L'ex Regina dei Nebrodi

 

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La città    CAP  98073        Prefisso 0921        Quota slm. 931 ml        Distanza Capoluogo 125 Km        Abitanti 5939

Sul versante Nord - Orientale della catena dei Nebrodi, lungo la rotabile per  Nicosia, sorge Mistretta, un centro di antichissima fondazione, situato a 931 metri sul livello del mare.

Posta in ridente posizione, tra Reitano e Castel di Lucio; riposante in una verde corona di boschi, lussureggianti di faggi, di querce e di castagni, Mistretta è un centro tranquillo, una località che alle attrattive naturali, unisce il fascino del passato, con la sua storia, con le sue chiese, coi resti del suo castello.

Mistretta è capoluogo di Circondario, con sede di Pretura, di Tribunale, di Comando di Compagnia dei Carabinieri, di Comando di Stazione Forestale, di Ufficio di Imposte Dirette e di Registro, di Ufficio di "Consorzio di Bonifica Montana del versante tirrenico dei Monti Nebrodi", e con giurisdizione sui comuni di Acquedolci, Capizzi, Caronia, Castel di Lucio, Cesarò, Motta d'Affermo, Pettineo, Reitano, San Fratello, Santo Stefano di Camastra, Tusa.

L'abitato, che come abbiamo detto sorge in ridente posizione, è chiuso a Sud da una superba chiostra di monti, su cui si aprono ubertose vallate, qua e la risonanti di belati di pecore e di muggiti di mucche.

Bella la vallata del torrente "Santo Stefano", con la sua ricchezza e varietà di alberi, che accompagnano per un lungo tratto, le ondulazioni dei colli, fino a tuffarsi nel mare, nella lontananza disegnata dalle Isole Eolie.

I dintorni, ricchi di vegetazione, offrono spettacoli di suggestiva bellezza, e costituiscono mete sempre più frequenti per gite ed escursioni per quanti sono sensibili ai richiami della natura.

Questi, nel loro insieme gli aspetti che scopre Mistretta, quando viene visitata dai forestieri.

Qui il visitatore oltre a godere della ricchezza di verde, della salubrità dell'aria, della spaziosità e suggestiva delle vedute, può bearsi delle numerose e pregevoli opere d'arte conservate nelle chiese, e del cospicuo patrimonio etnografico ed archeologico provvisoriamente custodito in un magazzino del Comune, come pure, in estatico raccoglimento, può ascoltare il silenzio che sale dalla vallata: quel silenzio in cui aleggiano, come in un'eco sommessa, storie e leggende di tempi lontani, quel silenzio che si respira da secoli, anzi da millenni, da quando l'abitato si fregiava del titolo di città.

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La Storia

Assai remote, sono le origini di Mistretta. Pare che la sua fondazione risalga all'epoca dei Sicani. Una tradizione ormai accreditata, la vuole fondata dai Fenici, sbattuti da una tempesta, nella sottostante costa tirrenica.

Di certo si sa che partecipò alle guerre puniche  e fu amica di Cartagine. Per questo assediata dai Romani, dopo lungo tempo si arrese, solo per scarsezza di viveri.

In epoca sveva - angioina, Mistretta era sede demaniale, occupava il XXXII posto nel Parlamento Siciliano, e portava effigiata nello stemma un'aquila coronata con la croce in petto, doppio simbolo d'imperio e di redenzione.

Amante della libertà, Mistretta reagì più volte allo strapotere dei feudatari; e quando nel 1613, venduta dal re Filippo III di Spagna al conte Gregorio Castelli di Genova, insorse, pagò, a duro prezzo, la sua insofferenza al giogo feudale.

Nella rivoluzione del 1860, Mistretta fu la prima, dopo Palermo, ad insorgere, inalberando il vessillo tricolore clandestinamente piantato sul Castello la sera dell'8 - 9 Aprile da Pietro Daidone muratore.

Fra i personaggi illustri, di cui Mistretta è terra feconda, ricordiamo: Tommaso Aversa, poeta tragicomico, traduttore dell'Eneide di Virgilio in dialetto siciliano; il cappuccino mariano Lo Monaco, che scrisse un corso di Teologia Morale in tre volumi, intitolato "Paradisus voluptatis"; l'Arciprete dott. Antonio Giaconia, commendabile per l'amore alle cose patrie e alla letteratura, di cui lasciò pregevoli manoscritti; il Sacerdote Giuseppe Salomone di Placido, che scrisse poesie lodevoli per metrica spontaneità e per purezza di dettato; Serafino da Mistretta, cospicuo oratore sacro, che predicò con grande lode la Quaresima in Palermo, Messina, Girgenti, Pisa, Taranto e alla Real Corte di Napoli; il Sacerdote Gaetano Salomone , che nel 1870 consegnò alla stampa un manuale teorico - pratico di Agricoltura e di Pastorizia; Noè Marullo, insigne scultore, che con la sua preziosa collezione di artistiche opere, tuttora visibili nelle chiese, e con la partecipazione alla redazione del progetto dell'Altare della Patria in Roma, diede lustro e decoro alla sua Terra natia, i cui cittadini, per ricordalo in eterno, gli hanno intitolato la strada dove abitava; il dott. Grand'Uff. Gaetano Miraulo, uomo di vasta erudizione, Procuratore generale presso la Suprema Corte di Cassazione per diversi anni, ed autore di numerose opere a carattere giuridico; il cav. Uff. Vincenzo Salomone, deputato al parlamento Nazionale, ricco proprietario terriero che negli inverni tristi e freddosi e quando la fame e la miseria regnavano sovrane, metteva a disposizione dei poveri tutto ciò che poteva, istituendo una giornaliera cucina economica, e meritandosi la perenne riconoscenza dei suoi concittadini, attraverso l'intitolazione di una via a suo nome, e l'erezione di un monumento nella Villa Comunale "Garibaldi".

Oggi Mistretta ha l'archeologo Vincenzo Tusa, libero docente di Antichità Puniche all'Università di Palermo, Soprintendente alle Antichità per le province di Palermo e di Trapani, Direttore del Museo Nazionale di Palermo, Assistente volontario alla Cattedra di Antichità Greco - Romana di Catania, e di Paleontologia all'Università di Palermo, Cavaliere all'Ordine della repubblica Italiana; Domenico Spoliti, generale di corpo d'armata, già comandante della zona territoriale di Roma; Francesco Marchese, generale di divisione dell'Arma Benemerita; Salvatore Castiglione, generale dell'Aeronautica; Mario Antoci, generale dell'Esercito con incarichi speciali.    

 

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Arte e cultura

Monumenti - Bello l'ex Palazzo Scaduto (oggi Lipari), una signorile costruzione, con portale principale in pietra, scolpito secondo lo stile esuberante della prima epoca barocca.

bello anche l'ex Palazzo Russo, con un magnifico ingresso, scale e sale, adorne di pitture pregevoli.

Entrambe le costruzioni, inquadrate nel contesto della moderna edilizia, costituiscono un classico esempio di architettura civile.

Ma la sensibilità di chi si reca a Mistretta, viene anche colpita dalla Villa Comunale "Garibaldi", col suo busto in marmo dell'Eroe dei Due Mondi, scolpito da Noè Marullo, e riposante fra pini maestosi e fra belle aiuole fiorite; e dalla Villa "Chalet", la cui ricchezza di tigli e di platani, ci richiama a certi paesaggi da lungo - lago, in un'atmosfera da romanticismo.

la chiesa Madre, dedicata a Santa Lucia, dalla fastosa facciata stile barocco, con raffigurazioni scultoree dei SS. Pietro e Paolo, della Vergine fra le Sante Agata e Lucia, e del Padre Eterno, è Monumento Nazionale.

Il tempio eretto verso il secolo XV, fu restaurato ed ampliato nel 1630 a spese pubbliche, per opera di Stefano Maniera, Vescovo di Cefalù.

Notevoli, nell'interno: uno scudo del Gagini in marmo bianco, nel centro dell'altare maggiore, raffigurante la Pietà in bassorilievo; il "Cristo Resuscitato"; il Crocifisso del Genovesi; gli adorni laterali della cappella di Santa Lucia; un piccolo quadro di Santa Margherita da Verona; una custodia in argento di Niblio Gagini; il coro ligneo, opera dell'illustre concittadino Sac. Biffarella, un bassorilievo in marmo, sulla porta nord, del 1404, il monumentale organo pneumatico che, proprio di recente, per volere del comm. Santi Lario Panebianco, illustre cittadino di adozione, e già Presidente del locale tribunale, è stato ristrutturato e reso perfettamente funzionale con le sue 1000 ed oltre canne.

Un'altra chiesa notevole, è quella di Santa Caterina, anch'essa Monumento Nazionale, nel cui interno si conserva, fra l'altro, una bella statua della Santa titolare, del 1493.

Altri apprezzabili lavori, fra cui un quadro ad olio del palermitano Giuseppe Velasquez, un quadro in paglia del 1200, una statua di San Sebastiano di Noè Marullo, ed un'altra del Beato Felice da Nicosia dello stesso autore, si ammirano nella chiesa di San Giuseppe, e in quelle di Maria SS. del Carmelo, di San Sebastiano e di Santa Maria.

Fra le altre chiese segnaliamo: la chiesa di San Nicolò del XII secolo; la chiesa di San Francesco; la chiesa di San Giovanni del 1500.

Zone Archeologiche

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Manifestazioni

Riti del Carnevale; 

Riti della Settimana Santa, tra i quali la processione delle "Varette" (Venerdì Santo); 

Festa patronale di S. Sebastiano (18 gennaio; 20 agosto); 

Festa della Madonna della Luce e la processione dei "Giganti" (7-8 settembre).

caratteristica, a Mistretta, è la festa della Madonna della Luce, meglio nota come "Festa dei Giganti", che si celebra nei giorni 7 e 8 Settembre di ogni anno. Il giorno 8 del suddetto mese, i due giganti (Cronos e Mhitia), accompagnano la Madonna per le vie del centro urbano, conferendo alla processione un fascino del tutto singolare ed unico, nel suo genere, in tutta la Nazione.

 

 

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Prodotti Tipici

Agricoli: Grano, uva, olive, agrumi.
Allevamento: Ovini, bovini, equini.
Artigianali: manufatti in ferro battuto, ebanisteria.

 

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Trasporti

Autolinee: Castel di Lucio, Motta D'Affermo, Nicosia, S. Stefano di Camastra, Messina.
Ferrovia: A Km. 20 stazione di S. Stefano di Camastra.

 

 

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Numeri Utili

Municipio:

v. Libertà, 249 - tel. 0921-382593.

 

Giudiziari:
Pretura, v. Libertà - tel. 0921-381046.
Procura, v. Libertà - tel. 0921-381036.
Tribunale, v. Libertà - tel. 0921-381028.

 

Poliambulatorio:
v. G. Verga, 3 - tel. 0921-381460.

 

Carabinieri:
Comando Compagnia e Stazione, v. Nino Bixio, 2 - tel. 0921-381880.

 

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News

 

 

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