Barche di pescatori sulla spiaggia

Saintes-Maries-de-la-Mer Giugno 1888
Olio su tela; cm 65 x 81,5

Amsterdam,
  Rijksmuseum Vincent van Gogh

Vincent vide il Mediterraneo una sola volta, a Saintes-Maries-de-la-Mer, un villaggio della Provenza mèta di un ritrovo annuale di zingari, avvenimento a cui è ispirata la tela Bivacco di zingari, realizzata qualche tempo dopo. Van Gogh era partito in diligenza da Arles alle sette del mattino del 30 maggio 1888 e a mezzogiorno era nel piccolo paese. Vi rimase cinque giorni e in una lettera a Bernard così descrisse il luogo: «Sulla spiaggia perfettamente piatta, sabbiosa, piccole barche - verdi, rosso, blu - talmente graziose come forma e colore da far pensare a dei fiori». E così lo fissa in un disegno indicato come “Souvenir” e nel dipinto dai colori intensi e dalle linee decise, nitido come una stampa giapponese.
«Adesso che ho visto il mare qui, sono assolutamente convinto dell’importanza di stare nel Midi e di rendere tutto eccessivo, esagerando il colore»: è ciò che ricerca nell’altra marina realizzata a Saintes-Maries-de-la-Mer, oggi al Puskin di Mosca. Di questa mandò uno studio a Theo e uno schizzo a Bernard con delle note sul colore: una tavolozza molto vicina a quella che Vincent ritrovava in un dipinto di Delacroix della serie del Cristo sul lago di Gennesaret (1850-1855), descritto come «uno schizzo blu e verde con tocchi di rosso-violetto», da cui riprende anche l’orizzonte alto.
Le due marine del 1888 sono la realizzazione di un antico sogno di Vincent, che nel 1882, mentre faceva schizzi e studi a olio di paesaggi marini e della spiaggia di Scheveningen, scriveva: «Sabbia - mare - cielo - vorrei tanto poter esprimere queste cose a un certo punto della mia vita».