GRAVITAZIONE UNIVERSALE.            
[  Cerchio ed ellisse-      -Moto rotatorio-      -Senza peso?  ]

Le masse, qualunque esse siano, dovunque si trovino, qualunque struttura fisica o chimica possiedano, esercitano fra loro una forza di mutua attrazione espressa con la relazione

F = k * m1*m2/r^2

La mela di Newton (1642 - 1727) cade perchè è una massa attratta dalla Terra, che è un'altra massa. Ma se c'è in vista la Luna, la mela cade più lentamente.... Oppure: la mela è ferma e la Terra "sale" per raggiungerla.....
Naturalmente quest'ultima ipotesi è "vera" solo tendenzialmente. La legge fondamentale della dinamica F = (m * a) si applica sia alla Terra intera che alla mela, ma le accelerazioni che nascono nei due oggetti sono infinitamente diverse. Ricaviamole: rispettivamente sono aT = F / mT e am = F / mm. Poichè mT >> mm, risulta aT << am e quindi accade che ben prima che la Terra si muova per raggiungere la mela, questa è già arrivata da un pezzo!
E se la mela fosse molto grande? Basta vedere l'azione della Luna: essa non riesce a "muovere" la Terra intera, ma almeno le acque tende a strapparle (le maree). Noi chiamiamo "peso" l'attrazione gravitazionale del nostro pianeta sugli oggetti che stanno su di esso. Possiamo però estendere arditamente il significato di peso a tutte le attrazioni gravitazionali e quindi parlare di peso rispetto al Sole, alla Luna, alla galassia di Andromeda,ecc.
Esiste una situazione di assenza di peso? In modo assoluto no, ma è possibile in modo relativo a qualcosa: immaginiamo di muoverci su una traiettoria rettilinea verso la Luna: durante il viaggio diminuisce la attrazione verso la Terra (poichè cresce la distanza da essa) e aumenta quella verso la Luna (poichè diminuisce la distanza da essa): c'è un punto nel quale le due attrazioni sono uguali e quindi il peso relativo ai due oggetti è zero. Attenzione però: resta il peso rispetto al Sole, a Giove, a Sirio, ecc.
La forza di gravitazione probabilmente condiziona il futuro (lontano!) del nostro Universo. Questo è ora in espansione, "creando"(*) continuamente nuovo spazio, ma, secondo una certa ipotesi, a lungo andare i corpi celesti perderanno l'energia cinetica iniziale dovuta al Big-Bang a causa della mutua attrazione gravitazionale fra le galassie. A quel punto rimarrebbe solo quella forza, la quale costringerebbe tutte le masse a riunirsi in un unico punto producendo una implosione (Big-Crash) da cui potrebbe nascere un nuovo Universo, cominciando un nuovo ciclo.

(*) La creazione di sempre nuovo spazio discende anche dalla necessità di sempre nuovi scambi di energia, dal luogo di produzione (le stelle, le supernovae, ecc.) ad un altro luogo. E' regola generale della termodinamica che il calore (rappresentato dai fotoni) si "muove" da temperature superiori a temperature inferiori. Se l'universo fosse limitato, i fotoni, nei 15 miliardi di anni della loro vita, si sarebbero accumulati al confine producendo un aumento di temperatura all'interno del contenitore-universo, oppure sarebbero rimbalzati indietro mostrando che il calore proviene da due direzioni opposte. Poichè queste due possibilità non si sono ancora verificate possiamo concludere che o l'universo è per natura illimitato, oppure esso si espande proprio per effetto dell'azione della massa-energia che conosciamo.
Immaginare un confine significa anche domandarsi come e di cosa è fatto e cosa c'è aldilà. Io preferisco pensare che tale confine non esiste e che lo spazio oltre i punti raggiunti da qualcosa non è vuoto ma "non esiste".