Autoritratto da pittore

Gennaio 1888
Olio su tela; cm 65,5 x 50,5

Amsterdam, Rijksmuseum Vincent van Gogh

Il dipinto risale a un periodo di particolare depressione dell’artista, il quale racconta alla sorella in una lettera che aveva perseguito nel realizzarlo l’intento di rendere la tristezza che lo avvolgeva e descrive le rughe della fronte e «intorno alla bocca dura una barba molto rossa, disordinata e triste». Van Gogh era in quel momento in partenza da Parigi, diretto al Sud; a Gauguin racconterà che quando lasciò la città era «profondamente infelice, ammalato e quasi alcolizzato». Per rendere questo suo stato nell’autoritratto si servì probabilmente dei testi di fisiognomica, che aveva già affrontato anni addietro per studiare il proprio volto, notando soddisfatto che secondo quelle teorie «certi individui dai capelli rossi e la fronte quadrata non sono soltanto pensatori o soltanto uomini d’azione, ma tendono ad avere entrambi questi caratteri».