G. CECONI IN VAL D'ARZINO

Sottopose l'intera vallata ad un organico progetto di modernizzazione, ponendo anzitutto i cardini per uno sviluppo armonico e strutturato.

 

 Indice Conte Ceconi

 Il castello 

 Strada Reg. Margherita

 La chiesa di S. Antonio

I rimboschimenti 

Mario Ceconi 

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Nel mese di luglio del 1922, tutti i giornali friulani dell'epoca riportarono un'ampia cronaca della cerimonia di scoprimento di una lapide sul sagrato della chiesa di Pielungo, in memoria dell'illustre benefattore, da parte di tutti gli abitanti della Val d'Arzino, alla presenza del sindaco di Vito d'Asio, Gerometta e di quello di Clauzetto, Fabricio. Va ricordato che è stata sempre consuetudine dei paesi Asìni, l'associare la ricorrenza di S. Giacomo, il 25 luglio, con iniziative a ricordo del Conte Ceconi.

 

 

 

 

 

Alla magnanimità di Giacomo Ceconi sono dovuti gli edifici scolastici e le annesse abitazioni per i maestri, la scuola di disegno, gli acquedotti di Anduins, Celante e Pielungo, il Municipio, la Società Operaia di Mutuo Soccorso, la chiesa parrocchiale di Pielungo, con gli annessi campanile e canonica, la Cooperativa di consumo ed infine il poligono di tiro. Di notevole importanza fu pure l'opera di rimboschimento della valle. Cercò di risolvere anche altri problemi dell'economia montana: specialmente quelli riguardanti la sistemazione delle malghe per alpeggio. In qualità di pubblico amministratore, nella fattispecie come sindaco, illustrava i progetti che intendeva attuare in sede di consiglio comunale. L'intera comunità poté beneficiare delle realizzazioni che il conte aveva promosso, tanto da divenire consuetudine l'indire pubblici festeggiamenti in concomitanza con l'onomastico dell'illustre compaesano.

La malga di Pala

La malga di Pala o malga Ceconi si trovava sul versante Sud-Est del monte Pala e si collocava in una zona favorevole in cui non esisteva alcun pericolo di frane o scoscendimenti. Da dati del 1903 risulta che vi alloggiassero, dal 10 giugno al 7 settembre, 119 vacche da latte, 60 vitelli e 4 maiali. Il bestiame proveniva in parte da Vito d'Asio e in parte da Pielungo. In prossimità della malga non esisteva alcuna sorgente e l'approvvigionamento avveniva per mezzo di due grandi cisterne chiuse e cementate. La casera era di due piani e presentava un aspetto "comodo e pulito". E' stata purtroppo seriamente danneggiata durante la seconda guerra mondiale; oggi non ne rimangono che i ruderi.

Il Municipio di Anduins

Dal verbale del consiglio comunale del 16 dicembre 1894: il consigliere Ceconi propone d'incaricare la giunta di far compilare un progetto per la costruzione di un locale ad Anduins che si presti per uso in municipio e scuole. Si fece così promotore dello spostamento della sede municipale da Vito d'Asio ad Anduins. Questa fu una delle proposte più osteggiate da chi ravvisava in essa e nella strada Regina Margherita, due attacchi al ruolo primario dell'abitato di Vito d'Asio. Comunque si procedette e, benché oggi l'edificio non esista più, perché distrutto nel sisma del ‘76, è possibile ricorrere alla descrizione contenuta nella polizza, stipulata dal Conte in qualità di sindaco: "Fabbricato costruito a muro di sassi e cotto con calce e sabbia, coperto a coppi, elevato a tre piani, nel quale havvi al primo piano una stanza per archivio, a una pel segretario dell'ufficio municipale, nonché un piccolo stanzino ad uso legnaia. Al secondo piano 4 stanze: cucina, tinello e due camere da letto, con andito, ad uso abitativo del segretario.

Le altre opere

Il Ceconi si rese promotore e fu progettista di altri numerosi interventi; ne ricorderemo solo alcuni altri che danno, ancora una volta, testimonianza della poliedricità del personaggio. Nel 1890, a seguito dello smembramento della Pieve di San Martino d’Asio, il Conte donò una somma di denaro per la costituzione della parrocchia di Pielungo, che verrà decretata il 4 aprile 1891. Nel 1899 costruisce il ponte della Foce, un poderoso manufatto con un grande arco di 74 m. di altezza; solo nel 1915, dopo la sua morte fu costruita la strada che porta nei Cedolins fino al ponte stesso. Dal 1901 al 1904 ottiene un regolare servizio postale per tutte le frazioni, istituendo uffici postali a Pielungo, Anduins e Casiacco e aprendo un servizio telegrafico ad Anduins. A tale proposito va ricordato un particolare curioso e cioè che a Pielungo il servizio postale, attivato nel 1902, ebbe come prima sede, la casa del sagrestano Domenico Marcuzzi. Nel 1910 nasce a Pielungo la Società del Tiro a Segno Nazionale per iniziativa del Conte, che donò e costruì il campo da tiro in località denominata "Plan del Lat" e coprì tutte le spese dell'impianto. E' necessario annoverare a questo punto anche l'ultimo progetto, non realizzato per il sopraggiungere della sua morte: l'industria di cementi tra Anduins e Casiacco, allo sbocco della VaI d'Arzino, che avrebbe dovuto avere, negli intendimenti del Conte, un ruolo preponderante nel campo dell'occupazione per gli abitanti.