I fiori del male crescono in Russia

 

 
Strada Vittorio

IL LIBRO DEL GIORNO Puт capitare che una prefazione risulti piщ interessante dell' opera che presenta. И il caso della raccolta di racconti I fiori del male russi, alla quale il curatore, Viktor Erofeev, scrittore e saggista tra i piщ disinibiti dell a Russia d' oggi, premette uno scritto che vuole avere un carattere programmatico, quasi a segnare una svolta in una letteratura che, almeno nell' interpretazione dei suoi ideologi populisti e progressisti, si gloriava dei propri valori umanistici e delle proprie virtщ umanitarie in contrapposizione ad altre letterature dedite al culto del Bello in sй. Se la letteratura russa sembrava aver coltivato per lo piщ fiori del Bene, ecco che, a sfida di una passata venerazione di nobili idealitа positi ve, il Negativo, cioи il Male e l' Assurdo, trova ampio spazio nella ricerca letteraria russa postsovietica e postmoderna, come dovrebbe risultare da questo fioriliegio. И superfluo dire che, per qualitа, siamo ben lontani dai Fiori del male di bodle riana memoria che fanno da implicito sfondo al titolo dell' antologia. Il lettore troverа tra gli autori qualche nome giа noto, come quelli di Andrej Sinjavskij, al quale si deve uno dei racconti migliori per l' ironica leggerezza verbale con cui gio ca con l' Insensato, e di Viktor Pelevin, forse lo scrittore russo contemporaneo piщ tradotto in Occidente. E nomi meno noti, ma meritevoli di essere meglio conosciuti, come quello di Tat' jana Tolstaja, il cui recente romanzo Kys offre un' orrida vi sione grottesca di una Russia immaginaria, non priva perт di addentellati con quella reale. A conclusione della sua prefazione Erofeev, che in qualitа di saggista si и occupato di scrittori come Sade e Cйline, dichiara con soddisfazione che anche nel la letteratura russa «la coppa del male и ormai piena di un liquido nero». Abbeverarsi a questa coppa puт riuscire non meno gradevole che sorbire la broda sciropposa che un tempo riempiva la tazza del «realismo socialista», anche se il «malismo» и me no lontano del «buonismo» dalla condizione dell' uomo, il quale non appartiene nй alla sfera degli angeli nй al regno delle bestie, ma purtuttavia и meno vicino alla prima che al secondo. Per rifarsi la bocca si potrа sorseggiare il tonico liquore di Dostoevskij, dove Bene e Male sono fusi inestricabilmente. Vittorio Strada VIKTOR EROFEEV (a cura di) I fiori del male russi Voland, pagine 330, euro 16,53