Notte stellata


Giugno 1889
Olio su tela; cm 73,7 x 92,1

New York, The Museum of Modern Art

La Notte stellata fu realizzato insieme al paesaggio delle Alpilles, come racconta l’artista in una lettera al fratello. Quello di dipingere cieli notturni era un suo pensiero costante dall’aprile 1888, quando ne parla a Bernard. Ad Arles usciva di notte indossando un cappello su cui erano poggiate delle candele per studiare le luci della notte, quelle delle stelle e gli effetti dell’illuminazione a gas: proprio ad Arles realizza i suoi primi due notturni, la Terrazza del caffè sulla piazza del Forum e la Notte stellata sul Rodano, dalla tavolozza ridotta ai blu, gialli e aranci.
Nel quadro con la terrazza il blu profondo del cielo è punteggiato dal giallo delle stelle, l’azzurro delle case e dello stipite in primo piano a sinistra, illuminato dal giallo della luce che invade le vetrate del caffè, le finestre delle case; il giallo e il blu accostati disegnano l’acciottolato della strada. Nel paesaggio notturno sul Rodano il giallo chiaro delle stelle simili a piccoli e pallidi soli, si stagliano sugli azzurri del cielo stesi come se fossero tessere di mosaico, mentre gli aranci delle luci della città si riflettono sul blu profondo dell’acqua.
La Notte stellata nasce invece da un desiderio di maggiore distacco dalla veduta reale, per cui sia la composizione del paesaggio in basso, sia il cielo stellato raggiungono un livello di alta astrazione. Il paesaggio secondo alcuni nascerebbe da un disegno con una Veduta di Saint-Rèmy che però sembra essere più tardo del dipinto, mentre invece appare più convincente la conclusione che il gruppo di case con i tetti spioventi e la chiesa dal campanile svettante sia stato composto pensando a un tipico paesaggio del Nord: un ricordo dunque, e non una veduta reale. Il cielo è una visione sfolgorante di luce, dove la luna diventa con il suo alone un piccolo sole, le stelle sono gomitoli di luce, e vortici di pulviscolo luminoso attraversano il cielo come sentieri.
Del dipinto van Gogh fece un disegno che è andato distrutto a Brema e che presenta alcune varianti rispetto al quadro: il fumo che esce dai camini delle case, i cipressi più aperti e mossi, come lingue di fuoco.