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Il sepolcro Ducale violato?

Il Prof. E. Liburdi scrive: " Il sepolcro ducale da oltre due secoli è vuoto. La prima constatazione della sacrilega scomparsa del feretro del duca ebbe luogo nel 1752". Ne incolpa la scarsa vigilanza dei frati. Mi permetta l’ egregio scrittore dissentire dal suo asserto. Francesco Maria II in un primo tempo aveva mostrato il desiderio di essere tumulato nella Chiesa dei Cappuccini e ne aveva ottenuto ampio consenso dal generale dell’ ordine di allora. Negli ultimi della vita aveva mutato pensiero lasciando il suo corpo alla chiesa del Crocifisso da lui stesso edificata in C. Durante ed affidata in custodia ai Chierici Minori a tal’ uopo da lui chiamati in paese e dotati di sufficiente rendita. Ivi, vivente ancora, aveva eretto il suo sepolcro e dettata l’iscrizione funeraria. E in una chiesa pubblica, ufficiata giornalmente, chi avrebbe osato rimuovere il cadavere e farlo sparire senza la connivenza dei religiosi stessi ? Ora s’ ha da sapere che il Papa Urbano VIII con speciale decreto, non soltanto aveva proibito il culto pubblico a quanti fossero morti in odore di santità sui quali peraltro la Chiesa non avesse pronunciato alcun giudizio, ma ancora aveva dato ordine di rimuovere da certi sepolcri fin allora pubblicamente venerati le salme dei cosiddetti santificati dal popolo. Il Duca Francesco Maria non soltanto per le infinite beneficenze elargite ma più ancora per le sue virtù civili e religiose si era conciliato l’affetto riverente e la venerazione più calda dei suoi sudditi, di modo che, appena egli scese nel sepolcro, questo fu meta del pellegrinaggio del suo popolo come al sepolcro di un santo. I Chierici regolari vedendo come i durantini affluivano sempre più alla tomba del loro Principe e la venerazione più che diminuire s’ accresceva ogni giorno, vollero eseguire il decreto, e tolto dal sepolcreto il cadavere ducale nottetempo lo tumularono in altro luogo della Chiesa, cognito ai soli frati. Identico caso era successo al sepolcro del Ven. P. Giovanni da Pili detto comunemente Padre Giovanni da Fano. Questi moriva nel 1539 mentre predicava la quaresima per la seconda volta in S. Francesco di C. Durante. Fin dai primi giorni della sua tumulazione nel Cimitero dei Francescani quel sepolcro fu sempre affollatissimo di pii fedeli, molte furono le tavole votive ivi appese, in modo che i Fanesi fecero ricorso anche al Duca per ricuperarne il corpo e custodirlo a Fano. Ma i durantini non permisero che quelle care spoglie esulassero dalla loro Terra. Giunto finalmente il decreto papale di cui sopra, e rifatta la chiesa ed il Convento non fu più possibile ritrovare il luogo della tumulazione non ostante le minute ricerche fatte ai primi del sec. XVIII dai frati francescani.