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CRONOLOGIA DEL CASO OXY IN TERRITORIO U'WA

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1988: I rappresentanti della Occidental Petroleum incontrano gli U'wa, offrendo di partecipare alle spese della comunità per l'istruzione e la sanità.
1991: Adozione della nuova Costituzione in Colombia, che afferma i diritti degli indigeni.
7 aprile 1992: la Occidental, nell'ambito di un consorzio che include la Royal Dutch/Shell e la Ecopetrol, ottiene i diritti per l'esplorazione nel blocco di Samore.
31 marzo 1993: Il gran Consiglio della Autorità Tradizionale degli U'wa richiede all'agenzia per l'ambiente l'allargamento dei confini della riserva, al fine di unificare in un'unica riserva (El Unico Resguardo) tutto il popolo U'wa.
agosto: La Occidental e alcuni rappresentanti degli U'wa firmano un accordo per lo sviluppo di scuole e ospedali. La Occidental sostiene che questo accordo riguardi anche le conseguenze sociali e ambientali del progetto, ma il Portavoce dell'Autorità tradizionale U'wa, Berito KuwarU'wa, che è analfabeta, sostiene che pensava di firmare un accordo riguardante solo scuole e ospedali.
dicembre: il Congresso colombiano crea il Ministero dell'Ambiente.
1993-1994: La Occidental incontra le comunità indigene prospettando la costruzione di scuole e ospedali. Secondo gli U'wa, durante questi incontri non si è discusso dell'impatto ambientale e sociale dei progetti della Occidental.
28 settembre 1994: Il Ministero ordina "appropriate consultazioni" con gli U'wa.
novembre: La Occidental riferisce al Ministro degli Interni che le consultazioni con gli U'wa vengono ostacolate dall'interferenza della guerriglia.
3 febbraio 1995: Il Ministero dell'Ambiente concede alla Occidental la licenza per le esplorazioni sismiche intorno al territorio U'wa. Gli U'wa ribadiscono la loro opposizione a ogni confronto sui nuovi pozzi finché la loro richiesta di revisione dei confini della riserva non verrà accettata. La Occidental decide di continuare prlievi fuori dalla riserva riconosciuta ma all'interno del territorio tradizionale.
aprile: Gli U'wa minacciano il suicidio di massa se la Occidental inizierà a sfruttare i giacimenti che potrebbero trovarsi nel loro territorio. La guerriglia intensifica le sue attività intorno al territorio U'wa.
agosto: Il Difensore Civico deposita una denuncia contro il Ministero dell'Ambiente presso la Corte Suprema di Bogota, per la violazione dei diritti umani degli U'wa in seguito alla concessione dei permessi di esplorazione alla Occidental senza le consultazioni richieste dalla legge.
14 settembre: La Corte Suprema si esprime a favore degli U'wa. La Occidental presenta ricorso alla stessa Corte.
19 ottobre: La Corte Suprema accoglie il ricorso della Occidental. Della causa viene interessata la Corte Costituzionale, competente per le questioni relative ai diritti umani.
dicembre: Berito Kuwaruwa ribadisce la posizione degli U'wa di fronte alla Occidental e ai Ministri delle Miniere, dell'Ambiente e degli Interni.
gennaio 1996: La Corte Costituzionale accetta di esprimersi sulla decisione della Corte Suprema, affermando la legittimità della licenza ottenuta dalla Occidental.
febbraio: Riprendono i prelievi.
12 gennaio 1997: La causa degli U'wa viene presentata davanti alla Corte Costituzionale colombiana, che il 3 febbraio si esprime a favore degli U'wa, richiedendo opportune consultazioni entro 30 giorni.
4 marzo: Il Consiglio di Stato si pronuncia sulla richiesta del difensore civico, dando torto agli U'wa e in contraddizione con la Corte Suprema. Il Ministro dell'Energia e il presidente della Occidental in Colombia annunciano nuove consultazioni prima dello scavo di nuovi pozzi.
16 aprile: tremila persone manifestano davanti al Ministero dell'Ambiente a Bogota in sostegno degli U'wa.
giugno: Berito KuwarU'wa riceve minacce da uomini armati e mascherati, che gli ordinano di firmare su un foglio stampato. Egli si rifiuta di firmare e viene malmenato.
dicembre : La Commissione inter-americana per i diritti umani (IACHR) visita i territori U'wa per ascoltare i rappresentanti della comunità.
marzo 1998: La IACHR raccomanda al Governo colombiano di ricercare un accordo sulla situazione.
15 aprile: Berito KuwarU'wa riceve il premio spagnolo "Bartolome de las Casas" per il suo impegno in difesa dei diritti degli indigeni in America.
22 aprile: Le organizzazioni Amazon Watch e Action Resource Center manifestano davanti alla sede della Occidental a Los Angeles. Sette persone vengono arrestate.
27 maggio: La Ecopetrol, la compagnia petrolifera di proprietà statale, annuncia in una conferenza stampa che la Occidental ha rinunciato al suo contratto sulla zona di Samore, in cambio dei diritti di esplorazione su una zona più piccola.
marzo 1999: tre ecologisti statunitensi, che si trovavano in Colombia per sostenere la battaglia degli U'wa, vengono uccisi e i loro corpi vengono trovati in corrispondenza del confine con il Venezuela.
24 agosto 1999: Il Governo colombiano e le autorità tradizionali sottoscrivono l'allargamento dei confini ufficiali della riserva U'wa. Gli U'wa ribadiscono la loro opposizione alle esplorazioni e allo sfruttamento petrolifero nel loro territorio tradizionale.
21 settembre: Il Ministro dell'Ambiente concede alla Occidental il permesso di effettuare scavi esplorativi nell'area di Gibraltar. La Occidental propone quindi di scavare il pozzo Gibraltar 1, a 500 metri dal confine della riserva. Gli U'wa non vengono consultati.
16 novembre: Circa 200 U'wa si insediano nel luogo dove si prevede di scavare il pozzo.
11 gennaio 2000: Il Dipartimento di Stato statunitense offre 1,6 milioni di dollari per "sostenere l'addestramento e l'equipaggiamento delle forze dell'ordine colombiane per fare tornare questo Paese sotto il controllo della legge e della democrazia."
19 gennaio: Agenti dell'esercito colombiano irrompono nel territorio U'wa. La Occidental trasporta macchinari sul sito del Gibraltar 1. Il giorno dopo giungono poliziotti anti-sommossa e gli U'wa che abitano vicino al pozzo vengono circondati. Gli agenti impediscono la circolazione di rifornimenti e, secondo alcune testimonianze, minacciano di morte gli U'wa che rifiutano di abbandonare l'area.
25 gennaio: Almeno 25 U'wa vengono espulsi con la forza dall'esercito. Gli U'wa si dissociano dagli attentati dei terroristi contro le attrezzature della Occidental "perché questo tipo di azioni aggrava il conflitto."
1 febbraio: Gli U'wa cominciano uno "sciopero civile" in difesa degli indigeni. Manifestazioni di solidarietà si svolgono in altri 10 Paesi del mondo.
4 febbraio: L'esercito colombiano entra nel territorio U'wa. Secondo le testimonianze degli U'wa, i soldati circondano i villaggi e impediscono gli scambi di cibo e medicinali nel territorio.
11 febbraio: L'esercito impiega gas lacrimogeni per disperdere i circa 450 manifestanti che bloccavano la strada verso il pozzo di Gibraltar. Tre bambini annegano nel fiume accanto alla strada, dove i manifestanti si sono tuffati per sfuggire all'attacco dei soldati.
30 marzo: Su richiesta degli U'wa le autorità ordinano la sospensione dello scavo del pozzo Gibraltar 1.
aprile: la Camera dei Deputati colombiana approva una mozione di censura contro il Ministro dell'Ambiente Maldonado per la mancanza di rispetto nei confronti delle popolazioni indigene U'wa e Embnera-Katio.
15 maggio: la Corte Suprema di Bogota accetta il ricorso della Occidental, che riprende le operazioni al Gibraltar 1.
29 maggio: gli U'wa denunciano in un documento "gli attacchi fisici, morali e psicologici da parte di numerosi individui che sembrano appartenere a gruppi sovversivi che operano nella regione di Sarare."
22 giugno: polizia e militari tentano di costringere gli U'wa ad abbandonare i loro villaggi. I lacrimogeni vengono lanciati nelle case. Gli U'wa resistono passivamente a questa azione.
24 giugno: Centocinquanta poliziotti anti-sommossa attaccano violentemente un sit-in degli U'wa nei pressi di Cubarà. Almeno venti persone vengono ricoverate per i danni dei gas lacrimogeni, un uomo viene colpito da un proiettile, diversi vengono arrestati.
25 giugno: i manifestanti vengono di nuovo aggrediti senza preavviso dalla polizia. 33 persone vengono arrestate senza motivo.
13 - 30 luglio: Margherita Ciervo e Giuseppe de Marzo, in rappresentanza dei Verdi italiani, visitano il territorio U'wa. Il 20 luglio raggiungono il sito del pozzo Gibraltar 1.
agosto: l'esercito colombiano comunica agli U'wa che intorno al sito di Gibraltar 1 sono state distribuite delle mine antiuomo. Lo scavo del pozzo viene annunciato per l'inizio di settembre.
23 agosto: secondo alcune testimonianze i soldati aggrediscono un gruppo di U'wa, sequestrano una donna e minacciano di violentarla.
6 settembre: la Colombia ratifica il trattato internazionale di messa al bando delle mine antiuomo.
9 settembre: gli U'wa denunciano che due donne sono state sequestrate e violentate dai militari.
11 settembre: la polizia annuncia l'espulsione degli U'wa dalle zone di Santa Rita e Bellavista entro otto giorni.
14 settembre: Gli U'wa presentano documenti risalenti al 1661, che attribuiscono agli indigeni la proprietà della terra e del sottosuolo (queste carte, risalenti al periodo coloniale, possono contribuire a una decisione favorevole agli U'wa da parte delle autorità.)
30 settembre: Il Senatore italiano Stefano Boco (che ha fatto parte della seconda commissione di osservatori internazionali organizzata dai Verdi italiani) annuncia che i Verdi europei sono pronti a portare il caso degli U'wa davanti alla Corte Internazionale di Giustizia dell'Aja per i diritti umani. Stefano Boco annuncia anche iniziative di monitoraggio permanente sul territorio U'wa.
1 ottobre: più di 80 camion trasportano attrezzature per lo scavo nel territorio U'wa. Migliaia di soldati colombiani assistono all'operazione.
20 novembre: i rappresentanti del popolo U'wa incontrano all'Aja un avvocato messo a disposizione dai Verdi italiani per elaborare la presentazione del loro caso davanti alla Corte. In questa occasione, gli indigeni partecipano alle manifestazioni degli ambientalisti davanti al palazzo dove si tiene la conferenza mondiale sui cambiamenti climatici.
22 novembre: giunge in Colombia la terza commissione di osservatori organizzata dai Verdi italiani. Si fermerà in Colombia fino al 13 dicembre per raccogliere testimonianze degli indigeni, campesinos e popolazione locale ed acquisire ulteriori informazioni e dati al fine di monitorare la situazione. Fra gli altri obiettivi della commissione: esercitare, attraverso la presenza fisica dei suoi membri, pressione politica nei confronti della multinazionale di Los Angeles e del Governo di Bogotà; effettuare un'indagine sui danni ambientali, sanitari, culturali, economici e sociali causati dall'attività della multinazionale nella fase di esplorazione. Partecipanti: Paola Colleoni Ass.Ya Basta, Maurizio Pagliassotti, responsabile per i popoli
Indigeni per il gruppo torinese dei missionari della consolata e della Federazione Pro natura, Gianluca Frinchillucci, Direttore dell'ecomuseo di Fermo nelle Marche, Antonio Mazzeo e Ada Trifirò, Cooperanti Italiani in Colombia.
10 gennaio 2001:parte per la Colombia Grazia Francescato, presidente dei Verdi italiani, insieme alla quarta commissione di osservatori internazionali formata anche da membri di movimenti ed associazioni ecologiste italiane e colombiane, giornalisti italiani e coreani ed una regista francese con la sua équipe. Prima di raggiungere il territorio U'wa fa tappa a Los Angeles, dove incontra il leader verde Ralph Nader e i gruppi statunitensi che sostengono la causa degli U'wa.
22 marzo-8 aprile: arrivano in Italia due rappresentanti del popolo indigeno U'WA, Roberto Berito Cobaria e Daris Cristancho, ospiti di numerosi incontri ed eventi nelle maggiori città Italiane, per testimoniare la loro lotta. Sono organizzati numerosi eventi (concerti, cene di finanziamento,...) per raccogliere i soldi per il riacquisto delle loro terre ancestrali.
6 aprile: parte la quinta commissione di Osservatori Internazionali per i Diritti Umani formata da Gianluca Frinchillucci, Giovanni Gorgone, Paola Colleoni e Maurizio Pagliassotti. La situazione è molto critica. La multinazionale ha esteso il sito di esplorazione aumentando l'inquinamento dei fiumi e causando così una grande moria di pesci.
23 maggio: inviati 70 milioni di lire italiane raccolti durante gli incontri, le cene, i concerti e grazie alle donazioni fatte da singoli. Settanta milioni di lire sono l'equivalente per ricomprare una "Finca" (un appezzamento di terreno).
21 luglio: si manifesta a Genova, durante il G8, portando la voce degli U'WA e dei popoli indigeni
31 luglio: il popolo indigeno U'WA comunica al mondo che la multinazionale petrolifera Oxy sta finalmente lasciando il loro territorio sacro. Dopo più di cinque anni di lotta pacifica ma determinata gli U'WA riescono a raggiungere il loro obiettivo: difendere il loro territorio e la loro cultura dagli interessi economici della multinazionale petrolifera e dall'oppressione del Governo colombiano. La loro lotta spirituale e l'appoggio internazionale hanno vinto sulle armi, ma la battaglia continua per difendere la vita della Madre Terra e di tutte le sue creature.

Dal sito della Federazione dei Verdi: www.verdi.it/document/uwa/uwa2.htm, attualizzato da Margherita Ciervo

'tutti siamo figli della terra'

Ultimo agg.: 1.8.2003. XHTML 1.0 / CSS. URL: www.uwa.it/dossier/uwa/crono.htm
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