela attr. A Domenico Peruzzini, sec. XVIII).

 

7. ORGANO

Inizialmente opera del veneziano Pietro Nachini, 1747, poi  modificato dai Fratelli Paoli da Campi Bisenzio (FI), 1862 l’esistente della ditta Inzoli di Crema, 1921.

 

8. CAPPELLA DELLA MADONNA DEI PORTICI

Sull’alt: Vergine col Bambino (Olio su tela, replica di un affresco quattrocentesco di Benardino Dolci, 1450).

Sulla parete destra: Sarcofago con le reliquie di S. Secondina, martire romana.

 

9. CAPPELLA DELLE RELIQUIE O Dl S. ROMUALDO

Sull’alt. Incoronazione della Vergine e Santi (Olio su tela di Carlo Spiridione Mariotti, 1746).

Sopra S. Crescentino (Olio su tela di Gianfrancesco Ferri da Pergola, 1746 ca.).

Ai lati: Arcangelo Gabriele e Maria Annunziata (Olio su tela di C. Ridolfi, 1642).

Arcangelo Gabriele                Maria Annunziata

Sotto l’altare: Corpo di S. Placido martire, vestito da guerriero romano, sec. XVIII.

 

10. CAPPELLA DEL CROCIFISSO

Crocifissione (Olio su tela, derivazione da F. Barocci da Urbino, sec. XVII).

 

11. CAPPELLA DELLA MADONNA DEL ROSARIO

Madonna del Rosario (Olio su tela di Domenico Peruzzini, sec. XVII).

 

12. MONUMENTO FUNEBRE DI AUGUSTO CHIGI fratello del papa Alessandro VII, morto in Urbania nel 1651 (Stemma dei Chigi di Siena e teschio funebre, tarsia policroma di marmo).

 

* Si possono ammirare inoltre:

BATTISTERO Battesimo di Gesù (Affresco su pietra di scuola locale, sec. XVIII).

Fonte Battesimale (Scultura di Ricci di S. Ippolito, 1747)

Sulla parete di fondo: S. Eracliano vescovo (Affresco del sec. XV)

 

VIA CRUCIS (Olio su tela di Gianfrancesco Ferri da Pergola, 1746 ca.)

 

SAGRESTIA Portale ligneo intaglio e scultura di Cesare Oradei,1637

Portale ligneo di Cesare Oradei

Mobili e armadi di Orazio Marfori, Francesco Duranti, Guido Galeotti, 1758.

 

MONUMENTO AL VESCOVO GUERRANTONIO BOSCARINI (1849-1872) fondatore dell’Orfanotrofio Femminile (Semibusto in marmo di Carrara, 1893 opera di Luigi Maioli, fratello del vescovo Giovanni Maioli).

 

* Altre opere della Cattedrale, particolarmente preziose, sono in deposito presso il Museo Diocesano in via Urbano VIII