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Abbiamo trascritto gli obiettivi individuati dall'autore del nostro libro di testo di Topografia per fissare gli stessi in questa fase iniziale del corso. Modulo 0 – Applicazioni matematiche Il contenuto di questo primo modulo ha un carattere essenzialmente preliminare e propedeutico per tutto il percorso formativo previsto per la nostra disciplina. Si tratta in effetti di introdurre, talvolta di riaffermare e di rafforzare, i principi matematici legate alle tecniche di sviluppo e risoluzione delle figure poligonali piane, con particolare riguardo ai triangoli e ai quadrilateri. Un altro argomento essenziale di questa parte introduttiva riguarda le tecniche di impiego delle coordinate cartesiane e polari per definire i punti sul piano. Queste dovranno diventare familiari allo studente ed essere usate con sicurezza. Il modulo è strutturato in tre sezioni dedicate rispettivamente alla goniometria, alla trigonometria e all’uso delle coordinate. L’impostazione ha un taglio di carattere tipicamente tecnico-operativo, senza entrare nel merito delle implicazioni formative degli argomenti trattati, che risultano invece connesse al programma di matematica. Modulo 1 – Introduzione alla Topografia Questo modulo ha il compito di
introdurre lo studente alla topografia attraverso due sezioni. Modulo 2 – Dispositivi topografici elementari Il contenuto di
questo modulo si sviluppa in due sezioni.Alla prima è assegnata la
funzione di richiamare i principi di ottica geometrica connessi ai
fenomeni della riflessione e della rifrazione, legati soprattutto alla
teoria delle lenti, e da cui dipende la successiva trattazione degli
strumenti topografici.Gli studenti hanno già affrontato questi argomenti
nell’ambito di altre discipline, in particolare la fisica, tuttavia si
è ritenuto opportuno riproporli, finalizzandoli alle esigenze della
topografia. Modulo 3 – Esecuzione e valutazione delle misure elementari Con questo modulo si
entra, anche se ancora a livello elementare e semplificato, nelle
problematiche proprie della topografia. Infatti l’esecuzione della
misura delle distanze e degli angoli, con la relativa valutazione degli
errori di osservazione, costituiscono una problematica trasversale a tutte
le operazioni topografiche. Data l’importanza dell’argomento, questo
verrà poi abbondantemente sviluppato nei successivi volumi del corso. Modulo 4 – Soluzioni operative Questo modulo costituisce la
sintesi di quanto esposto nei moduli da 0 a 3, assumendo perciò un
fondamentale valore didattico. Modulo 5 – La Topografia con il computer Questo modulo si
propone di introdurre all’uso del computer nell’ambito del percorso di
apprendimento della topografia, seppure a livello didattico ed
esemplificativo ed è stato strutturato in due distinte sezioni. Modulo 6 – Il disegno topografico Il modulo finale del testo viene
dedicato alla fase conclusiva di tutte le operazioni topografiche: il
disegno. Si è ritenuto opportuno dividere questo spazio in due sezioni,
la prima destinata a introdurre il disegno topografico tradizionale
eseguito a mano. In questa parte vengono riproposti i concetti di scala di
rappresentazione e di errore di graficismo, che influenzano in modo
decisivo la maniera di impostare ed eseguire il disegno tradizionale.
Verranno quindi descritte le tecniche utilizzate per rappresentare i
particolari del terreno, e le modalità con le quali le cartografie di IGM
e Catasto trattano i segni convenzionali.
Dalla rubrica delle lettere al giornale pubblicata sul Corriere della Sera: Cari Italians, una
domanda: che fastidio può dare un crocifisso? Cordialmente,
Tratto dal Corriere della Sera del 18 Settembre 2002 ROMA - La decisione della Moratti di reintrodurre obbligatoriamente il crocefisso nelle aule scolastiche in cui era stato tolto non ha mancato di suscitare polemiche, ma anche dichiarazioni di approvazione. LA PROTESTA DEI VERDI - «Il ministro Moratti parla di un problema minimale come il crocefisso perché non vuole parlare della sua Riforma che è fallimentare, distraendo così l'opinione pubblica» accusa il deputato dei Verdi, Paolo Cento. IL SI' DI BAGET BOZZO - L'iniziativa del ministro Moratti è invece piaciuta a Gianni Baget Bozzo, il prete politologo che ha detto «difende il crocifisso non solo come simbolo di una confessione, ma della civiltà dell'Occidente». E auspica che il ministero dell'Istruzione emani al più presto la circolare che obblighi l'esposizione del crocifisso in tutte le aule. LA PREOCCUPAZIONE DELLE COMUNITA' EBRAICHE - Una decisa preoccupazione invece è stata espressa da parte degli ebrei per la proposta di legge avanzata dalla Lega. «Avvertiamo il pericolo che questo provvedimento se approvato - ha detto Amos Luzzatto presidente dell'Unione delle Comunità ebraiche italiane (Ucei) - possa aprire la strada ad uno scontro di civiltà che può rapidamente degenerare in forme di intolleranza quanto meno culturale e sociale». LA POSIZIONE DI AN - La Moratti «ha fatto chiarezza, sgombrando il campo dagli equivoci una volta per tutte e assumendosi un impegno ben preciso. E lo ha fatto confermando ciò che sosteniamo da tempo: il Consiglio di Stato, con la sentenza 63 del 1988, prendendo in esame le disposizioni contenute nei decreti regi, ha sancito che queste non sono state abrogate dall'accordo del 1984 che ha modificato i Patti Lateranensi e che, quindi, la norma che prevedeva l'esposizione del crocefisso nei luoghi pubblici è tuttora in vigore e va applicata, essendo una legge dello Stato» ha sottolineato il senatore di Alleanza Nazionale Riccardo Pedrizzi. Pedrizzi ha poi sottolineato che «il crocifisso, a parte il significato che ha per i credenti, rappresenta il simbolo della civiltà e della cultura cristiana nella sua radice storica, quale valore universale, indipendentemente dalle specifiche confessioni religiose». GLI ATEI. UN FATTO MOLTO GRAVE - «Da 10 anni facciamo una battaglia perché lo Stato italiano sia realmente uno stato laico ma di fatto in Italia c'è una religione di Stato». Lo sostiene Giorgio Villella, segretario nazionale dell'Unione degli atei e degli agnostici razionalisti. «Nelle scuole - osserva Villella - si insegna solo la religione cattolica e se un genitore esonera i figli dall'ora di religione gli insegnanti, spesso, dicono che non è bene perché il ragazzo viene emarginato. Ora rispunta questa idea di mettere i crocifissi, che stano sparendo dalle scuole, obbligatoriamente in tutte le aule. Ci sembra una violazione molto grave della parità di tutti i cittadini di fronte alla legge. L'Italia è a metà strada tra le nazioni più civili del mondo occidentale e i Paesi integralisti». |
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