Ritratto di Joseph Roulin

Luglio - Agosto 1888
Olio su tela; cm 81,2 x 65,3

Boston, Museum of Fine Arts

Il quarantasettenne Joseph Roulin era lo smistatore della posta alla stazione ferroviaria di Arles e fu amico affezionato di van Gogh: «Roulin - scriveva a Theo - non è certo abbastanza anziano da potermi essere padre, e tuttavia dimostra nei miei confronti quella particolare gravità e quella tenerezza che potrebbe avere un soldato anziano verso uno giovane. [Non è] un uomo né amareggiato, né triste, né perfetto, né felice, né sempre irreprensibilmente equanime. Ma è una persona così buona, tanto saggia e piena di sentimento, e tanto fiduciosa». I due si conobbero probabilmente al Café de la Gare, frequentato da van Gogh.
Il postino fu uno dei suoi modelli preferiti: di lui ha lasciato sei ritratti. Quello di Boston è il primo e il più grande, e fu dipinto tra il 31 luglio e il 6 agosto 1888; di esso fece due disegni che mandò a Bernard e a Theo: nella versione per Theo aggiunse rispetto al quadro il bicchiere sul tavolo, volendo indicare che Roulin era un frequentatore di caffè. Del dipinto parla per la prima volta in una lettera alla sorella Willemien: «Al momento sono impegnato col ritratto di un postino, che indossa la
sua divisa blu scuro con tocchi di giallo. Una testa che in qualche modo ricorda Socrate, un naso quasi inesistente, una fronte alta, il cocuzzolo calvo, gli occhietti grigi, le guance paffute di un rosso vivo, una gran barba pepe e sale, e grosse orecchie. Quest’uomo è un repubblicano e un socialista fervente, ragiona proprio bene e sa un mucchio di cose».
Il soggetto rispondeva all’idea che van Gogh perseguiva di ritrarre “i tipi” della classe lavoratrice, seguendo l’esempio degli illustratori inglesi e francesi, ma soprattutto cercando di emulare Frans Hals, di cui aveva visto i dipinti nel Rijksmuseum di Amsterdam nel 1885. Di Hals sosteneva che era stato capace di rendere «il quadro dell’umanità, di un’intera repubblica [...] usando il semplice mezzo del ritratto» e ammirava la capacità di dipingere un intero ritratto usando una gamma di toni di un unico colore: così, nel ritratto di Roulin van Gogh lavora sulla gamma degli azzurri.
Gli altri ritratti di Roulin sono tutti a mezzo busto, come il dipinto della collezione Barnes e quello di Monaco. Furono realizzati tra il dicembre 1888 e il febbraio 1889, periodo in cui ritrae anche altri componenti della famiglia: Armand Roulin, Camille Roulin, la moglie del postino, Augustine, la piccola Marcelle.