Molto non si sa, su come sia nato lo sport ed in particolare il gioco del calcio a S. Agata dei Goti. Documenti scritti
non ce ne sono, e nel caso esistano, sono custoditi gelosamente da chi li possiede. Nonostante ciò, noi non ci siamo scoraggiati e abbiamo voluto fare ugualmente una ricerca.
Per saperne di più abbiamo cercato di intervistare qualcuno e un gran contributo c'e' stato dato dal Sig. Giuseppe Maddaloni, ex caposervizio del Comune, che è stato ben lieto di venire in nostro aiuto, anche perché con noi ha rivissuto i momenti felici della sua giovinezza. L'unica fonte d'informazione, però è stata la sua memoria, per questo molti particolari potrebbero essergli
sfuggiti. Sono notizie semplici, ma interessanti, che crediamo siano simili a quelle di tanti altri luoghi, perché in piccoli "centri"
l'unica possibilità per i giovani, di fare sport, "senza attrezzature" è il gioco del calcio. Altre notizie, ma piu' recenti ci sono state fornite dal sig. Antonio Russo. Il Sig Maddaloni ha affermato che il calcio è nato, nel nostro paese, negli anni trenta quando si giocava con una pallina di stoffa; il campo era l'ex Piazza Mercato. La squadra era formata da sette giocatori (come l'attuale calcetto).
La prima vera squadra fu costituita da alcuni studenti verso la metà degli anni 30, durante il periodo delle vacanze estive ed era composta da:
Domenico Picone (portiere), Affinità Giovanni (terzino), De Blasio Amerigo (terzino), Abbatiello (centromediano), Mongillo Mario (centravanti), Stanzione Luigi (ala sinistra), Mascia Lucio (ala destra).
Tale squadra, trionfava nell'intera provincia. Si ricorda la grande partita con il Montesarchio battuto in casa per 2-0. I tifosi del Montesarchio, sicuri di vincere, avevano preparato grandi festeggiamenti, non trascurando i fuochi d'artificio. Rimasero però, delusi e fecero la fine "dei pifferi di montagna".
Successivamente la squadra fu integrata con Sabatino Pascarella (portiere) e con altri elementi di cui il Sig Maddaloni non ricorda i nomi.
Verso la fine degli anni trenta, il "S. Agata" fu rinnovato così:
Giordano Giovanni (portiere),
Truocchio EmiIio (portiere),
IevoIi Ugo (terzino),
Stanzione Ernesto (terzino),
Iannotta Michele (centro mediano),
Iadevia Giuseppe (centravanti),
Stanzione Luigi (ala sinistra),
Mascia Lucio (ala destra).
Anche questa squadra riportò molte vittorie, tra cui quella famosa con il "Valle di Maddaloni" che per vincere mise in campo tutta la "Casertana". I nostri calciatori se ne accorsero e in un primo momento si rifiutarono di giocare. A questo punto il terzino, il
compianto dottor Ugo Ievoli convinse i compagni a tentare e, grande
sorpresa, il "S. Agata" vinse per 3-1. Questa formazione ha chiuso gli anni trenta.
C'è' stata, poi, un'interruzione per la II guerra mondiale.
Dopo il periodo bellico la squadra fu ricostituita e fu allestito
un regolare campo di gioco dove attualmente sono ubicati la Scuola Media e le case popolari. Nella nuova squadra giocavano:
Atripaldi Pasquale (portiere),
Crisci Antonio (terzino),
Stanzione Ernesto (terzino),
De Pretis (mediano sinistro),
Busiello (centro mediano),
Iadevaia Giuseppe (centravanti),
Ciscognetti (mediano destro),
Dalia (ala sinistra),
Minazzi (mezzo destro),
Di Costanzo (ala destra),
Venditti (mezzo sinistro).
Questa formazione portò il calcio santagatese a livello internazionale. Si ricorda la partita con la nazionale militare polacca (conclusasi 2-2) e con una rappresentativa inglese, sconfitta per 2-1.
Negli anni 50, poi, c'è stato un periodo di stasi.
Da notizie forniteci dal rag. Pasquale Mascia, figlio di uno dei veterani del calcio di Sant'Agata, abbiamo appreso che negli anni 60 fu costituita una nuova squadra a livello amatoriale, i cui giocatori erano tutti santagatesi come: Razzano Vicenzo (portiere),
Desiderio Fausto (centravanti),
Iannucci Lorenzo (centravanti),
Russo Antonio (mediano),
Ciaramella Alfonso (terzino),
Farina Piero (mediano),
Manera Domenico (stopper),
Mongillo Arturo (mezzala),
Santini (ala destra),
Santini (centrocampista). Tale squadra partecipò al campionato di III categoria, vinse e poi partecipò direttamente al campionato di I categoria. Successivamente la rosa dell'"Alba Santagata" fu rafforzata dai seguenti calciatori:Ribatti (d'origine pugliese, proveniente dal collegio La SaIle d i Benevento ), Avino (d'origine pugliese, proveniente anche lui dal collegio La Salle di Benevento), Fuschetto (Casertana), Renato Broccoli (Casertana), Olindo (Casertana).
Nel 1966 fu poi fondata l'U.S. Sant'Agata dal dott. Ugo Ievoli, dall'Avv. Giovanni D'Onofrio Canelli, dal Sig Maddaloni Antonio, dal Sig. Domenico Vigliotti, dal Sig Giuseppe ladevaia e dal Sig Giuseppe Maddaloni con mansioni di segretario. In questo periodo inizia la scalata del Santagata verso i campionati semiprofessionisti. I calciatori, nella II categoria, erano per la maggior parte santagatesi. A guidare la squadra c'era don Antonio Peluso, uomo del calcio napoletano, che portò al suo seguito altri giocatori provenienti da squadre napoletane. L'U.S. Sant'Agata vinse il suo girone in modo trionfale e si iscrisse al campionato di I categoria. La squadra, poi, fu arricchita d'ulteriori atleti provenienti da Napoli, quali Valentino (d'origine santagatese), i fratelli Vitolo, Ciro Zobel, ed altri. Grazie, poi, all'intervento del sacerdote don Michele Sordillo, presso la Società calcio A.C. Milan, il cui presidente era l'avvocato Sordillo (suo nipote), avemmo buoni atleti quali Scala, Stucchi, Brambilla, Firnasari Margelli (Firenze). La squadra si comportò in modo ammirevole e fu promossa in serie D. C'è da segnalare a questo punto la crescita d'atleti locali quali Prota, Iannucci, Stanzione, che nella loro carriera hanno militato i primi due in squadre di serie C, e Stanzione addirittura nel Napoli (serie A). Con la promozione in serie D, il Sant'Agata oltre a partecipare in modo dignitoso a tale categoria (la squadra rimase in Serie D) riuscì ad arrivare in finalissima di Coppa Italia Dilettanti, ma poi sfortunatamente fu battuto dal Tricase.. Nel 1970 - 71, I'U.S. Sant'Agata si e' sciolta, infatti, dopo un inizio promettente, vi furono problemi economici e problemi tecnici: a proposito si ricorda il maldestro arbitraggio del sig. Massafra di Lecce, che squalificò alcuni calciatori titolari e il campo per sette gare. L'U.S. Sant'Agata, priva di una guida, senza la tifoseria "di casa" subì il tracollo e fu retrocessa in promozione.
Dopo moltissimi anni (01/07/85) un gruppo di sportivi locali ha rifondato l'Alba Sant'Agata che milita nel Campionato dilettanti di promozione, raggiunto dopo un'entusiasmante campionato, conclusosi a pari merito con il Montefalcone e sconfitto nello spareggio di Montesarchio (8 Giugno 1999).
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