Tessitore
Aprile - Maggio 1884
Olio su tela; cm 70 x 85
Otterlo, Rijksmuseum Kröller-Müller
Van Gogh manifestò interesse per i tessitori già nel 1880, durante il suo soggiorno nel Borinage: in una lettera al fratello del 24 settembre da Cuesmes racconta di apprezzare molto questa «razza a parte» e nel 1882, dopo aver ricevuto una lettera da Nuenen della sorella Willemien con una descrizione del luogo, egli scrisse a Theo dall’Aja: «Le ho chiesto di informarmi meglio sul lavoro dei tessitori che trovo molto interessante: ho visto alcuni tessuti fatti a Pas-de Calais, così belli da essere quasi indescrivibili. Per ora comunque non ho intenzione di dipingere tessitori ma spero che prima o poi me ne venga l’occasione di farlo».
Il soggetto aveva una dimensione poetica, che Vincent aveva trovato nel secondo capitolo (Servitudes de l’ouvrier dépendant des machines) della prima parte di Le peuple di Jules Michelet: secondo lo storico francese, gli antichi artigiani si trovavano in condizioni migliori dei moderni tessitori, chiusi in stanzoni nelle fabbriche, perché avevano allora la libertà di sognare a occhi aperti e di esprimere a bassa voce «i loro lamenti cantando arie monotone e ripetitive come quelle di una donna che consola il suo bambino», una notazione che sembra alla base di un disegno del 1884, Tessitore e bambino su un seggiolone.