La Mietitura

Giugno 1888
Olio su tela; cm 73 x 92

Amsterdam, Rijksmuseum Vincent van Gogh

L’atmosfera dell’estate era data per van Gogh dal «contrasto del blu contro l’elemento arancione del bronzo dorato del grano», effetto che riuscì a rendere con questa tela “size 30”. Scrisse a Theo che la considerava una delle opere più riuscite, che «fa passare tutto il resto in secondo piano».
L’aspra piana della Crau, in parte coltivata e in parte selvaggia, fu descritta a Bernard come una «piatta campagna dove non c’era niente se non ... immensità ... eternità», e popolò questa immensità di personaggi occupati nelle varie operazioni del raccolto, intenti a mietere il grano, ad ammucchiarlo in covoni, a riunirlo sull’aia per la mietitura.
La serie dei campi di grano fu realizzata dal 12 al 20 giugno 1888, giorno in cui un’improvvisa tempesta devastò il raccolto. Fino ad allora lavorò “en plein air” sotto il sole cocente realizzando una decina di dipinti e cinque disegni.
Nello stesso periodo realizzò i Covoni di grano che considerava un pendant della Mietitura e che, nel febbraio 1889, avrebbe voluto esporre insieme al Salon des Artistes Indépendants.
Il soggetto dei covoni era stato trattato anche a Nuenen nel 1885: allora cercava ancora di rendere l’effetto dell’estate che «non è facile da rappresentare», al contrario della primavera.