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Abbiamo già visto un esempio di adattamento della curva di Gauss. Ora la riprendiamo per vederne l'interpretazione applicativa. Interpreteremo la curva in due modi fra loro complementari: 1) come curva di frequenza misurata come quota sull'asse f; 2) come curva di probabilità p misurata come area sottesa dalla curva.
1) curva di frequenza: il punto A della figura ci assicura che gli errori compresi fra - 2 s e + 2 s si presentano con la frequenza f = 73,44 % e il punto B ci assicura che gli errori compresi fra - 4 s e + 4 s si presentano con la frequenza f = 12,25 %.
2) curva di probabilità: se non si accettano misure esterne a - 5 s e + 5 s, l'area compresa fra la curva e l'asse delle s rappresenta la certezza, cioè il 100 % di probabilità di non commettere errori superiori a + 5 s e inferiori a - 5 s.
Diciamo allora che la probabilità di non commettere errori superiori a + 4 s e inferiori a - 4 s è di circa p = 98 %. Infatti dall'area totale (100 %) dobbiamo togliere solo le aree estreme a destra e a sinistra (tratteggiate verso il basso a destra). Invece la probabilità di non commettere errori superiori a + 2 s e inferiori a - 2 s è di circa p = 70 % (area tratteggiata verso il basso a sinistra).
Abbiamo visto che la somma degli scarti deve essere il più vicino possibile a zero, e ciò può accadere sia che essi siano piccoli sia che essi siano grandi. Se sommiamo però i quadrati degli scarti, otteniamo un valore assoluto indipendente dal segno e quindi di valore ben diverso per scarti piccoli o grandi(*).
Prendiamo la somma degli scarti del paragrafo relativo:
Sdi =
+ 0,05 - 0,02 + 0,13 - 0,10 - 0,07 = - 0,01 m.
Facciamo la somma dei quadrati: Sdi2 = + 0,0025 + 0,0004 + 0,0169 + 0,0100 + 0,0049 = + 0,0347 m2.
Naturalmente lo scarto misurato in metri quadrati non ha significato: estraiamo quindi la radice quadrata del risultato:
Questo valore complessivo deve essere suddiviso fra i confronti delle misure effettuate, cioè su n - 1 = 5 - 1 = 4 e quindi:
Il numero fra parentesi lo utilizziamo per l'approssimazione per eccesso e otteniamo infine:
Confrontando questo risultato con gli scarti scritti sopra, osserviamo che lo scarto massimo di + 0,13 m è minore di + 3 s e quindi è perfettamente accettabile(**).
(*) Prendiamo l'esempio sviluppato nella nota al paragrafo sugli scarti: nel primo caso gli scarti sono - 1 m e + 1 m; la somma dei quadrati è 2 m2; nel secondo caso gli scarti sono - 0,001 m e + 0,001 m; la somma dei quadrati è 0,000.002 m2, enormemente più piccola.
(**) Se nel contratto stipulato con l'operatore avessimo scritto di accettare solo le misure con scarti inferiori a 2 s = 0,10 m, avremmo pagato solo 4 operazioni. Poiché il nostro geometra sostiene delle spese (viaggi, assistente) egli avrebbe subito un danno economico.