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DIAGRAMMI DEI FENOMENI ONDULATORI


Ritorniamo brevemente ai diagrammi d'onda. Sulle ordinate c'è l'ampiezza, misurata in modi diversi, per esempio come angolo di elongazione a , b , g .Sulle ascisse c'è sempre il tempo, espresso in secondi o in ore o in altro multiplo o sottomultiplo. Per trovare la frequenza basta contare quante onde sono racchiuse in un secondo.
La forma dell'onda, o meglio la forma del diagramma rappresentativo dell'onda, ci informa sul modo di variare del fenomeno ondulatorio da istante a istante. Per esempio la presenza di gobbe ci informa che il fenomeno ha variazioni improvvise, cioè accelerazioni positive o negative. Le forme sono le più varie: sinusoidali, quadrate, triangolari, etc(1).

E' spesso importante conoscere l'espressione algebrica dell'onda. Talvolta si conosce il diagramma, per esempio utilizzando un monitor. Qualche volta del diagramma basta una forma qualitativa e non quantitativa. Se due o più fenomeni ondulatori agiscono contemporaneamente su un oggetto, si possono sommare i relativi diagrammi per vedere l'effetto complessivo, etc.
Per concludere: invece di disegnare le onde, possiamo vederle direttamente: leghiamo il capo di una fune a un muro e applichiamo all'altro capo una forza F alternata, per esempio muovendo la mano su e giù. La fune fa le onde e se la fotografiamo in un certo istante ne otteniamo il grafico(2).
Anche il mare fa le onde: se immaginiamo di tagliarlo con un piano verticale, vediamo l'acqua andare su e giù alternativamente. Una fotografia ci permette anche qui di avere il grafico dell'onda.




(1) In elettrotecnica, lavorando con la corrente alternata, con diverse componenti di circuito è possibile ottenere onde praticamnete di qualunque forma.
(2) Con la fune è facile vedere la sovrapposizione delle onde. Se due persone tengono i capi della fune e la muovono in fase le onde sono più alte; se la muovono con fasi diverse la forma dell'onda è "non regolare" e l'onda è meno alta; se la muovono in opposizione di fase (mentre uno muove la mano verso l'alto l'altro la muove verso il basso), le onde non si formano. E' come mandare due raggi di luce in opposizione di fase su uno schermo: lo schermo rimane al buio.