BATTISTERO
PALEOCRISTIANO DI SANTA MARIA MAGGIORE
E'certamente
il monumento più importante della zona, per il valore storico
ed artistico. Fu costruito nella seconda metà del VI secolo dai
Bizantini, nel tentativo di rivitalizzare la città che era
assai decaduta. Si tratta di un battistero a doppio anello che
ripete il modello di S. Costanza a Roma, ma anche esempi
orientali e africani. E’ stato portato alla luce demolendo
altri edifici civili preesistenti e recentemente sono riemersi
mosaici pavimentali.
L’edificio
consta di un ambulacro esterno e di un vano centrale delimitato
da quindici coppie di colonne, con capitelli di marmo e
pentelico del I – II secolo a.C. sui cui archi è impostata
una grandiosa cupola. Al centro è la grande vasca battesimale,
di oltre sette metri di diametro, ottagonale all’esterno e
circolare all’interno, per il battessimo e per immersione dei
catecumeni.
La
Chiesa, secondo la tradizione, fu la prima sede dei vescovi di
Nocera. Nell’edificio vi sono da osservare anche alcuni
interessanti affreschi del 300-400 in due cappelline laterali.
CHIESA
DI SANTA MARIA DI MATERDOMINI
E'
il più famoso santuario della zona, meta di grandi
pellegrinaggi la notte tra il 14 e 15 agosto, dedicato a Santa
Maria di Materdomini, la cui immagine dell’XI secolo con
chiari tratti bizantineggianti, è conservata nella Basilica. La
Chiesa fu eretta nel 1060 e consacrata dal Papa Nicolò II.
Affidata ai Benedettini; nel 1631 passò ai Besiliani, fino alla
soppressione nel 1807.
Oggi
è affidata ai Francescani, che occupano solo parte
dell’antico convento. La parte maggiore fu destinata,
nell’800, ad ospedale psichiatrico. L’edificio attuale è in
gran parte un rifacimento dell’originale, distrutto dai
bombardamenti.
Di
esso si salvo soltanto il tempietto a baldacchino, in marmi
policromi, sotto cui è posta l’immagine della Vergine. Della
vecchia Chiesa sono anche la tela di F. Guarino sull’altare
maggiore raffigurante la Vergine (1645) e la tela forse, di F.
Solimena, con l’Assunzione e San Basilio. Da notare, poi,
sulla facciata laterale una formella romanica in bassorilievo
con una figura maschile, forse superstite della precedente
decorazione. Nella volta della Chiesa il grande affresco della
Visione della Vergine è un fedele rifacimento dell’originale
dipinto eseguito da Giacinto Diana nel 1775.
TEATRO
ELLENISTICO ROMANO E FORTIFICAZIONE
MERIDIONALE
Eretto
nel II secolo a.C. e rifatto in età augustea, fu gradualmente
interrato dalle alluvioni nel medioevo servendo intanto come
cava di pietre per il villaggio vicino. E’ appoggiato al lato
interno dalle mura romane e in asse con la via centrale della
città antica proveniente da Portaromana.
Originariamente
largo 68 metri era il maggiore tra quelli documentati in età
ellenistica in Campania e fu ulteriormente ampliato raggiungendo
i 96 metri; vi fu anche annessa un’area porticata, forse
destinata a palestra.
Nella
stessa zona, poco più a monte, è stato riportato alla luce un
buon tratto delle mura del II secolo a.C.; con tre torri in buon
stato.
CHIESA
E CONVENTO DI SANTA MARIA DEGLI ANGELI
Appartenente
ai Frati Minori Osservanti, nel convento fu costruito a partire
dal 1592, col contributo delle grandi famiglie locali, gli
stemmi di alcune delle quali sono dipinti nel chiostro avente
pozzo centrale e tutt’intorno un ambulacro affrescato e
sorretto da grandi pilastri.
La
Chiesa, ad una navata, presenta all’interno dieci begli altari
policromi, risalenti ad una ricostruzione operata dopo il
terremoto del 1688.
Da
notare sull’altare maggiore il dipinto di Belisario Corinzio
raffigurante la Gloria di San Francesco e, in sacrestia, una
tela del ‘500 rappresentante Santa Maria a Torre tra San
Ludovico D’Angiò e San Prisco, patroni della città.
Nel convento è una biblioteca ricca di incunaboli e
cinquecentrine.
NECROPOLI
ELLENISTICA DI
PIZZONE
Dal
I secolo a.C., sorge a quasi 800 metri dalla città. I monumenti
funerari sono collocati ai lati di un asse stradale realizzato
con il taglio artificiale- profondo tre metri e largo quasi
dieci- del piano di calpestio originario.
Degli
edifici funerari quello a tumulo, edificato dalla Gens Numisia,
ricorda il mausoleo di Augusto a Roma. Ad esso si affianca il
mausoleo della Gens Cornerlia che richiama il consimile
monumento di Porta Marina ad Ostia con la parte inferiore
quadrata, sormontata da una tholos.
Un
terzo edificio, pianta quadrata della Gens Lutatia, è collegato
alla strada sottostante da due scale scenografiche.
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