Impressioni sparse, serie e disordinate di un viaggiatore estivo in Canada.

giugno-luglio 2005

In tre settimane di vagabondaggio nelle terre occidentali e in quelle orientali, ho sempre incontrato persone rilassate e cortesi, disposte al dialogo e ad aiutare un viaggiatore in difficoltà.
Molto spesso mi son sentito rivolgere la frase 'how are you today?', semplicemente entrando in un negozio o da parte di una commessa al supermercato che mi vedeva per la prima volta. Questo mi ha colpito abbastanza perché ho percepito la diffidenza che di solito nutriamo verso gli altri, e che di conseguenza ci porta a non considerarli più di tanto.
La natura è immensa e a volte davvero imponente, genera rispetto e ci ricorda la piccolezza umana che spesso tendiamo a dimenticare.
È un paese ricco di acqua, ecco questo è un altro punto che mi piace ricordare, e non so quale significato abbia, ma è stato importante vedere un territorio così denso di tanti laghi deliziosamente turchesi e trasparenti, cascate vorticose, torrenti gorgoglianti, ghiacciai maestosi, fiumi ampi più di 25 chilometri tra una riva e l'altra.
Le Montagne Rocciose consentono piacevoli incontri con alci, cervi e orsi neri.

Un orso, che stava nutrendosi di un cespuglio, è uscito allo scoperto, si è accostato alle auto ferme sul bordo della strada per annusarle con curiosità. Poi ha attraversato la strada e con tutta calma si è addentrato nel bosco di fronte. Non ha dimostrato il minimo segno di timore né di aggressività, e questo ha indotto lo stesso sentimento e un conseguente comportamento in noi umani che assistevamo all'evento, piacevolmente attoniti, responsabili e consapevoli della rarità dell'esperienza.
La città di Vancouver è bellissima, accogliente ed eccitante, tra il Pacifico e le montagne, i parchi animati e il brusio multietnico; è l'unico posto dove ho visto tanti barboni - abitavo in un albergo in stile vittoriano in Downtown, all'ombra dei tanti grattacieli che ricordano New York, solo che qui l'atmosfera è più easy e meno stressante.
A Clinton, paesino lungo la strada 97, glorioso del suo passato di corsa all'oro, un inatteso museo accoglie i cimeli delle soffitte locali: ventagli e abiti polverosi, calessi desueti, un'auto dei pompieri, lazzi e speroni, attrezzi agricoli e altri utensili di vario genere. Dopo un'iniziale sorpresa, mi sono reso conto di quanto questa operazione di raccolta e conservazione sia importante e significativa per un paese ricco solo di storia recente. In questa nazione infatti vengono decantati i monumenti più antichi, ovvero risalenti (!) al XIX secolo.



La Gaspésie è una penisola a nordest di Québec, semplice e ricca di parchi naturali. La gente è cordiale e la vita sembra scorrere tranquilla, serena, senza peso.
In barca su fiordi ed estuari ad avvistare le balene si vive un atto collettivo, di avvicinamento pacifico a questi cetacei che offrono sensazioni di gioia a chiunque li avvisti; per poterle meglio scorgere ci si accalcava sui ponti delle imbarcazioni, i bambini eccitati come i meno giovani. Le balene sono rispettate, e non le si può avvicinare più di tanto.
I bianchi beluga (Delphinapterus leucas), estremamente sociali, vivono tutto l'anno a Tadoussac, e nuotano affiancando il traghetto che unisce a Baie-Sainte-Catherine. È l'ampio fiume San Lorenzo, ma l'Atlantico entra fin lì con la sua acqua salata ricca di krill (Euphausia superba), crostacei di cui le balene son proprio ghiotte.
Ho notato anche la grande cura dei giardini delle case private, tutti perfetti e ognuno differente dall'altro. Dopo la cena che avviene verso le 18, i canadesi si dedicano alla cura del proprio spazio di terra di fronte casa. Anche gli interni delle abitazioni sono molto curati, in generale, con tendenza a 'caricare' molto gli ambienti, eccedendo a volte nell'abbondanza del decoro.

Un paese magnifico !

Viaggi

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foto delle rive romane del Tevere

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... e per finire le mie creazioni disponibili in Internet

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