L'AFFRANCAZIONE DEL 1731

 

 

 

Per secoli il Canale d'Arzino fu conteso tra i comuni d'Asio e quello di Mediis-Priuso.

Numerosi furono gli atti notarili che ne sancirono gli accordi di spartizione: dopo il Laudo del 1298, emesso presso il Rio Sclusons, si ha documentazione di quello del 1523 redatto a Osoppo e di quello di Clauzetto del 1555; con l'atto del 1731, invece, si decreta la definitiva affrancazione di queste terre.

Ne riportiamo, di seguito, il testo originale.

 

 

1833 - Carta topografica del Regno Lombardo-Veneto incisa a Milano dall'Istituto Geografico Militare dell' I.R. Stato Maggiore Generale Austriaco (particolare ripreso dalla ristampa dell'Istituto Editoriale Cisalpino, La Goliardica-Milano).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1731. Indizione Nona. Giorno di Domenica 23 settembre fatto in Midiis sulla pubblica Piazza solita di Vicinia presenti Domino Zuanne Danelon quondam Leonardo di Feltron, et Misser Giacomo Pauli di Colza abitanti Testimoni. Era il sito sive Canal d'Arzino, dentro dei Confini descritti negli Instrumenti di promiscuità, esistente nel Territorio di Clauzeto e Vito Canal d'Asio, promiscuo tra detti due Onorandi Comuni di Clauzeto e Vito da una e l'Onorando Comune di Midiis e Priuso dall'altra; ma perché riusciva ed era difficile e d' incommodi grandi e gravosi a detti Comuni di Midiis e Priuso della Carnia il poter e voler godere ed usufruttare detta promiscuità per la lontananza di Miglia 16 circa, come pure anco per li Controversi, che di quando in quando vertivano tra detti Comuni, dovettero convenire ed accordare per maggior soddisfazione, utile e vantaggio d'ambo le parti, l'anno I525, Luglio, con Instrumento pubblico e correlativo ad altri accordi antecedenti, che detti Comuni di Clauzeto e Vito fossero tenuti perpetuamente corrispondere ogni anno Duc. 10 da L. 6:4 a detti Comuni di Midiis e Priuso per detto promiscuo, e con ciò siano esclusi d'ogni ragione ed azione in detto promiscuo, come veramente sinora hanno effettuato e corrisposto detta pensione di Duc. 10 appar detto Instrumento 1525, 5 Luglio di mano del Signor Giuseppe Galateo olim Gio:Leonardo Decimatori di Spilimbergo Nod. CoIlegiato di Udine da me visto e letto, al quale ecc., ed in calce a quello appar Decreto dell'Ill.mo ed Ecc.mo Sig.r Luogotenente di Udine sotto li 8 Gennaro 1526. E perché anco la pensione suddetta è d'incomodo e di dispendio a detti Comuni di Midiis e di Priuso per la lontananza delli Corrispondenti, ove devono portarsi ad esigere detta pensione, hanno stabilito e decretato detti Comuni di Midiis e Priuso, con parti prese sino il primo Luglio p. p. quali appaiono per mani di me sottoscritto Notaio, chepresentemente ratificano, dì poter avere ed accettare l'affrancazione, da farsi da detti Comuni di Clauzeto e Vito, di Duc. 300 da L. 6:4 I'uno di capitale, per estinzione di detta pensione di Duc. 10 annui e perpetui; e ciò a riflesso delli dispendi che sentono nella esazione di detta pensione, e col riguardo o intenzione che hanno detti Comuni di Midiis e Priuso di voler impiegare detti Duc. 300 in recuperare altri Comunali e Montagne di loro ragione più vicini, anzi sotto le loro pertinenze, quali li renderanno maggior pensione della precitata e con maggior commodo e facilità dell'esazione e senza verun dispendio, onde esecutivamente a tal stabilito e concertato, qui constituiti personalmente avanti di me Nodaro e dei Testimoni suddetti il spettabile Sig.r Alessandro Mazzaroli ed il Sig.r Baldassare Fabbrici Procuratori dell'Onoranda Comune di Clauzeto, appar Procura di mano del Signor Antonio Leon Nodaro di Clauzeto sotto li 24 Giugno p. p., ed il Sig.r Candido Ciconi Procuratore dell'Onoranda Comune di Vito, appar Procura di mano del Sig.r Daniele Marini Nodaro di Vito sotto li 30 Giugno p. p. alle quali etc.; li quali facendo per nome di essi Comuni hanno effettivamente esborsato, alla presenza di me Nodaro e dei Testimoni suddetti, Ducati 300 trecento, per francazione accordata in ragione di L. 6:4 I' uno agli l'ifrascritti Onorandi Podestadi, Giurati e Vicini qui sottoscritti, radunati more solito, qui presenti ed a loro traenti detti Duc. 300 in buona e corrente moneta remossa ogni eccezione e fraude etc. E perciò detti Podestadi, Giurati e Vicini, facendo per loro stessi e per tutta la Vicinità di essi due Comuni, stante l'imborso ut infra fatto di detti Duc. 300, francano e liberano essi Comuni di Clauzeto e Vito di detta pensione di Duc. 10, qui presenti detti Procuratori, che si francano e liberano per nome di detti loro Comuni della pensione medesima, cosicché mai più siano tenuti corrispondere detta pensione nè cosa alcun'altra, in vigore del precitato Instrumento 1525, 5 Luglio concernente tal pensione, quale sia e s'intenda, stante la presente francazione, nullo, casso e di nessun valore, come se fatto non fosse per quanto rimira tal pensione, assieme con ogni altro accordato antecedente ed aspettante detto sito d'Arzino promiscuo; ed in consonanza e coscienza di questa francazione, detto sito d'Arzino promiscuo, s'intende doverà ed esser debba proprio, autorevole di essi Comuni di CIauzeto e Vito, li quali restino assoluti Padroni, dominatori e possessori di essi siti e mai più si abbia per promiscuo; restando colla presente, essi Comuni di Midiis e Priuso affatto ed in tutto e per tutto esclusi di ogni ragione ed azione di promiscuità sopra detto sito e della pensione medesima suddetta, cosicché detti Comuni di Clauzeto e Vito sieno Padroni assoluti di esso sito, di goderlo, di usufruttuarlo, e di fare quidquid etc. -Promettendo li sottoscritti Podestadi, Giuradi e Vicini per nome loro e per l'Universalità di essi due Comuni di star sempre a mantenere la presente affrancazione libera, sicura e valida contro cadauna persona si in giudizio che fuori, in tutto ed in parte, in ogni caso e causa; e di aver, sempre la presente francazione, in quanto in quella si contiene, per ferma, rata e mai a quella contravenire sotto obbligazione dei loro beni presenti e futuri, ed in proprio obbligano i beni medesimi che col suddetto denaro hanno da ricuperare, cioè un Stalliere con suoi beni detti in Cories, tenuto ad affitto da Domino Gio:Batta e fratelli Perussati, obbligandosi, subito ricupperati, portarsi appresso di me Nodaro e dar nota delli medesimi a fine sieno registrati in calce di questo, tanto per cauzione di una parte che dell'altra.

 

 

 

 

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