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IL COLLAUDO

COLLAUDO E' CONTROLLARE CHE IL PRODOTTO FINALE ABBIA TUTTE LE CARATTERISTICHE STABILITE NEL PROGETTO.

La fase del collaudo(*) è la più importante ai fini dell'utilizzazione di ciò che si è prodotto ed è spesso lunga, difficile, costosa. Si pensi ai collaudi di una automobile di formula 1: in pratica essi non finiscono mai e richiedono l'intervento di tecnici di altissima specializzazione.
Il collaudo si può condurre secondo diverse modalità:
1) STATICO: per esempio sulle travi o sui pavimenti delle costruzioni si pone un carico (blocchi di piombo) pari a quello di progetto e si controlla che l'oggetto in esame si deformi come era stato previsto;
2) DINAMICO: per esempio sui ponti o sui binari ferroviarii si fa correre un camion o un treno carico e si controlla che la struttura in esame si deformi come era stato previsto;
3) PER CAMPIONE SISTEMATICO: è usato soprattutto nell'industria di grande produzione e consiste nel portare (spesso sino a rottura) gli oggetti prodotti nelle condizioni limite di funzionamento; per eseguire tali prove viene prelevato un certo numero di oggetti (campione) a cadenza fissa, per esempio il 30°, il 60°, il 120°, ecc;
4) PER CAMPIONE CASUALE: è simile al precedente, ma il campione viene prelevato in modo casuale, senza alcuna regola fissa;
5) FUNZIONALE: è il collaudo più semplice e consiste nel verificare per esempio che il motore funzioni come era previsto. In pratica è il collaudo che facciamo tutti noi quando "aggiustiamo" qualcosa: andiamo a verificare che l'oggetto, dopo il nostro intervento, funzioni come prima di guastarsi.
E' ovvio che il collaudo deve avere sempre o quasi successo, altrimenti siamo costretti a ricostruire o a modificare i progetti e le tecniche di produzione(**). Quindi il collaudo deve essere preceduto da una ottima tecnologia produttiva e deve essere accompagnato dalla scienza della "misurazione". Una cattiva tecnica di misura ci porta a costruire oggetti sbagliati oppure ci porta a credere di avere prodotti sbagliati, per cui occorre disporre di strumenti, tecniche e operatori di misura veramente efficienti ed efficaci. Il tutto è perciò sostenuto dalla teoria degli errori.


(*) Collaudo viene dal latino "cum laude" che significa "(oggetto costruito) con lode".
(**) Spesso la produzione viene divisa in categorie di scelta, destinando la "prima scelta" ad un mercato e la "seconda" ad un altro, possibilmente lontano dal primo e con altro nome. Oppure si creano dei mercati paralleli con "sottomarche" che commercializzano pezzi non del tutto ben riusciti. In questo modo è possibile se non altro recuperare le spese di produzione. Il rischio è che il mercato decreti un maggiore successo per la seconda anziché per la prima scelta.