Il Poeta, ritratto di Eugène Boch

Settembre 1888
Olio su tela; cm 60 x 45

Parigi, Musée d’Orsay

Del motivo ispiratore del dipinto che raffigura Eugène Boch, van Gogh parla in una lettera a Theo dell’inizio dell’agosto 1888: «Vorrei fare il ritratto di un amico artista che sogna grandi sogni, dipingerò l’infinito, farò uno sfondo semplice del blu più ricco, più intenso che riuscirò a ottenere».
L’idea romantica del poeta «che sogna grandi sogni» probabilmente era mutuata dal testo di Carlyle On Heroes, Hero-Worship, and the Heroic in History, in cui parlando di Dante scrive che il poeta ha «il senso dell’infinito», parole che van Gogh cerca di trasmettere con il blu profondo del cielo stellato dello sfondo, contro cui si staglia il volto di Boch: «esagero il colore biondo della capigliatura - scrive a Theo l’11 agosto - e arrivo ai toni di arancione, ai cromi, al limone pallido». Il modello, il poeta belga Eugène Boch, che aveva allora trentatre anni, viveva a Fontvieille e van Gogh lo descrive come un «giovane uomo con un che di Dante», probabilmente riferendosi ai tratti riportati in una tavola del Cours de dessin di Bargue, più volte copiata
da van Gogh.