CERDEVOL

Le case di Cerdevol sono state ristrutturate rispettando le preesistenti caratteristiche. Nel 1998 è stata inaugurata una Madonna lignea, opera dello scultore Adriano Bianco, in segno di devozione dei suoi abitanti.

 

 

Agâr, Cabarlòns, Clapàt, Cuél dal Puìnt, Gnésas, La Palombària, Lìssa, Môrius, Nànoi, Prabaràč, Prabatàia, Pradeàn, Roncjadìča, Sòra Frinz, Tàcjas, Vallòn. Sono questi i nomi delle località che fanno capo all'abitato di Cerdevol e che hanno visto, fino ai primi anni '70, la presenza di abitazioni, stalle, campi, appezzamenti. Anche questa borgata è stata duramente colpita dal sisma del '76, ma è risorta conservando integri gli equilibri preesistenti, sia architettonici che di relazione fra le singole costruzioni. Percorrendo le stradine che le raccordano, si provano le stesse sensazioni di un tempo, rese più apprezzabili dall'aria di ordine e freschezza che le ristrutturazioni hanno portato. E' stata inoltre ampliata e dotata di spazi per il parcheggio, la strada cieca che si incunea tra le case, come la lama di un "falcét". I suoi abitanti di cognome fanno "Guerra" e "Dean".

 

 

Frico per tutti alla festa d'inaugurazione della Madonnina nell'agosto 1998 e una veduta panoramica di Cerdevol, realizzata nel 1969.

 

 

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