Agostina Segatori a Le Tambourin

1887-Olio su tela; cm 55,5 x 46,5
Amsterdam, Rijksmuseum Vincent van Gogh

A Parigi van Gogh diventa un assiduo frequentatore di locali, cabaret e ristoranti popolari: seduto a un tavolo di “café” lo ritrae Toulose-Lautrec nel 1887. All’inizio di quell’anno frequenta assiduamente “Le Tambourin”, sul Boulevard de Clichy, dove mangiava gratis; il locale era gestito da un’ex modella di Degas, l’italiana Agostina Segatori con cui van Gogh ha una breve relazione. In quel periodo Vincent decora le pareti del locale con dipinti suoi e stampe giapponesi che si procura nella bottega di Samuel Bing in rue de Provence; quando lei lo lascia deve forzare la porta del locale per recuperare i suoi quadri. È in questo locale che nella primavera di quell’anno organizza un’esposizione insieme a Bernard, Anquetin, Gauguin, Toulouse-Lautrec: il gruppo si autodefinisce “du petit boulevard”, contrapponendosi ai “peintres du grand boulevard”, ovvero agli impressionisti più anziani: Monet, Pissarro, Degas.
ritratto di Agostina Segatori ha ancora delle ascendenze tipicamente impressioniste, e mostra l’intenzione di comunicare un sentimento, un’impressione data dall’aria malinconica, la sigaretta, il bicchiere di birra; sulla parete a destra è tracciata in modo sommario l’immagine di una delle stampe giapponesi amate da van Gogh.
La stessa modella fu ritratta anche nel dipinto La donna italiana, uno dei dipinti più vivaci del periodo parigino, giocato su forti accostamenti cromatici e dominato dall’intensità del giallo dello sfondo. Tutto appare stravolto per una ricerca di espressività totale e anche la spazialità è assolutamente ridotta, appiattita come in una stampa giapponese, incorniciata da un insolito bordo fatto da strisce verdi e rosso-arancio.