LA VITA DEL VECCHIO SPORCACCIONE

 

               

   


 

Una grande autobiografia......

Leggendo le opere di Charles Bukowski, e confrontandole con la sua biografia, non si notano tante differenze, in effetti, (non mi ricordo in che occasione) fu proprio lui a dire che il 90% di quello che scriveva corrispondeva a verità.

 

 Il mio scrittore preferito nasce in Germania, ad Anderach, il 16 agosto del 1916. Il padre è un soldato dell'esercito americano, sposato con una giovane tedesca. Dopo due anni Henry Bukowski Sr., va in congedo e si trasferisce con la sua famiglia a Los Angeles. Il padre del piccolo Charles fatica a trovare lavoro e scatena su di lui tutte le sue frustrazioni, maltrattandolo, picchiandolo e oltre tutto gli proibiva di giocare con i suoi coetanei. 

Frequenta, la Junior High School, e quel ragazzino dal carattere schivo e riservato non passa inosservato, per il suo talento letterario,in una relazione che riguardava una visita al presidente Hoover, ma il professore rimase stupito quando seppe che Charles non ci era andato per niente.

A tredici anni comincia a frequentare una banda di piccoli teppisti, dove inizia a bere ed è sempre più depresso per via di una forma di acne che gli copriva tutto il corpo.

Nel 1938 si diploma alla L.A. High School, poi trova lavoro come magazziniere. Durò poco con quel posto e cominciò ad  avere un profondo dissenso per il lavoro regolamentato. 

Un giorno il padre scovò alcuni suoi scritti che fiondò dalla finestra di casa insieme alla macchina da scrivere.  Esordisce per solo un dollaro e cinquanta nella rivista Underworld,  poi lascia la famiglia e comincia a girovagare per gli Stati Uniti, facendo ogni tipo di lavoro. Durante il suo vagabondaggio ha dei problemi con l'Fbi, accusato di renitenza  alla leva, ma scarcerato quando accertarono che i suoi spostamenti non erano voluti. 

Nel 1955 torna a L.A. , vive la sua vita così come viene, dorme per la strada, vive in pensioni logore  spesso accompagnato da puttane, ambienti malsani, risse, bar e tanto tanto alcol.Viene poi assunto al Postal Service. Proprio in quegli anni gli si spacca lo stomaco, e grazie al padre,  con delle trasfusioni di sangue viene rimesso in sesto. Così per non bere comincia ad andare all'ippodromo, ma il metodo non funziona....

Durante questo periodo Bukowski ha una relazione decennale  con Janet Cooney Baker, anche lei alcolizzata. Charles si sposa con Barbara Frye  la direttrice della rivista Harlequin. Il matrimonio dura soltanto due anni. La depressione comincia ad aumentare quando il padre, muore per un'infarto e Janet muore per alcolismo. Ma si fanno più frequenti le collaborazioni con le riviste Underground.

Nel 1964 con l'unione della giovane poeta Frances Smith, Charles diventa padre di Marina. Comincia la sua collaborazione con il settimanale Open City, quei racconti saranno successivamente raccolti in Notes of Dirty Man (trad. it."Taccuino di un vecchio sporcaccione,Guanda, 1979 poi edito da Feltrinelli). Nel 70 arriva l'offerta di John Martin della Black Sparrow Press, cento dollari al mese!!! A 49 anni e con la speranza di guadagnare con la macchina da scrivere si licenzia,  dopo dodici anni di servizio,  dal suo lavoro alle poste.

Nello stesso periodo si separa da Linda King. Cominciano i readings di poesie, i quali non gli erano molto simpatici, infatti ogni volta si ubriacava pesantemente. Nel 1976 alla fine di una lettura conosce Linda lee.

Linda gli cambiò la vita. Charles si tranquillizzò.

  Nel 1981 arriva la proposta di Marco Ferreri di trarre da Tales of Ordinary Madness (trad.it Storie di ordinaria follia,  Feltrinelli, 1975 - Compagno di sbronze, Feltrinelli, 1979 - Svastica, Stampa alternativa, 1994) un film. Ma a Charles gli fece schifo. Nel 1987, dopo tantissimi rifiuti, ritorna nel campo del cinema, con la proposta di Barbet Shroeder. Barfly il titolo e Mickey Rurke nella parte dl giovane Carles ubriacone e barbone.

Gli ultimi anni li vive con grande tranquillità, insieme a Linda, una BMW, nera, tre gatti e una casa confortevole. Poi Charles si ammala di tubercolosi, ma la sua creatività non ne risente.

Viene ricoverato all'ospedale di San Pedro in California per Leucemia.

Il mio scrittore preferito, Henry Chinaski, il bravo e  vecchio Hank,  muore il 9 marzo del 1994.   


 

 

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