IL FORMADI SALÂT

 

 

Dalle tradizionali "salmueries" della Pieve d'Asio, l'antica delicatezza del salato friulano.

Testo e immagini sono tratti da supporti informativi realizzati dalla TOSONI RENATO SPA di Spilimbergo.

 

 

Le secolari salmueries Tosoni

 

 

 

 

 

Estrazione dell'Asìno dalla salmuerie

 

 

 

 

 

 

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"Un formadi che in Friûl prodûs la Mont d'Âs". Nato anticamente sulla Mont d’Âs, nella splendida cornice della Val d’Arzino da secoli territorio della Pieve d’Asio, il formaggio Asìno, grazie al suo gusto sapido, ha da secoli conquistato i palati più esigenti: morbido, delicato, candido e quasi spugnoso riesce graditissimo al palato e va ad adornare le prime mense di Venezia, Trieste e delle finitime città" dove ancor oggi, persa nel tempo la sua denominazione originale ma non la fama, viene chiamato "formaio furlan". La prima fonte certa in cui troviamo notizia di questo prodotto è dello storico Enrico Palladio scritta in latino sul Rerum Foroiuliensium nel 1659: "qui Asìnum vocant ab Aso pago..." (che chiamano Asìno dal paese d'Asio). A conferma del successo che da sempre accompagna l’Asìno vi è una lettera del 1749 che il Vescovo di Concordia, Giacomo Maria Erizzo, inviò ai Pievano d’Asio per assicurarsene un’adeguata scorta: siamo ora al tempo delli formaggi asìni, non vorrei mi succedesse qualche disguido per tali frutti... Altri documenti, quali un bando del 1775 che riporta i prezzi del formaggio Asìno e i Calmieri su carni e formaggi del 1812, attestano la diffusione e l’importanza di tale prodotto sul mercato locale.

Asìno: un gustosissimo equivoco. ..................... Come avrete ben capito, gli asini non centrano nulla con questo formaggio. Ma se vi fosse sfuggito l'accento consolatevi con l'esilarante etimologia proposta dal Contarini nel suo Dizionario Veneziano: "asìn: formaggio asìno, che è composto in parte di latte d‘asina". Da sempre le famiglie della Pieve d’Asio facevano in modo di poter destinare per I’Asìno il latte migliore, ma ovviamente di vacca! Nel 1800 il Pognici scriveva in merito a tale produzione: "...la manifattura è così difficile ed esige tali squisite avvertenze che pochi possiedono l’arte sicura...". Infatti il segreto dell’Asìno consiste nel lasciare in immersione formaggelle fresche in una salamoia di latte e sale detta salmuerie i cui dosaggi misteriosi, tramandati di generazione in generazione, assieme alla sensibilità ed all’esperienza del produttore, garantiscono un risultato dal buon sapore di ricetta antica con tutta la sua carica di gusti sapidi conservati nel tempo.

 

 

 

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