Aneddotti dalla missione: "Vecchio padrone"
Oggi sono andato in campagna, a Cerro de Clara, circa 110 km da San Gregorio. Prima di arrivare al luogo dell'incontro decidiamo, con le catechiste, di passare a visitare Ana, una signora che lavora in una "estancia" della zona. Negli ultimi tempi non è stata molto bene. Arriviamo all'"estancia" e ci troviamo con tanta gente, fra cui l'amministratore, Roberto. Roberto, un uomo sulla sessantina, è un uomo di campo, un gaucho. Mi riceve con affetto e in pochi minuti mi racconta i passaggi più duri della sua vita, forse aiutato anche da qualche bicchierino di troppo ma senza mai perdere la lucidità. Chiede di fare una preghiera e che io dia la benedizione. Tutti fanno silenzio e il clima si fa all'improvviso denso di divino.
La
preghiera di Roberto è spontanea, bellissima.
Per lui Dio è il "Patròn viejo", il Vecchio Padrone, come lo
chiama usando il gergo gaucho. Alcuni frasi della sua preghiera mi
si imprimono nella memoria: "Quando alla mattina mi sveglio
ringrazio il Vecchio Padrone per tutto quello che mi ha dato, per i
figli, per il campo, per mia moglie morta 21 anni fa quando i bambini
erano ancora piccoli. Sempre bisogna ringraziare il Vecchio Padrone.
Anche quando monto un buon cavallo, ringrazio il Vecchio
Padrone..."
Roberto mi abbraccia, mi offre la sua casa, la sua amicizia, la sua
esperienza.
P. Stefano Cartabia OMI |
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