ITINERARI ESCURSIONISTICI

Proponiamo 11 facili itinerari escursionistici sui monti della VaI d'Arzino, tratti dalla guida "Alla scoperta della natura di casa nostra", edita dal Comune di Vito d'Asio. I tempi di percorrenza sono indicati in linea di massima, tenendo conto delle possibilità dell'escursionista medio, in condizioni normali della montagna e senza innevamento. I sentieri non sono soggetti a manutenzione, per cui in certi tratti essi possono essere parzialmente coperti da vegetazione. L'equipaggiamento deve essere adatto alla stagione. Inoltre si tenga conto che in tutta l'area è presente la vipera, per cui si consiglia una certa cautela.

 

 

 

 

Comune di Vito d'Asio
Anduins - Tel. 0427/80666

Pro Loco Vito d'Asio
Tel. 0427/80666 c/o Municipio

Ufficio Ittico Venatorio
Prov.Pordenone-Tel.0434/26238

Colibrì Mountain-bike Club
Via Umberto I - Spilimbergo
TeI. 0427/2044 0330/563053

C.A.I. Sezione di Spilimbergo
Via Ciriani - Cas. Post. 83

Chiamata Soccorso Alpino
Osteria alimentari "Da Renzo"
S. Francesco - Tel. 0427/80123
Osteria "Lorenzini"
Chiamp/Stallon-Tel.0427/80112

Guardia Medica
Anduìns - Tel 0427/807784

Ragni del Masarach
Via R. Margherita 30A
Anduins - Tel. 0427/807768

 Ristoranti e osterie

 Associazioni

 Palestre di roccia

 Regolamenti

Indice turismo

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1) Giro del Monte Pala
Da Vito d'Asio (537 m.), per la strada del monumento agli Alpini (panorama) si va fino alla località Chiampeis (650 m. circa). Si sale per carrareccia (o per scorciatoia nel bosco) fino al pianoro di Fagèl (800 m. circa) e alla vicina chiesetta della Madonna della Neve (765 m., panorama - ore 1,30). Da Fagèl per pista forestale, in circa 20 minuti, si raggiunge La Forchia (900 m. circa) tra il colle S. Martino e il M. Pala. Si scende nel bosco per ripido sentiero (segnalato) fino alla borgata di Fruinz (564 m. - ore 0,30). Da Fruinz si va verso Nord per un breve tratto e poi verso Ovest per sentiero limitato da muri a secco; proseguendo in leggera salita si giunge ai prati delle Case Tramontin (800 m. circa - 1 ora da Fruinz). Da qui per una stradina panoramica si va a Ropa e a Zuanièrs (725 m.); poco oltre si prende a sinistra la carrareccia che attraversa il versante Sud del M. Pala (panorama). Giunti nella vallata di Asìn ed al bivio con la strada per Fagèl, si prosegue a destra per scendere a Vito d'Asio (ore 5,00 in totale).

2) Da Anduins (381 m.) a La Forchia (900 m. circa)
Dietro la chiesa di Anduins ha inizio la mulattiera acciottolata che si percorre seguendo i suoi numerosi tornanti fino a raggiungere il pianoro di Fagèl (800 m. circa - ore 1,30) e la vicina chiesetta votiva della Madonna della Neve (765 m., panorama). Da Lagèl, per la pista forestale, si arriva a La Forchia (ore 2 circa in totale).

3) Da Stallon (313 m.) a La Forchia (900 m. circa)
Da Stallon, sulla provinciale della Val d'Arzino, per un buon sentiero, in circa 40 minuti si giunge alla pittoresca borgata di Fruinz (564 m.). Si prosegue per sentiero verso Sud-Est e poi per un ripido bosco, fino a raggiungere La Forchia (ore 2,30 in totale).

4) Da M. Pala (1231 m.) a La Forchia (900 m. circa)
Il sentiero che da La Forchia va alla Casera Ceconi (1054 m.) è interrotto. Per salire sul Monte Pala si deve costeggiare la recinzione che segue la cresta e, con un percorso facile e panoramico, si perviene al punto culminante (ore 1,30). Per raggiungere la casera Ceconi si segue ancora la recinzione, anche dove essa si abbassa, e si esce sul prato sottostante. Proseguendo invece sul crinale boscoso si arriva ad un ripetitore TV ed alla casera Polpazza (1180 m.), da dove per una strada forestale si può scendere a Ropa, frazione di Clauzetto. Per scendere a Vito d'Asio si va per un tratto di pista forestale fino ad un caratteristico punto panoramico (1109 m.), con capitello a croce. Volgendo a sinistra si prosegue per tracce di sentiero fino al Planc del Lat (890 m.) ed ai resti di una stalla. Si scende lungo la boscosa dorsale del Monte Torchia pervenendo ad un tipico tratturo per animali (vovida) e per questo alla strada forestale del Monte Pala (ore 1,00 - itinerario n. 1).

5) Da Vito d'Asio a Clauzetto e a Zuanièrs per la Pieve di S. Martino
Poco prima di giungere sulla piazzetta della chiesa parrocchiale di Vito d'Asio (537 m.) si prende a sinistra (tabella con indicazione) la vecchia strada pedonale che in circa 20 minuti porta alla chiesa di S. Martino (XV secolo). Si prosegue per una strada asfaltata, passando vicino alla cappelletta della Madonna del Ciuc; superata la zona franosa del M. Corona, si arriva a Clauzetto (561 m. - ore 0,30). Da qui si può proseguire per la frazione di Zuanièrs (725 m. - ore 1,30). Il ritorno può avvenire seguendo l'itinerario n. 1 (tratto Zuanièrs-Vito). Il giro completo richiede circa 3 ore e mezza.

6) Giro della valle di Pradis
Si tratta di un itinerario di 4,8 chilometri, individuato appositamente per i praticanti della MTB, che si sviluppa nei dintorni delle Grotte di Pradis, quasi esclusivamente attraverso strade a fondo naturale, boschi e antiche mulattiere. Dal piazzale ci dirigiamo ad imboccare la strada per Campone e appena superato il ponte sul Cosa (il puint di piére), prendiamo a sinistra la strada bianca che ci porta, attraverso il bosco, sopra la vecchia cava di marmo di Pic (km 1,5). Da qui risaliamo verso destra il prato e quindi nel bosco di faggi, per poi attraversare una radura con cespugli di nocciolo. Ritroviamo quindi la traccia della strada forestale (km 2,0) che risale il ciglio di Rio Secco e ci porta a ritrovare la strada per Campone (km 2,7). Da questo punto per i non esperti è consigliabile il rientro a Pradis lungo la provinciale, in quanto il resto del percorso presenta, da qui in avanti, alcuni tratti in forte discesa piuttosto pericolosi. superata la provinciale proseguiamo prima su strada bianca e quindi su mulattiera attraverso il bosco, giungendo al crocefisso dei Battei (km 3,7). Con prudenza scendiamo lungo i tratti di "clapadòrie" che, lasciata alla nostra sinistra la borgata dei Planelles ci conducono al ponticello sul Cosa (km 4,2). Superatolo, risaliamo sulla strada asfaltata e prendiamo a destra raggiungendo la chiesa di Pradis e tornando così al punto di partenza.

7) Giro del Monte Asio (Mont di Asìn)
Da Vito d'Asio (537 m.) si va per la vecchia strada pedonale che porta alla chiesa di S. Martino. Lasciato sulla destra un primo sentiero, si prende il successivo (10 minuti circa), anche questo con gradini in pietra all'inizio. Con panoramico percorso a tornanti, si giunge in cresta (700 m. circa - ore 0,45).
Si scende per sentieri nell'ampia vallata di Asìn, dove si incontra la strada forestale che proviene da Zuanièrs, frazione di Clauzetto. Si va per questa fino al bivio con la carrareccia che porta a Fagèl; volgendo poi a destra si scende a Vito d'Asio (in totale ore 1,45).

8) Da Pielungo (466 m) alla malga Jovèt (1275 m) per il Castello Ceconi (470 m)
Da Pielungo si raggiunge il Castello Ceconi per una stradina asfaltata; qui inizia la strada forestale che si snoda nel selvaggio ambiente del monte Taiet. Si percorre la strada fino a quota 1000 m. circa e quindi si sale per un sentiero segnato raggiungendo la malga Jovèt (ore 3). Poco oltre si ritrova la strada forestale che si può percorrere nel ritorno passando presso i ruderi della malga di Rossa (1268 m). In totale 5,30 ore.

9) Giro del Monte Venchiâr
È un itinerario per escursionisti esperti poiché presenta qualche tratto esposto. Il percorso si svolge su un sentiero segnalato che ha origine nella località Ros (380 m.) raggiungibile da S. Francesco per la borgata Valentins o dalla strada provinciale su carrareccia (segnalazione). Da Ros il sentiero risale il torrente Comugna (sulla sinistra orografica), in un ambiente suggestivo e selvaggio; dopo la confluenza del torrente Rossa, si supera un breve canalino (pioli) e quindi si scende fino al greto e ai ruderi delle Case Piedigiâf (487 m. - ore 4.00 circa). Qui si prende la comoda mulattiera che conduce all'ampia sella delle Case Giâf (960 m. - ore 1.30 circa), per poi chiudere il giro scendendo a S. Francesco in circa 1 ora (in totale 6 ore e mezza).

10) Da S. Francesco a Tramonti di Mezzo, per S. Vincenzo
Da S. Francesco (380 m.), attraversato su un ponte il torrente Arzino, si prende la mulattiera che sale ripida nel bosco, fino all'ampia sella delle Case Giâf (960 m. - ore 2.30). Da qui, sempre lungo una comoda mulattiera, si scende ai ruderi delle Case Piedigiâf (487 m. - ore 3.30 in totale). Si supera su un ponticello il rio del Rep e si prosegue nel selvaggio canale di Cuna fino a raggiungere la solitaria borgata di S. Vincenzo (580 m. - ore 6). La multattiera ora sale ripidamente e per essa si va fino alla Forchia Zuvièl (89O m. - ore 6). Da qui si scende fino a Tramonti di Mezzo su carrareccia di circa 6 chilometri.

11) Da S. Francesco alla Forchia Armentaria (m. 793).
Nella località Selètz di S. Francesco (395 m.) si prende una comoda mulattiera e si risale nel bosco il rio Armentario fino alla Forchia omonima (793 m. - ore 1.30). Oltre la sella, una strada forestale prosegue per Alesso (9 Km. circa).