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LO ZERO ASSOLUTO

è uno stato assolutamente singolare della materia, qualunque essa sia
VUOL DIRE ATOMI FERMI, IL CHE E' UNA SITUAZIONE INCONOSCIBILE

Quando si studiano i fenomeni atomici e sub atomici è abbastanza frequente imbattersi nel principio di indeterminazione(1), il quale afferma che talvolta le operazioni di osservazione disturbano il fenomeno che si vuole osservare, per cui esso risulta "inconoscibile". Anche nel nostro caso si presenta lo stesso problema: a) non siamo in grado di raggiungere lo zero assoluto e b) se anche lo raggiungessimo non siamo in grado di dimostrarlo.
a) Per sottrarre calore(2) ad un corpo caldo occorre avere a disposizione un luogo dove versarlo, luogo che deve essere a temperatura inferiore. Poiché per ipotesi siamo allo zero assoluto(3), non può esserci un luogo a temperatura inferiore.
b) Immaginiamo di aver raggiunto lo zero assoluto: vogliamo verificare che davvero gli atomi sono fermi. Supponiamo che l'unico modo di fare la verifica sia quello di "vedere con gli occhi". Mettiamo allora il pezzo di materia in studio sul vetrino di un microscopio elettronico e guardiamo. Ma, per vedere qualcosa dobbiamo illuminarlo e quindi fornire energia al corpo in osservazione, nel quale gli atomi non saranno più immobili, avendo ricevuto energia luminosa.
Ecco quindi che lo zero assoluto è inconoscibile. Ma allora come si fa a determinarlo?
In laboratorio si procede per due vie:

1) studiando la variazione di volume al variare della temperatura, cioè(4) v = v(t). FIGURA A SINISTRA.
2) studiando la variazione di pressione al variare della temperatura, cioè(4) p = p(t). FIGURA A DESTRA.



DISPOSITIVO SPERIMENTALE

1) un kgm di gas (per esempio elio He); 2) un cilindro munito di pistone a tenuta e termicamente isolato; 3) un termometro(5); 4) un manometro; 5) una scala graduata sul cilindro per misurare i volumi; 6) forze rappresentate da pesi da disporre sul pistone.

CONDUZIONE DELL'ESPERIMENTO

Inserito il gas nel cilindro, ermeticamente chiuso con il pistone, sistemati il termometro, il manometro e un peso P0 sul pistone, misuriamo volume, pressione e temperatura iniziali: v0, p0, t0.

caso 1): mettiamo il cilindro in un primo frigorifero(6) a temperatura t1 e misuriamo v1 (il valore di p non è cambiato perché sul pistone agisce sempre solo P0). Portiamo ora il cilindro in un secondo frigorifero a temperatura t2 e misuriamo v2 e così via. Da una certa situazione in poi vedremo che il volume non cambia più, anche diminuendo ancora la temperatura (nella figura ciò accade da t3 in poi).
Costruendo il diagramma passante per i punti (t0v0) (t1v1) (t2v2) (t3v3) si ottiene una retta che si arresta nel punto (t3v3). Prolungando la retta sino all'asse delle t (tratteggio in rosso nella figura) si individua il valore - 273,... °C(6).
a) Perché il diagramma si arresta? Perché nel punto (t3v3) il gas è diventato liquido e quindi il suo volume non cambia più con la stessa legge.
b) Cosa succede cambiando gas? Cambia la retta rappresentativa della legge v = v(t) ma il suo prolungamento termina sempre al punto -273 °C.
c) Cosa succede nel punto t4? Il liquido diventa solido.
d) Come si studia il segmento segnato in rosso? Si studia per mezzo di un diagramma TTT.

caso 2): bloccato il pistone nella posizione iniziale, mettiamo il cilindro in un primo frigorifero(7) a temperatura t1 e misuriamo p1 (il valore di v non è cambiato perché il pistone è bloccato). Portiamo ora il cilindro in un secondo frigorifero a temperatura t2 e misuriamo p2 e così via. Da una certa situazione in poi vedremo che la pressione non cambia più, anche diminuendo ancora la temperatura (nella figura ciò accade da t3 in poi).
Costruendo il diagramma passante per i punti (t0p0) (t1p1) (t2p2) (t3p3) si ottiene una retta che si arresta nel punto (t3p3). Prolungando la retta sino all'asse delle t (tratteggio in rosso nella figura) si individua il valore - 273,... °C = 0 °K.
A questo punto possiamo fare le domande e dare le risposte come al punto precedente.

UNA PRECISAZIONE.

Come era possibile avere basse temperature prima che fosse inventato il frigorifero? Il principio è abbastanza semplice: produrre una rapida espansione di un gas compresso. E' ciò che accade quando si apre una bomboletta di gas propano per ricaricare gli accendini, oppure quando si aziona un estintore a CO2, ecc. Il frigorifero funziona proprio in tal modo: compressione ed espansione in successione di un gas opportunamente scelto.

(1) Il principio di indeterminazione o di esclusione fu introdotto dal fisico Heisemberg negli anni 20 del 1900.
(2) Qui si usa la parola calore per intendere energia in una qualunque delle sue forme.
(3) Assoluto qui significa senza confronti, cioè "di più non si può". Letteralmente significa "sciolto dai legami" e vale anche per lo zero assoluto in quanto la situazione è identica per qualunque materiale e perciò "sciolto dalla qualità" del materiale in esame.
(4) Le scritture v = v(t) e p = p(t) sono puramente simboliche, nel senso che indicano una dipendenza del volume (o della pressione) dalla temperatura, senza nulla dire sul tipo di dipendenza, e perciò non c'è alcun segno operazionale fra v (oppure p) e t.
(5) Il termometro è solo teorico poiché in realtà con il nostro esperimento lo stiamo costruendo!
(6) Oggi si è giunti a un miliardesimo di distanza dallo zero assoluto (Focus N° 68, giugno1998).
(7) Anche il frigorifero è solo teorico: quando la prima volta fu condotto questo esperimento esso non esisteva!