A cura del dott.Bruno Tumiati. 2° divisione Medicina Interna.
Azienda Ospedaliera
S.Maria Nuova.
Reggio Emilia
Introduzione
Si possono definire pseudovasculiti quelle condizioni in
cui una ostruzione dei vasi sanguigni non si accompagna ad una componente
infiammatoria nella parete dei vasi.
Fondamentalmente possono essere ricondotte a 4 differenti meccanismi :
Embolismo |
Mixoma, emboli di colesterolo, endocardite infettiva |
Farmaci |
Metisergide, ergotamina |
Trombosi |
S. antifosfolipidi, anemia falciforme, porpora
trombotica trombocitopenica |
Patologia della parete del vaso |
Calcifilassi, amiloidosi |
Il primo e più importante gradino nella diagnosi di tutte le
pseudovasculiti è quello di ricordarsi che esistono.
Mixoma
I
mixomi sono dei tumori benigni del cuore, più frequenti nell'atrio
sinistro (Fig.1) .Possono essere asintomatici o causare i sintomi di una stenosi
mitralica intermittente.Frequenti sono anche i sintomi extracardiaci che
possono essere confusi con quelli di una vasculite(1).
La sede più frequente di embolizzazione è il cervello ove può causare
sintomi che vanno dalla progressiva perdita delle funzioni cognitive a
sintomi piramidali.. L'interessamento periferico comprende la comparsa di
petecchie, fenomeno di Raynaud, glomerulonefrite, artrite, miosite,
raramente pleurite e pericardite.Frequentemente vi è febbre, tanto che il
mixoma rientra tra le possibile cause di febbre di origine sconosciuta.
L'aumento
degli indici di flogosi (VES e PCR) e la leucocitosi sono cosa comune (2).
Sono inoltri stati descritti casi con positività degli ANA,
ipergammaglobulinemia, ipocomplementemia, trombocitopenia. Nelle urine
può essere dimostrata la presenza di microematuria e proteinuria.
Le cause sono sconosciute anche se i sintomi costituzionali sono stati
ricondotti ad una iperproduzione di IL6 da parte del mixoma.
La diagnosi richiede la dimostrazione ecocardiografica o con
ecocardiogramma tran-sesofageo del tumore (Fig 2)
e la
dimostrazione nei tessuti delle lesioni emboliche (3),
Embolizzazione
da colesterolo
La
sindrome da embolizzazione da colesterolo è una malattia multiorgano
causata dalla embolizzazione periferica di cristalli di colesterolo
provenienti da placche ateromatose ulcerate. Quando gli emboli di
colesterolo occludono le piccole arterie causano sintomi indistinguibili
da quelli riscontrabili nelle vere vasculiti sistemiche compreso l'aumento
degli indici di flogosi (4).
E' più frequente nei maschi specie in pazienti con aterosclerosi diffusa
e sopratutto dopo alcuni eventi scatenanti come interventi chirurgici o
esami angiografici. La sindrome è stata segnalata anche dopo terapia
anticoagulante e terapia trombolitica.(5).
La sede in cui più frequentemente si formano gli emboli è l'aorta
addominale per cui uno dei sintomi più frequenti è la comparsa di livedo
reticularis agli arti inferiori ma sono stati riportati anche casi di
gangrena. Le manifestazioni più gravi sono comunque secondarie ad un
interessamento dei vasi mesenterici, coronarici e cerebrali. Il rene è
uno degli organi maggiormente coinvolti. La presenza di mononeurite
multipla o artrite deve invece farci pensare ad una vera vasculite. La VES
è quasi sempre aumentata e può essere presente leucocitosi con
eosinofilia (6). L'embolizzazione nei muscoli scheletrici può provocare
aumento del CPK.
Sono stati descritti alcuni casi con positività degli ANA e del fattore
reumatoide.
La dimostrazione istologica degli emboli di colesterolo come sottili
spaccature nelle sezioni di tessuto o l'osservazione diretta di cristalli
di colesterolo durante l'esame della retina sono gli unici modi di
confermare la diagnosi (Fig.3). La terapia è l'escissione della placca che ha
causato l'embolizzazione, gli steroidi non sono di alcun aiuto e se è
stata intrapresa una terapia anticoagulante, deve essere sospesa .
Endocardite
Infettiva
L'endocardite
infettiva può essere associata sia ad una vera vasculite che a fenomeni
embolici. La vera vasculite è secondaria ad immunocomplessi derivati sia
dal prolungato stimolo antigenico, con conseguente risposta anticorpale,
che da una invasione diretta della parete del vaso da parte del fungo o
del battere.
Comunque anche la semplice occlusione del vaso può essere provocata dalla
endocardite batterica e specialmente dalla endocardite micotica che può
portare all'occlusione di vasi anche di grosse dimensioni.
La cute, il cervello, la milza e il rene sono gli
organi maggiormente interessati con conseguente formazione di petecchie,
ictus, infarti splenici e glomerulonefrite.
La cute è interessata nel 20-80% dei casi con lesioni simili alle
petecchie. La frequenza di questo tipo di lesioni è comunque oggi
nettamente ridotta grazie ad una diagnosi più tempestiva. Classici sono i
noduli di Osler cioè quei noduli eritematosi che interessano i
polpastrelli e presenti nel 10-25% delle endocarditi batteriche (Fig.4).
Noduli di questo tipo sono presenti anche in altre condizioni come il
Lupus eritematoso, l'infezione gonococcica, il tifo e la loro natura
sembra essere dovuta a meccanismi immunologicamente mediati con quadri
focali di vasculite leucocitoclastica.
Saltuariamente i pazienti
possono lamentare artralgie e artrite.
La dimostrazione di aumento degli indici di flogosi, ipergammaglobulinemia
e autoanticorpi ( ANA e ANCA e fattore reumatoide) rende a volte difficile
distinguere da una vera vasculite primitiva o secondaria a connettiviti
maggiori.(7)
Amiloidosi
L'amiloidosi primitiva può raramente simulare una vasculite e
accompagnarsi a sintomi tipici per una polimialgia reumatica o una
arterite di Horton come ad esempio dolorabilità del cuoio capelluto,
claudicatio della mandibola o degli arti inferiori, astenia dei
cingoli.
L'istologia evidenzia depositi di amiloide nella parete del vaso con
occlusione del lume (8,9).
Occasionalmente può coesistere una arterite a cellule giganti.
Calcifilassi
La calcifilassi è una rara sindrome, potenzialmente letale, quasi
sempre associata ad una insufficienza renale cronica (IRC). Molti pazienti
con IRC sviluppano una calcificazione della tonaca media delle arterie in
genere senza alcuna conseguenza. In alcuni casi però possono comparire
necrosi cutanee e gangrene a carico degli arti. Raramente può esserci
interessamento di organi e sono stati descritti alcuni casi di necrosi
miocardica.
La calcifilassi, a differenza della calcinosi interpretata come semplice
deposizione di calcio, sarebbe il risultato di una reazione di
ipersensibilità in presenza di paratormone, vitamina D e ipercalcemia
(10,11).
Istologicamente è presente calcificazione della media , proliferazione
fibrosa dell'intima e formazione di trombi.
Concludendo:
1) Eseguire sempre una emocoltura in pazienti con sintomi di
vasculite sistemica
2) Eseguire sempre un ecocardiogramma in pazienti con sintomi di vasculite
sistemica
3) Pensare all'embolismo da colesterolo sopratutto nelle persone anziane
con sintomi di trombosi che peggiorano in corso di
terapia anticoagulante.Ricordarsi di esaminare la retina.
4) Dopo un embolectomia inviare sempre il materiale per un esame colturale
(batteri e miceti).
5) Richiedere sempre una colorazione per l'amiloide nelle biospie
dell'arteria temporale.
6) Nei pazienti con insufficienza renale e segni di vasculite, pensare
alla calcifilassi.
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cardiac myxoma. J. of Dermatol 1995 22:276-278.
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3.Navarro PH et al: Atrial myxoma with livedoid macules as the sole
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6.Cappiello RA:Cholesterol embolism: a pseudovasculitic syndrome.Semin
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8.Streichenberger S et al:Giant cell angiitis of the central nervous
system with amyloid angiopathy. A case report and review of the
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9.Tron AM et al:Primary AL-type amyloidosis disclosed by Horton disease.
Rev Med Interne. 1995;16(11):850-3.
10.Bargman JM: Calciphylaxis, calcinosis, and calcergy- separate but not
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11.Melikoglu M et al: Calciphylaxis: a condition mimicking necrotizing
vasculitis.Clin Rheumatol. 1996 Sep;15(5):498-500.
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