IL TORRENTE ARZINO

 

 

L'Arzino è l'ambiente ideale per un bagno rigenerante in acque color smeraldo intensissimo (foto M. Peresson) ed è teatro dell'intensa attività sportiva di numerosi gruppi canoistici e di rafting: friulani, veneti e austriaci (foto D. Peresson da Âs Int e Cjere). I testi sono tratti dal volume " Âs Int e Cjere", edito dalla Societât Filologjche Furlane.

 

 

 

Rilassati con la dolce voce dell'Arzino

 

 

Da queste cascate, poste in valle di Preone, nasce l'Arzino (foto C. Blarasin).

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Nell’attuale sistema idrografico del Tagliamento il torrente Arzino, che ne è l’ultimo importante affluente di destra, si segnala per la vastità del suo bacino di alimentazione che si estende su 123 kmq. Rispetto al solco vallivo principale il bacino si presenta di forma alquanto asimmetrica, sviluppandosi estesamente sulla destra idrografica mentre si riduce ad una fascia ristretta, che in certi tratti precipita al fondovalle con ripido pendio, sulla sinistra; ciò influisce ovviamente sullo sviluppo in lunghezza e sulla portata dei corsi d’acqua tributari, l’apporto idrico principale provenendo all’Arzino dal versante destro. La portata del torrente, calcolata in media trentennale, è di 6.8 mc/s, per un afflusso meteorico medio sul bacino di 2139 mm d’acqua all’anno, con un massimo autunnale e un minimo estivo accentuati (Pulselli, 1975). Il corso del fiume si sviluppa, pur con qualche sinuosità, quasi esattamente lungo un asse nord-sud che attraversa fasce di diversa struttura e composizione geolitologica. L’alto bacino fino alla conca di Pielungo è compreso nelle formazioni triassiche di Dolomia Principale, di notevole potenza, che costituiscono l’ossatura delle intere Prealpi Carniche. Dalle selle Chiampon e Chianzutan, che con i monti Valcalda e Verzegnis segnano la linea di spartiacque con l’alto corso del Tagliamento, provengono i due rami che confluendo a Pozzis formano l’alto corso del fiume, pittoresco e suggestivo per le forme erosive e i salti d’acqua che lo caratterizzano. Lungo lo stretto Canale di S. Francesco l’Arzino riceve quindi i suoi principali tributari: il torrente Sclusons in sinistra (la cui testata è formata dal rio Armentaria, che ricorda nel nome un passato uso pascolivo della zona) e il torrente Comugna in destra. A quest’ultimo, il cui bacino si estende su una trentina di kmq, si deve il più consistente apporto idrico (valutato mediamente fra 1.2-1.4 mc/s) fra gli affluenti dell’Arzino, mentre di interesse storico è la sua denominazione che attesta la presenza di antichi comunali, terreni rimasti per secoli in possesso comune e utilizzati in forma collettiva a bosco e a pascolo. Oltre alla conca di Pielungo, dopo aver ricevuto in destra il torrente Foce, noto localmente come Fùas del Paveon e la cui profonda forra è un probabile percorso residuale dello stesso Arzino, il fiume incide con grande capacità erosiva l’anticlinale calcarea del Monte Pala - Monte Prât, tagliandolo e mettendone a giorno la peculiare stratigrafla sovrascorsa. Oltre il Ponte dell’Armistizio il fondo vallivo si distende e si allarga, appena pochi chilometri prima della confluenza nel Tagliamento che avviene poco a monte della stretta di Pinzano.