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 Il traforo dell'Arlberg
Aspetti geologici
Appalto lavori
Lo scavo della galleria
La ventilazione
L'inaugurazione
Indice Conte Ceconi
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L'organizzazione del cantiere faceva capo a quattro sezioni: servizi tecnici, servizi amministrativi, servizi logistici e sanitario, provvisione e trasporto dei materiali da costruzione. Per gli impianti meccanici di cantiere furono adottate diverse disposizioni a ciascun imbocco, in relazione alle diverse metodologie di avanzamento dei lavori. All'imbocco est l'acqua per la forza motrice venne derivata dal torrente Rosanna, con due impianti idraulici con opere di presa dal torrente per un salto utile massimo di 130 metri. Nella galleria vennero installate due condotte: una in ghisa del diametro interno di 22 cm per l'aria compressa ed una in acciaio da 40 cm per la ventilazione. Una terza condotta del diametro di 40 mm convogliava acqua in pressione a 13 atmosfere per il raffreddamento dei fioretti e per uso potabile. All'imbocco ovest l'acqua per le attrezzature venne derivata dal torrente Alfenz e da alcuni suoi tributari, ad una quota di circa 180 m sopra il cantiere. In questo caso le acque venivano dapprima convogliate in un bacino di carico della capacità di circa 1200 mc e da qui un condotta forzata, realizzata con tubazioni d'acciaio del diametro di 45 cm, a elementi flangiati lunghi 6 metri, adduceva l'acqua alle apparecchiature di cantiere (turbine e pompe) allo scopo di ottenere l'acqua compressa utile alle perforatrici. Il convogliamento dell'acqua nella galleria avveniva con tubi di acciaio trafilati del diametro di 70 ed 80 mm; una condotta di 50 cm di diametro serviva per la ventilazione. Altre apparecchiature erano installate ai due imbocchi per la produzione di forza motrice per le necessità sussidiarie (officine, fabbricati per gli operai, illuminazione, ecc.); all'imbocco ovest venne pure installata una motrice a vapore di circa 100 HP di riserva e per la produzione di acqua calda per usi vari (cucine, servizi igienici, ecc.). |