Campo di grano con corvi
Luglio 1890
Olio su tela; cm 50,5 x 103
Amsterdam,
Nell’ultimo mese della sua vita van Gogh dipinse spesso i campi di grano, sotto cieli limpidi (Campi di grano) o segnati da bianchi segni di nubi (Campo con covoni).
Con questi ultimi paesaggi egli tentò di esprimere, come scrisse al fratello, «mancanza di allegria ed estrema solitudine», quello stato insomma di profonda
depressione che si alternava in quei giorni a «una serenità quasi eccessiva». Parlò dei «vasti campi di grano sotto cieli tormentati»: cielo blu cobalto
attraversato da nuvole bianche in Campo di grano sotto un cielo nuvoloso; cielo blu-nero solcato da neri corvi nel quadro che è stato sempre visto come una
prefigurazione della sua morte. In quello stesso mese, il 27 luglio, si sparò.